Incredibile finale a San Juan: il Racing Club conquista il Trofeo de Campeones battendo in rimonta il Boca Juniors per 2-1. Decisivo Alcaraz e …l’arbitro Tello. La partita termina anticipatamente per mancanza del numero minimo consentito di giocatori. Clamoroso.
Finale assolutamente inedito nella finalissima del Trofeo de Campeones tra Boca e RacingClub. La Academia trionfa grazie al 2-1 firmato da Rojas ed Alcaraz che rispondono al vantaggio xeneize di Briasco. Fernando Gago può alzare al cielo così il suo primo trofeo da allenatore. Ma è polemica in casa Boca per l’arbitraggio ritenuto troppo severo di Tello. La squadra di Ibarra conclude in soli sei uomini.
E dire che ci si aspettava una gara chiusa e accorta. Xeneize e Acadé non badano troppo ai pronostici e scendono in campo con il cortello tra i denti, caratterizzando il primo tempo, con un botta e risposta che destabilizza le coronarie di entrambe le tifoserie. Al 19′ Briasco cambia la storia della partita, pescando con un tiro a giro l’angolo più lontano dove Arias non può arrivare. Uno a zero meritato per l’adeguato approccio alla finale dell’equipo di Ibarra. Il vantaggio Boca non dura però più di quattro minuti per la risposta quasi immediata di Rojas. Il tiro da fuori area del Diez è abbastanza insidioso ma Rossi si complica la vita compiendo un’intervento ‘goffo’. 1-1. E siamo appena al 22′.
Partita intesa, aperta. Il Boca si fa vedere ancora dalle parti di Arias con un cabezazo di Pol Fernandez e un tiro incrociato di Sebastian Villa, mentre la Acadé risponde con Hauche, che timbra un palo clamoroso. Prima dei supplementari Villa e Carbonero innescano una mini rissa che coinvolge il resto delle due squadre. I due colombiani saranno i primi espulsi di una lunga serie.
Inizia il primo tempo extratime con il secondo giallo a Varela che costringe la Boquita a soffrire in nove contro dieci. Ora la partita è in mano al Racing che in superiorità numerica conquista sempre più terreno. In questo frangente è il pibe classe 2002 Carlos Alcaraz, che al 118′ fa le prove generali del gol, intendendosi al meglio con i cross di Piovi. Un minuto dopo, sempre dal versante sinistro, il volante anticipa tutti e di testa insacca spedendo la palla sul palo alla sinistra di Rossi. E’ il 2-1 al 119′ che di fatto spegne la partita.
O forse la riaccende. Nell’esultanza Alcaraz ‘gioisce’ un pò troppo ‘calorosamente’ sotto la Doce bostera provocando le ire funeste dei giocatori Boca. Seconda amarilla per Alcaraz, assieme a Advincula (Boca), negli spogliatoi in compagnia di Carlos Zambrano, Diego Gonzalez (Boca) e Jonathan Galván (Racing), espulsi dalla panchina. La situazione in campo ora recita: Boca in otto e Racing in nove.
125 minuti sul cronometro ma l’arbitro decide di concerne altri 10 di recupero. Anche se, basterà qualche manciata di secondi per terminare la finale. Fabra riceve il secondo giallo per un’entrataccia e Benedetto si fa pizzicare dal VAR mentre si rivolge all’arbitro mostrando l’inequivocabile segno dei soldi: espulso anche el Pipa. La partita termina perchè il Boca si ritrova con soli sei uomini di movimento. Tello emette il triplice fischio e allora può iniziare la festa albiceleste.
E’ il momento dell’Academia che può esultare la conquista della Copa, in una finale dai risvolti clamorosi. Trionfo Racing, ma anche dieci espulsioni che faranno parlare tanto in Argentina. Quello che importa è il Racing Club che vince la terza edizione del Trofeo de Campeones. Felicitaciones Academia!