In archivio anche il sesto turno di Copa de la Liga. Dopo due giornate esaltanti il Racing Club inciampa sul Godoy Cruz che al Cilindro compie l’impresa. Difficoltà inaspettate anche per il River dove al Monumental viene frenato dal Banfield dell’ex portiere Barovero. Trionfa invece il San Lorenzo dove al Nuevo Gasometro ha la meglio di un Tigre alla deriva e ottiene la prima vittoria stagionale. Male il Boca che inciampa alla Fortaleza contro il Lanús. Tutto questo alla vigilia dell’attesa Fecha de los Clásicos.
6^ Giornata
Racing Club-Godoy Cruz 0-2
Il tonfo che non ti aspetti. Dopo tre partite quasi al limite della perfezione il Racing Club cade inaspettatamente al CIlindro de Avellaneda contro il Godoy Cruz. La squadra di Costas appare pimpante e reattiva ma il portiere ospite Petroli è in stato di grazia e compie prodezze a ripetizione per tenere a galla el Tomba. Basteranno solamente due squilli di Badaloni per mettere a referto una sconfitta, che alle porte del Clásico, di certo nessuno se lo augurava. “Bisogna rialzarsi in fretta”, dichiara lo stesso Costas al termine della gara, “Si avvicina una partita importante e io ho moltissima fiducia. El Clásico è una partita a parte, di certo lasceremo tutto sul campo. Sentiamo l’amarezza della sconfitta perchè non meritavamo di perdere per tutto quello che abbiamo creato. Ma questo è il calcio, non si vince per merito. Penso che sia stata la partita in cui abbiamo generato più occasioni, ma non siamo stati lucidi a trasformarle. Quello che desidero di più di tutto è vincere su quel campo (Libertadores de America). Ho vissuto momenti molto brutti (sconfitta nel derby e fallimento nel 1999 con Costas in panchina) con loro e sono determinato a prendermi una rivincita”.
San Lorenzo-Tigre 2-0
Sempre lui, sempre Adam Bareiro. L’attaccante prende per mano nuovamente la squadra e la conduce verso la prima vittoria nel torneo, grazie al gol e mezzo (il secondo annullato per fuorigioco millimetrico dal Var) che regala la giusta dose di tranquillità prima del Clasico contro l’Huracán. La squadra di Insúa è in netta crescita e finalmente si inizia a notare anche un ‘perrito’ Barrios più creativo e funambolico rispetto alle precedenti uscite, anche se permane il vizio di una squadra ancora ‘lunga’ sul campo, con la conseguente mancanza di rifornimenti all’attacco associata alla pericolosità dei contropiedi che gli ospiti cercano di intentare. C’è gloria anche per l’attaccante colombiano Diego Herazo, detto Lukaku per la stazza fisica, che con cabezazo impressionante ‘liquida’ el partido sul finale di gara mandando in estasi el Nuevo Gasometro. “Anche quando non girava per il verso giusto siamo stati sempre molto tranquilli“, analizza il tecnico cuervo. “Dovevamo aggiungere allenamenti e partite alla preparazione, che era quello che mancava alla squadra. Ora abbiamo una settimana di lavoro per preparare il Clásico contro l’Huracán. Lavoreremo molto intensamente. Vincere una partita del genere non ha eguali”.
River Plate-Banfield 1-1
“È stato difficile. Emozionato tutto il giorno, ho cercato di pensare ad altro ma è stato veramente difficile”, ammette el trapito Barovero, idolo dei tifosi River ed ora portiere del Banfield, reso famoso per il rigore decisivo parato al puma Gigliotti nella semifinale di Copa Sudamericana (poi vinta) nel 2014. Barovero, nel giorno del suo 40° compleanno, torna al Monumental applauditissimo e per l’occasione insignito di una targa di circostanza da parte del presidente Brito. Prima il vantaggio a sorpresa del Taladro e poi il pareggio al 90′ del rientrante Solari renderanno agrodolce il caldo pomeriggio di Nuñez per gli 86.000 accorsi per sostenere il Millonario. Neanche dire che la figura del Partido sarà el Trapito. Prestazione sublime e saracinesca abbassata per un ritorno a casa da sogno: “Ai tifosi posso dire solo grazie per l’affetto che hanno avuto nei miei confronti. Quelli del River saranno per sempre i colori del mio cuore”. Da registrare il ritorno in squadra del pibe Claudio Echeverri dopo le fatiche del Preolimpico della Selección Argentina Sub-23. El diablito, dopo le polemiche del mancato rinnovo, è stato accolto con applausi al momento delle formazioni. Non era così scontato.
Lanús-Boca Juniors 2-1
Se una settimana fa il mundo Boca sembrava in netta ripresa dopo i primi tre punti alla Bombonera, ora la situazione appare più ingarbugliata con la sconfitta contro il Lanús, perlopiù ad una settimana dal Superclásico. Quella di Diego Martinez come tecnico ancora è un’esperienza da decifrare dopo l’inconsistenza tattica delle ultime uscite. Solo sei partite dirette, ma non si è visto da parte del giovane tecnico quella scossa rispetto alle prestazioni deludenti dello scorso semestre. Soprattutto preoccupa, e non poco, l’incredibile involuzione di Edison Cavani, incapace a centrare la porta di testa a mezzo metro dalla linea, per l’occasione più lampante (oltre al gol) della partita. Il Lanús ritrova invece la vena realizzativa dell’ex Bou (perchè mai non sia rientrato qualche stagione fa in squadra è un mistero) e riprende il cammino verso le zone alte del gruppo, con una crescita dell’autostima in vista del Clásico del Sur . “Abbiamo una settimana per continuare a correggere gli errori e continuare a crescere come squadra”, dice Martinez al temine della partita. “È una settimana molto importante quella che viene, probabilmente contro il Lanús avevamo già la testa al Superclásico, ma non è una scusa e ci fa male aver perso punti qui. Avremo una intensa settimana di lavoro”. Quella al Monumental sarà il primo esame di un certo livello per questo Boca, a cui, aquesto punto, sembra esser vittima di una maledizione.
Instituto-Independiente 0-2
Instituto-Independiente inizia con un giallo. Compilata la distinta, a meno di un’ora dalla gara il Dt Independiente Carlitos Tévez cambia improvvisamente idea e tre giocatori. Tre. Gabriel Neves, Federico Mancuello e Lucas González al posto di David Martinez, Johnny Quiñónez e Alexis Canelo, già annotati sul referto ufficiale. A cosa sia dovuto il cambio repentino non è dato di saperlo, neanche quando glielo chiedono a fine gara: “Non so di cosa parliate, io ho fatto la formazione direttamente con la squadra, poi se è uscita un’altra cosa, questo non lo so”. ‘Informazioni sensibili’ in base alla tattica avversaria o cambio punitivo verso i suddetti giocatori? Non lo sapremo mai. L’unica cosa conosciuta è che il Rojo inanella la seconda vittoria consecutiva (anche per il clamoroso svarione del portiere Roffo), e grazie al pari del River si riprende la prima posizione solitaria del gruppo A. Ora il Clásico de Avellaneda, di cui l’Apache ne ha vinto già uno l’anno scorso, addirittura al Cilindro. “Non vogliamo di certo fermarci qui, cercheremo di continuare a migliorare durante la settimana in vista della Clasicisima. I derby sono partite a parte, non importa come ognuno arriva. Di certo venderemo cara la pelle davanti al nostro pubblico.”
Le Altre
Dopo la caduta l’Estudiantes riprende la corsa battendo 2-0 il Newells. La doppietta di Mendez fa esplodere l’Estadio UNO di La PLata.
Dopo 540 minuti di permanenza in Primera il minuscolo Riestra conquista i primi 3 punti della sua storia. Felicitaciones!