La CONMEBOL rende note le modifiche alla prossima Copa America
Doveva svolgersi quest’estate la Copa America nunero 47 dopo quella ospitata e vinta dal Brasile appena l’anno scorso. Si è deciso, causa forza maggiore di farla giocare l’anno prossimo, nel 2021, a fronte di questo drammatico 2020.
È stato confermato che la competizione più antica del pianeta sarà ospitata nel 2021 da Argentina e Colombia, in un formato inedito rispetto alle edizioni precedenti. Le due nazioni ospiteranno due gironi, il gruppo A o gruppo sud con Argentina, Australia (al posto del Giappone), Bolivia, Uruguay, Cile e Paraguay. E il gruppo B /gruppo nord con Colombia, Brasile, Qatar (confermata la presenza), Venezuela, Ecuador e Perù.
Gli stadi scelti dalla Conmebol in Argentina saranno il Monumental, dove verrà giocata la partita d’esordio Argentina-Cile, Argentina-Paraguay il 19/7 e Argentina-Australia il 22/7; Cordoba (15/7 Argentina-Uruguay), La Plata (Ciudad) (25/7 Argentina-Bolivia), Santiago del Estero e Mendoza. Non saranno calpestati i manti erbosi della Bombonera, del Cilindro e del Libertadores de America, stadi leggendari, dalla mistica unica, dove è stata scritta la storia del futbol argentino. Motivi di sicurezza? Logistica? Politica? Quello che sappiamo è che la Copa perderà molto del suo fascino, o meglio, poteva averne assolutamente molto di più .
Nella fase a gironi passeranno le prime 4 di ogni gruppo, le quali, nei quarti affronteranno le rispettive qualificate dell’altro girone in ordine inverso: quarta contro prima, terza contro seconda e così via. Debutto del torneo in suolo argentino, finalina 3/4 posto e finalissima in Colombia. Cambia così il calendario redatto in periodo pre Covid-19.
La Conmebol, al fine di facilitare le nazionali impegnate in questo periodo complicato, ha formulato nuove regole. Si potranno modificare le liste giocatori una volta conclusi i gironi, cambiando al massimo 3 calciatori in caso di infortuni. La Conmebol stessa poi, per la compilazione del nuovo calendario ha cercato di ridurre al minimo i viaggi, aumentando i giorni di riposo dopo la fase a gruppi. Infine la domanda dell’anno: stadi pieni o stadi vuoti? È ancora molto presto per dirlo, di certo ci si augura che per l’anno prossimo in questi tempi, si siano risolte molte delle controversie capitate in questo pazzo inizio 2020.
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