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Scavallato con il nono turno la metà del Torneo Apertura, nel fine settimana della massima divisione argentina di registra la caduta interna del Racing e la vittoria esterna dell’Independiente, a sette giorni dal Clasico de Avellaneda. Tre punti anche per Boca, RiverTigre e Argentinos Jrs, queste ultime due sempre più sorprese di questo primo semestre 2025.

9a giornata

sofascore.com

Central Cordoba-Boca Jrs 0-3

Central Cordoba vs Boca è una partita difficile da giocare. Vuoi per i 35 gradi più umidità di quasi l’80%, caratteristici del profondo interior di Santiago del Estero; vuoi perchè il morale del Boca non è propriamente dí migliori dopo l’eliminazione shock avvenuta in Libertadores. A rincarare la dose ci pensa il tabellone dello stadio che ad inizio gara ricorda come il Central Cordoda, vincitore della passata Copa Argentina, parteciperà alla Copa ‘más obsesionante de America’ a partire dalla fase a gironi… mentre – sottinteso -, il Boca no. Una ‘chicaña‘, che forse punge nell’orgoglio i giocatori, dove per la prima volta nella stagione ‘chiudono’ la partita nei primi 45 minuti. Merito di un centrocampo finalmente convincente con il ritorno del giovane Delgado (ormai insostituibile) e del rientro dall’infortunio di Ander Herrera, entrambi protagonisti nei primi due gol. Cavani è ancora un fantasma in campo, ma per fortuna c’è il ‘concreto’ Merentiel che chiude il match grazie a un’asistencia del ritrovato Advincula. Tre punti necessari per tornare nelle prime posizioni del Gruppo A, ma soprattutto, per vivere una settimana serena dopo tanto tempo che non accadeva.

La classifica marcatori: salgono Vombergar (San Lorenzo) e Russo (Tigre)

Racing Club-Huracán 0-1

“Scusate, non si può festeggiare?” L’Huracán ha appena rovinato la festa della conquista della prima Recopa Sudamericana del club academico, andando a vincere al Cilindro de Avellaneda e macchiando la settimana che anticipa il Clásico contro l’Independiente. Riuscendoci, vestendo la seconda maglia rossa, quella ‘indigesta’ agli occhi del tecnico Costas. Un provocazione, ben riuscita tra l’altro considerando il risultato finale, che fa infuriare il figlio del tecnico del Racing, Gonzalo, il quale si scaglia a fine gara contro il Dt del Globo, Kudelka, in campo come tutti quelli della panchina a festeggiare la clamorosa vittoria. “Non sapete vincere”, urla Gonzalo, con Kudelka che – saggiamente – non reagisce ulteriormente. Basta già così, il suo obiettivo è ampiamente raggiunto. Il Racing ottiene la quarta sconfitta consecutiva nel Torneo Apertura e ora si dovrà svegliare al più presto dalla baldoria. Già per domenica al Libertadores de America, trecento metri più avanti.

San Lorenzo-Independiente 1-2

INDEPENDIENTE. L’Independiente fa suo il clasico ‘minore’ contro il San Lorenzo espugnando clamorosamente anche il Nuevo Gasometro e ora la qualificazione alla fase due è davvero ad un passo. Ma non è il risultato che impressiona di più di questo Rojo, bensì l’atteggiamento e la mentalità. Dimostrata su una cancha importante come quella del San Lorenzo contro una squadra in fiducia, che finora aveva sempre raccolto punti tra le mure di casa. “Abbiamo deciso con i ragazzi di venire qui a prenderci i tre punti senza perdere il carattere che ci contraddistingue in questo avvio di stagione”, commenta quasi spavaldo Julio Vaccari, entrenador Independiente. Mentalità, identità e carattere, certo, ma la ‘figura del partido’ che maggiormente sta dando una mano a questa squadra è Felipe Loyola, volante tuttofare, punto di raccordo tra centrocampo e attacco. È lui l’autore del 2-1 ma anche dell’assist del primo gol, oltre ad essere vincitore di tutti i contrasti a centrocampo. Lucidità sottoporta anche dopo una corsa lunga 62 metri: il cileno sta diventando un pilastro nel sistema di gioco di Vaccari.

SAN LORENZO. A fine gara c’è delusione. Non tanto per il risultato finale, ma per l’arbitraggio e la decisione di non annullare il secondo gol per posizione di fuorigioco, non rilevata dal VAR. “Non è un o sport di interpretazione. È chiaramente fuorigioco”, sbotta a fine gara la ‘bomba’ slovena Vombergar, autore del provvisorio pari su rigore. “Mi stupisce che non abbiano chiamato l’arbitro. Il giocatore influisce sull’azione e dà fastidio a Pitu (Gill, il portiere)”. Della stessa linea il tecnico azulgrana, Miguel Russo: “Ci sono tante cose da considerare. Il loro secondo gol è in fuorigioco… e pure molto evidente. Queste cose hanno un bel peso sulla partita. È un peccato perché penso che avremmo potuto meritare di più, però, bisogna accettarle”. Prima sconfitta interna per un Ciclón che rimane ancorato nella prime posizioni del Gruppo B. La prossima sarà a Mendoza contro il Godoy Cruz prima del debutto nei 32′ di Copa Argentina.

River Plate-Atlético Tucumán 1-0

All’inizio sono fischi (quasi per tutti) alla lettura della formazione, poi saranno solo per Borja, incapace di mettere dentro almeno 7-8 chiare palle gol. Il River vince meritatamente contro l’Atlético Tucumán ma solo all’80’ e grazie ad un tiro da fuori di Colidio (anche lui inizialmente fischiato) che in questo modo riesce a fare la pace col pubblico dopo il decisivo rigore fallito contro il Talleres nella finale della Supercopa Internacional. “I fischi? L’aspetto più soddisfacente è stata la risposta della squadra, che parla da sola. Dobbiamo cercare di essere convinti del lavoro che facciamo perché nel calcio queste cose possono succedere, gli stati emotivi delle squadre sono reali, a volte non tutto va come pensiamo o vogliamo che vada, ed è lì che non dobbiamo perdere la concentrazione”. Alla corte di Gallardo ora arriverà il mediano colombiano Castaño, il secondo acquisto più caro nella storia del club. Maggior qualità in squadra ma maggiori responsabilità che Gallardo. Che ora non può più permettersi di sbagliare.

Le altre

Il Tigre non smette di stupire e ingrana la quinta vittoria consecutiva che rilancia il piccolo club di Victoria in vetta in coabitazione dell’Argentinos Juniors nel Gruppo A.

Grande presente anche dell’Argentinos che espugna il Florencio Sola e batte in rimonta il Banfield al 92′. È la prima volta nella storia del club che il Bicho sbaglia un rigore in trasferta in condizioni di svantaggio e poi termina la gara vincente.

Dopo nove giornate arriva la prima vittoria del Vélez e il primo gol segnato nel Torneo Apertura. Con il tecnico ad interim, Bravo, in attesa dell’arrivo dei gemelli Schelotto. Ma a tener banco sono le polemiche post-partita del difensore Valentin Gomez, ad un passo dall’Udinese ma di ritorno ‘forzato’ al Vélez.

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