Missione compiuta per la Seleccion Argentina. Negli ultimi novanta minuti amichevoli dell’anno la squadra di Scaloni consegue la 35^ gara da imbattuta vincendo nettamente contro la modesta Jamaica. Grande entusiasmo dei 25.000 della Red Bull Arena che assistono dal vivo alla Scaloneta di Leo Messi – entrerà solamente nel secondo tempo – che farà ancora la differenza e infiammerà lo stadio con due gol a distanza ravvicinata nel finale.
Il Dt Leo Scaloni per l’occasione mischia le carte per gli ultimi esperimenti tattici. Soprattutto in attacco. Julian Alvarez si posiziona esterno d’attacco al posto del Diez e Lautaro fa da boa centravanti. L’intesa tra i due comincia a prendere forma grazie all’intelligenza tattica di entrambi, abili a non calpestersi i piedi. L’empatia tra il giovane City e il più maturo Inter ha il suo culmine nella prima segnatura dell’incontro. Affondo di Lautaro sulla sinistra, cross al centro e girata vincente per il vantaggio albiceleste. Primo gol per l’araña in nazionale e primi segnali positivi di convivenza per il prossimo futuro.
L’Argentina, come prevedibile, controlla il gioco a suo piacimento, contro i raggae boys, mai pervenuti dalle parti del Dibu Martinez. Giovani Lo Celso detta la musica agendo da playmaker e ballando a suo piacimento il tango in un centrocampo a constanti tinte albicelesti.
Il raddoppio viene sfiorato più volte dai vari Guido Rodriguez, Lo Celso, Lautaro, ma sarà solo all’ingresso nella ripresa del ‘solito’ Messi che il punteggio prenderà la forma più consona per l’amichevole-materasso. In due minuti Leo risolve la questione con due reti, frutto del suo genio, che dà sapore nettamente più dolce alla gara. Prima un tiro angolato da fuori area e poi un calcio di punizione magistrale fanno spellare le mani alle migliaia di tifosi arrivate per l’occasione.
Buone sensazioni arrivano da una squadra che sembra aver voglia ancora di stupire e non accontentarsi. Da prendere però con le pinze le due nette vittorie per 3-0 contro sparring partners, non troppo all’altezza della situazione, per attingere al livello tecnico reale e attuale dalla Nazionale prima della Copa del Mondo. Le note positive dei ‘due allenamenti’ sono le capacità della squadra a far gioco nonostante l’assenza del capitano e la freschezza psicofisica di Messi, valore aggiunto a questa nazionale, che fanno ben sperare per le prossime fatiche mondiali.