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Non c’è storia al Más Monumental di Buenes Aires, la Selección Argentina di un ritrovato Leo Messi trionfa nettamente 6-0 contro una Bolivia che si ritrova a suo malgrado vittima da sacrificare nella nuova festa nazionale argentina. Bisognava trovare i tre punti per riprendere il cammino da capolista dopo il passo falso in Venezuela e in effetti la squadra di Scaloni scende in campo concentrata e col coltello tra i denti contro la squadra boliviana. Troppa però la differenza tecnica tra le due squadre, dato che gli ospiti non riescono a contenere un Messi ancora indiavolato sia sul piano fisico che in quello creativo nonostante i suoi 38 anni. E allora la gara si sblocca già al 19′ quando el pulga approfitta del pressing di Lautaro per involarsi verso la porta avversaria e battere il portiere Viscarra. La situazione si capovolge al 43′ quando Messi restituisce il favore a Martinez che deve solo appoggiare in rete. Tre minuti dopo e alla festa del partecipa anche l’araña Alvarez che imbeccato da un preciso lancio di Messi trasforma in rete.

La ripresa si apre con il gol annullato a Otamendi per fuorigioco e con la pressione argentina che non accenna a mollare la presa. Arrivano così anche la marcatura di Almada, perfettamente imbeccato da Molina, e la nuova doppietta di Messi (84′ e 86′) che in due minuti fa letteralmente orgasmare gli 86.000 tifosi del Monumental. Serata magica per la Scaloneta e soprattutto per Leo, che ritrova la magia dei bei tempi nonostante la carta di identità e il recente recupero dall’infortunio. Dimenticate le trasferte di Colombia e Venezuela, ora la Selección ricomincia a fare sul serio nella corsa verso il Mondiale 2026, con un Messi, che ancora si diverte a giocare al fútbol come un pibe del potrero.

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