
Diluvio universale, gol, emozioni e colpo di scena finale. Non si poteva chiedere di più a questo San Lorenzo-Racing Club, clásico dell’ottava giornata di Torneo Apertura, che regala i tre punti al Ciclón in una battaglia consumata dal primo all’ultimo secondo di gara. Si sbloccano subito gli azulgrana che dopo appena due giri di lancetta si portano in vantaggio con Braida, a coronamento di un quarto d’ora davvero mai visto prima per intensità e pericolosità in questa prima parte di stagione. Il secondo portiere dell’Acadé Cambeses inizia a brillare per i multipli interventi ed è bravo a tenere in piedi il minimo svantaggio sulle continue sortite offensive dei locales.
Il Racing, o meglio le riserve, dopo il recente impegno di Recopa, iniziano a connettersi alla mezz’ora, quando il San Lorenzo riprende fiato e quando Zaracho sfonda a destra, offrendo un pallone invitante al centro a Mura che non sbaglia. Rapido consulto col Var e l’arbitro convalida il pari. Una beffa per il Ciclón per quanto visto in campo.
E lo sembrerà ancor di più a inizio ripresa, col Racing che trova addirittura il gol del 2-1 al 50′ con un tiro al limite dell’area di Balboa. Tifosi ammutoliti. Sembra eccessivo il castigo del dio del futbol verso la squadra di Boedo, anche perchè nel frattempo lo stesso Cambeses ricomincia a fare miracoli sulla pressione offensiva degli azulgrana. Non può nulla però a cinque minuti dalla fine su una staffilata di Braida che dai 25 metri regala il pari al San Lorenzo, prima della remuntada completata al 91′ grazie a Peralta, abile di testa a superare sul secondo palo l’estremo difensore dell’Acadé. La vince all’ultimo secondo il San Lorenzo una gara folle dal risultato sempre in bilico. Il Nuovo Gasometro ora può esplodere di entusiasmo, e finalmente, tirare un sospiro di sollievo.