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Prezioso pareggio della Scaloneta in terra venezuelana. L’Argentina ottiene un punto dall’insidiosa trasferta del Monumental de Maturin, reso simile ad una piscina a causa delle forti piogge delle ore precedenti. Il risultato è un terreno di gioco quasi del tutto allagato che compromette spettacolo e impossibilita i canonici ‘tre passaggi di fila’, svantaggiando le proprietà tecniche che la Albiceleste abbonda.

Scaloni schiera dal primo minuto Julián Álvarez lasciando in panchina Lautaro Martinez. Pezzella in difesa, alla prima da titolare dopo il ritorno al River sostituisce l’infortunato Romero mentre in porta si rivede Geronimo Rulli dopo l’esperienza nei giochi Olimpici con la Seleccion Sub-23. Ma per vedere la palla rotolare – eufemismo – bisognerà aspettare mezz’ora di ritardo nella tabella di marcia per permettere agli inservienti del terreno di gioco di drenare il manto erboso allagato.

Finalmente si comincia, con la palla che si arresta nelle pozzanghere di centrocampo e quelle nelle due fasce, rendendo del tutto imprevedibile lo svolgimento di gara. L’Argentina si porta subito in vantaggio al 13’ di gioco grazie a Otamendi, abile a ribattere in rete una carambola di respinta del portiere venezuelano Romo, anche se rimarrà un fuoco di paglia data la reazione veemente dei padroni di casa, che non dilagano grazie a multipli interventi prodigiosi di Rulli che salvano il risultato.

Il pari però è nell’aria e al 20’ della ripresa si concretizza grazie all’assist al bacio di Soteldo e alla precisa incornata dell’attaccante ex River, Salomón Rondón che non lascia scampo al numero uno del Marsiglia. Il terreno del Monumental, che nel frattempo non drena, diviene principale alleato del Venezuela che grazie a lanci lunghi cerca la sponda del possente attaccante. L’Argentina appare sterile offensivamente anche dopo l’ingresso tardivo di Lautaro Martinez (85’), sebbene nel finale con Messi abbia l’occasione di sbancare il Monumental con una sortita dal Diez.

Ma Leo, al ritorno con la camiseta della Selección dopo il recente infortunio, non è lucido e si fa ipnotizzare dal portiere Romo in uscita. Termina dunque 1-1 tra il rammarico di aver potuto far di più in condizioni normali e il sospiro di sollievo di esser usciti indenni dall’ennesima trappola delle Eliminatorie sudamericane. Il ‘contentino’ della conquista di un punto, che pur sempre muove la classifica, rimane forse l’aspetto migliore di una gara, che probabilmente non sarebbe mai dovuta esser giocata in tali condizioni proibitive.

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