Festa riuscita nella prima della due amichevoli negli States prima dell’inizio della Copa del Mundo. La Scaloneta si sbarazza abbastanza facilmente dell’Honduras. Si assiste alla doppietta dell’eterno Messi e il ritorno al gol di Lautaro.
Nessun problema per la Selección Argentina che contro il modesto Honduras vince con tre gol di scarto, allungando così a 34 gare il record di imbattibilità . Una partitella di allenamento vista la qualità delle forze in campo, ma che risulta utile per ribadire il concetto che Leo Messi continua a impressionare per volontà di spirito e attitudine sul campo. Anche Lautaro Martinez trova giovamento nel ritornare in camiseta albiceleste. Il toro si sblocca dopo neanche venti minuti resettando il periodo di astinenza all’Inter.
Serata di esperimenti per Scaloni che per l’occasione prova Geronimo Rulli tra i pali, cambiando così le gerarchie dopo l’indisponibilità di Juan Musso, recente operato dopo la frattura allo zigomo e relegando el millonario Armani come terza scelta. In difesa torna Pezzella al posto del ‘ritardatario’ Cuti Romero mentre in attacco ‘ricompare’ el Papu Gomez come esterno alto di attacco. Suo l’assist per il vantaggio di Martinez che scalda la già caliente Sun Life di Miami.
Ma è inevitabilmente Leo l’uomo più atteso e il Diez non delude le attese, sfoggiando una prestazione sopra le righe, utile ad arrotondare il suo già ricco palmares di gol in nazionale. Rigore su trattenuta a Lo Celso e rete di Messi per il 2-0 che chiude primo tempo e partita.
Nella ripresa Lio Scaloni fa esordire Enzo Fernandez e Nehuen Perez ma quasi subito si assiste alla jerarquia assoluta dell’ex River, ora in forze al Benfica. Palla rubata dal Enzo e gran definizione di Messi che supera l’arquero con una palombella beffarda. Stadio in delirio, tre a zero, doppietta e 88° gol di Messi (record continentale) che diventa inevitabilmente figura del partido.
Prima del consueto scambio di maglie finale – richiestissima dagli hoduregni la diez del capitan – c’è tempo per un palo di Enzo Fernandez (45 minuti impressionanti), una conclusione di Correa e la traversa su tiro al volo del solito Messi.
E l’Honduras? Totalmente assente, neanche un tiro in porta, nemmeno quando l’Argentina rallenta per non umiliare troppo l’avversario. Sparring partner certamente utile per allungare il record di imbattibilità e spirito di squadra, ma poco efficace per testare a livelli ‘mondiali’ la reale bontà di gioco sprigionata dalla Albiceleste. Tra tre giorni l’ultimo impegno amichevole contro la Jamaica, prima degli appuntamenti mundial di Qatar 2022. Allora sì che vedremo il reale livello della Seleccion.