Una settimana fa nella sede della CONMEBOL si sono svolti i sorteggi della fase a eliminazione diretta della Copa Libertadores e – neanche a dirlo – al Boca è toccata la parte del tabellone più difficile. La parte sinistra, che “ospita” il Boca, conta diciotto Libertadores divise in sette squadre; nell’altro lato, dove c’è un’altra squadra di Buenos Aires, ci sono otto Libertadores per tre squadre.
Agli ottavi di finale al Boca toccherà affrontare l’Internacional di Porto Alegre del Chacho Coudet che in rosa ha varie facce note come D’Alessandro, Guerrero e Abel Hernandez. La squadra di Coudet è in ottima forma avendo perso solo una partita, per altro ininfluente, delle ultime cinque. A livello tattico l’Inter si schiera con un modulo molto simile a quello che Miguel Ángel Russo ha proposto in queste ultime partite di Libertadores, perciò gli accoppiamenti a centrocampo saranno ciò che decideranno il passaggio del turno: Campuzano dovrà essere bravo a schermare le giocate di D’Alessandro e ad impedire al Cabezon di inserirsi fra le linee; fondamentale per il Boca è stato il recupero di Abila, ci eri mancato Wancho, che è indubbiamente il nove migliore per mettere in difficoltà la difesa fisica dell’Inter e ad oggi apporta un contributo offensivo migliore rispetto a quanto faccia Soldano. Ovviamente la partita sarà decisa anche dagli strappi – e speriamo dai gol – di Toto Salvio. La partita di andata si disputerà nella notte fra il 25 e 26 novembre all’1:30 a Porto Alegre, il Boca potrà contare sul ritorno in casa forte della qualificazione come prima del girone, La Bombonera quindi ospiterà l’Internacional nella notte del 3 dicembre.
Ma prima del ritorno della Copa Libertadores c’è un altro ritorno, dopo più di sei mesi, la Primera Division riaprirà i battenti per assegnare il titolo della stagione 2020-2021. Il formato scelto per la Copa de la Liga Profesional – questo il nome del nuovo campionato – è del tutto inedito per il calcio argentino visto che le ventiquattro squadre che parteciperanno al campionato saranno divise in sei gruppi da quattro. Gli avversari che sono toccati al Boca sono tra i più difficili – guarda un po’ – che si sarebbero potuti chiedere. Nella zona 4 ci sono Boca, Lanús, Talleres e Newell’s Old Boys.
Nella nostra analisi partiremo in ordine di calendario quindi la prima squadra di cui parleremo è il Lanús. I granata sono reduci da una vittoria all’ultimo minuto in Copa Sudamericana contro il San Paolo di Dani Alves con una doppietta dell’eterno José Sand, che a quarant’anni segna ancora come un ragazzino. Ma la rosa a disposizione di Zubeldia non è solo esperienza bensì un mix di giovani leve e giocatori di sicuro affidamento. La squadra che ha terminato al settimo posto l’ultimo campionato ha perso la coppia di centrali difensivi Munoz (all’Indipendiente) e Valenti (al Parma) ma può far affidamento sulla’ex Boca Guillermo Burdisso e sul terzino sinistro classe 2000 Alexandro Bernabei, gemma rara a cui vengono affidate sempre più responsabilità in fase offensiva visto che Zubeldia lo ha impiegato anche come ala sinistra. La vera stella della squadra è Pedro de la Vega: un anno più piccolo di Bernabei; con un talento che straripa e una pettinatura che ricorda quella del miglior Caniggia, l’ala destra, cercata anche dall’Atalanta in estate, ha tutte le caratteristiche dell’attaccante argentino: dribbling, estro e picardia. Non l’avversario migliore per aprire il campionato.
L’8 novembre allo stadio Marcelo Alberto Bielsa – il Boca sì ma anche Bielsa – andrà invece in scena Newell’s-Boca, una partita che porterà con sé parecchi volti noti – in positivo e in negativo – per i tifosi del Boca. Pablo Perez rientra senza dubbio nella prima categoria, mentre nella seconda inseriamo Ignacio Scocco, che se non ricordo male ha fatto qualcosa a inizio dicembre del 2018. La banda di Kudelka annovera tra le sue file giocatori di culto del calcio rioplatense come Mesi Rodriguez e Mauro Formica. In mezzo al campo a recuperare e smistare palloni abbiamo Julian Fernandez, preso dal Palestino, e alle sue spalle un giocatore molto sottovalutato come Jeronimo Cacciabue. Il vero punto forte del Newell’s è la difesa dove – sul centro sinistra – fanno coppia Santiago Gentiletti, ex Genoa e Lazio, e Mariano Bittolo, sarà bellissimo vedere i suoi duelli con Toto.
L’ultimo avversario del gironcino è il Talleres de Cordoba, squadra che delle tre è quella che ha apportato più cambiamenti al suo undici iniziale. La stellina Bustos è partita per Manchester, sponda blu, con scalo a Girona; Cubas è approdato in Francia, Parede è tornato in Brasile e Dayro Moreno in Colombia. Una vera e propria rivoluzione per la T. L’unica buona notizia per Medina è stata la permanenza di Pochettino che sembra predicare in un deserto conseguenza dell’ultimo mercato. Più di contorno che altro.
Questo è ciò aspetta il Boca negli ultimi due mesi di questo maledetto 2020.
L’ultimo campionato argentino sappiamo com’è finito, entonces…
¡Vamos muchachos!
di Niccolò Frangipani
calcioargentino.it