Si è assistito nella giornata di ieri in Argentina alla polemica generata dallo storico allenatore Caruso Lombardi, che ha avuto parole di fuoco in riferimento al prossimo annuncio di Carlos Tevez come nuovo allenatore del Central.
Si accende di colpo l’interesse mediatico argentino sull’esordio in panchina dell’anno. Carlos Tevez nei prossimi giorni sarà ufficializzato nuovo tecnico del Rosario Central in sostituzione del dimissionario Leandro Somoza e subito tutti i riflettori sono rivolti su di lui, per quella che sarà la prima volta in assoluto dell’Apache nei panni di Director técnico.
Ma non tutti appoggiano la scelta di Tevez e del Canalla, anzi, c’è chi solleva un vero e proprio polverone alla vigilia dell’ufficializzazione: “Non so se Carlos abbia fatto il corso tecnico da allenatori, ma non penso, a meno che non abbia fatto un corso accelerato” ha dichiarato Ricardo Caruso Lombardi in una intervista a Radio La Red, entrando così a gamba tesa sull’argomento. “Questo (riferito a Tevez) la scorsa settimana gli è venuto in mente di essere un allenatore e ora ha già una squadra. Com’è potuto accadere? Tranquilli, il presidente dell’AFA ha chiuso un’occhio” continua il tecnico nella sua disamina. L’allenatore in questione, Caruso Lombardi, è in attività dal 1994 e da sempre è in prima linea contro i poteri forti del futbol argentino.
“Sicuramente diranno che ha fatto un corso online tre anni fa… Possono inventare quello che vogliono, ma alla fine è tutto un ‘magna-magna” (traducendo comprensibilmente in italiano), ha sentenziato Lombardi, che non ha mai avuto paura di esprimere il suo impopolare pensiero.
“Per dirigere in Primera División ci vogliono tre anni di corso. Con un anno puoi allenare le serie inferiori, con due la Reserva (Primavera). Tevez, anche se avesse fatto un anno e mezzo di corso, non può di fatto allenare il Rosario Central”.
Si chiuderà un occhio in tal senso in favore di Carlos, anche sa va detto che l’ex campione del Boca sarà affiancato dall’amico e allenatore campione del mondo di hockey su prato Carlos “Chapa” Retegui. “Ma non solo Tevez è responsabile di questa truffa, ma anche il presidente AFA, Tapia, che vuole controllare anche il sindacato degli allenatori. Perchè? Il 5% del guadagno dei tecnici va all’Afa”, ha concluso chiaramente Caruso.