Terz’ultima giornata di Liga Profesional davvero impedibile. Il Boca non sfonda la barriera della Lepra e si complica la vita in vista delle qualificazioni alle Copas. Il Pincha del ruso Zielinsky è un tank, ma ora servirà la prova perfetta nel prossimo clásico. Lo avrete capito, la temperatura della Primera inizia a farsi bollente.
E’ un 23° turno da cardiopalma quello appena vissuto nel fine settimana in Primera Division argentina. Il River già campione acciuffa il pari del 2-2 con un gran Palavecino; Talleres ed Estudiantes vincono e approfittano dei passi falsi di Boca, Lanus e Independiente per avanzare verso la Libertadores 2022. Racing e San Lorenzo tornano alla vittoria dopo immemore tempo. Questo e tanto altro nell’analisi del turno delle 5 mas grandes de Argentina.
23^ Giornata
Talleres | Aldosivi | 2-0 |
Patronato | GodoyC | 0-3 |
Estudiantes | Velez | 1-0 |
RCentral | River | 2-2 |
Defensa YJ | Colon | 1-1 |
ArgentinosJ | Gimnasia | 3-0 |
Union | ATucuman | 3-0 |
Racing | Lanus | 3-1 |
Platense | Huracan | 4-2 |
Central CBA | Arsenal | 5-0 |
SanLorenzo | Sarmiento | 1-0 |
Boca | Newells | 0-0 |
Banfield | Independiente | 4-1 |
Nella classifica annuale la lotta si fa serrata. Per la Libertadores sale l’Estudiantes al quinto posto a discapito del Boca. Il Lanus ed Independiente sperano ancora nel miracolo. In Copa Sudamericana il Central perde l’oppurtunità di entrare nel vivo della bagarre. L‘Argentinos e Gimnasia al limite della speranza. Il San Lorenzo è ad un passo dall’esclusione da tutto.
Central 2-2 River
Il River in gita a Rosario? Dopo il primo tempo sembrava di sì. A tre giorni dai bagordi della conquista del titolo, arriva l’impegnativa trasferta a Rosario, lato Canalla. La sfida è importante, soprattutto per i padroni di casa, agguerriti per rientrare a tutti i costi in zona Sudamericana. Kily Gonzalez in settimana carica la squadra al punto giusto, poi, è l’atmosfera caliente del Gigante de Arroyito che fa il resto. Dopo il vantaggio 2-0 del Central sembra già aver visto tutto: la Banda lentamente affoga nel pressing indiavolato dei gialloblù senza una reazione degna di nota. Sarà Palavecino, in una prova eccezionale di maturità, a caricarsi il River sulle spalle e condurre nel porto sicuro la squadra. Due missili ristabiliscono la parità in uno stadio, che all’improvviso ammutolisce. Due gemme testimoniano l’esplosione definitiva di uno dei centrocampisti più completi dell’intero panorama sudamericano. Terminerà 2-2 e Gallardo allungherà la striscia positiva a 18 partite consecutive. Una locura. Si diceva non tanto tempo fa a Nuñez, salutando Palacios partente per la Germania: “Sarà impossibile sostituire uno come Ezequiel al River”. Ora, se qualcuno ricorda il giovane volante ti senti rispondere: ‘Palacios, chi?‘ Agustin Palavecino, sempre più negli schemi del Muñeco e nei cuori dei tifosi.
La gara perfetta di Ruben. Marco Ruben entra nella storia del Rosario Central consacrandosi come maggior goleador del Club grazie alle 98 reti segnate. Una prestazione da sogno, per il nueve canalla, soprattutto per i due gol che fanno explotare il Gigante de Arroyito di fronte al nuovo campeón de Argentina. Il primo gol di taco poi, la dice tutta sulla prestazione magnifica dell’attaccante, che buca due volte uno come Franco Armani.“È difficile per me descrivere le sensazioni che ho provato quando ho visto che dopo il taco è entrato il pallone” dice Marco a fine gara. “E’ tutto davvero fantastico, spero che i tifosi oggi si siano divertiti quanto me. È il premio più grande far felice un intero stadio” continua Ruben. Gesti tecnici pazzeschi, 37 primavere nella carta d’identità ed esultalze folli a cui ha tutti ‘abituato’. A quanto pare anche l’arbitro. “Sono stati dei momenti di gioia talmente intensi che non ho capito più nulla. Nell’occasione, ringrazio l’arbitro che ha avuto comprensione e non mi ha buttato fuori.” Già, perche la camiseta a Ruben è volata due volte.
Boca 0-0 Newells
Il Boca butta via due punti d’oro e inizia ad arrancare nella corsa alla Libertadores 2022. Vincere contro il modesto Newells equivaleva a scavalcare l’Estudiantes in classifica annuale. Ora bisognerà fare più punti possibile nelle prossime due gare e sperare che Talleres ed Estudiantes perdino qualche colpo. A meno che.. Il Boca non vinca la finale di Copa Argentina in programma il prossimo 8 dicembre, allora sì, sarebbe Libertadores blindata, senza troppi conteggi. Era nell’aria la mala suerte alla Bombonera. Già il giorno prima un diluvio in città aveva allagato il campo di gioco, rendendolo impraticabile, e facendo venire alla mente, inesorabilmente, l’ultimo precedente del genere: la nefasta finale di andata di Libertadores 2018 contro il River. Il giorno dopo splende il sole ma non si allontanano i nuvoloni di uno spogliatoio che non conosce pace. Voci di litigi interni tra giocatori, presunte intossicazioni alimentari, polemiche e alla fine, la delusione per lo 0-0 finale: tranquilli, è solo il mondo Boca.
Appena terminata la partita, la Bombonera avverte i giocatori: “Pongan huevos, huevos los Xeneizes. Pongan huevos, huevos sin cesar, que en Santiago cueste lo que cueste, que en Santiago tenemos que ganar‘, ovvero, ‘fuori gli attributi, a Santiago del Estero (finale Copa Argentina) bisogna vincere a tutti costi.’ E’ questo in sostanza il successo che restituirebbe pace all’interno del tormentato club e risolverebbe in colpo solo le grane della qualificazione alla Libertadores e la conquista di un trofeo nazionale. Anche Battaglia sembra essere di questa idea, cercando di spegnere, nel frattempo, gli incendi che mano a mano si propagano senza freni: “Smentisco categoricamente che vi siano stati delle interperanze tra giocatori nello spogliatoio. Dobbiamo rimanere uniti in questo periodo storico. Questo club ti impone sempre di dare il meglio.”
Racing 3-1 Lanus
Contro il Granate era una finale. Non vincere avrebbe decretato l’abbandono del club alla partecipazione alla prossima Copa Sudamericana, obiettivo rivisto al volo dalla società dopo il disastroso campionato. C’è grande attesa nella previa della gara contro il Lanus, anch’esso in piena lotta per la zona Copas. Soprattutto durante la settimana si nota grande concentrazione nella preparazione al centro sportivo Tita Matiussi, ma il venerdì arriva come un fulmine la mala noticia: il portierone Arias si è fatto male e non potrà prender parte alla partita. Strappo, stiramento, trauma contusivo? Magari. Il quadro risulterà esser più drammatico: rottura del crociato del ginocchio sinistro, Gaby ne avrà per circa sei mesi. L’Acadé perde uno dei suoi punti di riferimento, considerando anche lo svantaggio siglato da Sand, dovuto dal clamoroso errore del secondo portiere Gomez. La squadra reagirà subito, pareggiando con il Licha Lopez e sorpassando il Granate con Sigali e Alcarez. Il Racing c’è. Ed è da giurarci che darà la vita nelle prossime due finali, anche per Arias.
Al termine della gara si gioca un’altra partita. Il capitano Licha Lopez prende l’occasione dell’intervita post partita per annunciare il ritiro dal futbol. “Queste sono le mie ultime due partite con la maglia del Racing. Mi fa male che sia in questo momento complicato, ma la situazione familiare è delicata.” esordisce senza filtri il Licha. “La decisione è presa, lo ripeto: mi fa male finire questa tappa. Sono orgoglioso comunque di aver lasciato tutto. Speriamo che le ultime due partite ci diano quei risultati per poter qualificare il club in una Coppa internazionale. Poi penserò alla famiglia”. Ma non è solo il Licha che tiene banco nel dopo partita. Ci sono anche le shockanti urla e minacce di Lautaro Acosta che aggredisce l’arbitro Dario Herrera negli spogliatoi. “Sei un’arbitro corrotto, se ci arbitri un’altra volta ti ammazzo”, dice il giocatore nel vestuario tra locura e spintoni. Tutto riportato nel referto ufficiale. Il giorno dopo l’arbitro andrà a denunciare l’aggressione alla polizia, incoraggiato anche dal capo degli arbitri argentini Belligoy. Previsto un provvedimento disciplinare importante da parte della Liga AFA, oltre che un bel risarcimento. Acosta può salutare anticipatamente il futbol.
Banfield 4-1 Independiente
Era gara da non fallire anche per l’Independiente, in corsa per un sogno ancora in piedi chiamato Libertadores 2022. Arriverà invece l’ennesima sconfitta in trasferta con goleada annessa, che metterà in discussione nuovamente la voglia di lottare dei giocatori e la guida tecnica di Falcioni. L’Independiente rischia di perdere la testa in queste ultime due partite, considerando anche le folli espulsioni di Barreto e Insurraulde contro il Banfield.
La notizia positiva arriva da Avellaneda: el Bocha Bochini torna a giocare. E’ prevista per il 5 dicembre prima di Independiente-San Lorenzo la grande festa del Rojo per il cambio denominazione dello stadio. Si chiamerà infatti ‘Ricardo Enrique Bochini’ il Libertadores de America, in omaggio al Bocha, leggenda vivente del club e vincitore -tra gli altri trofei-, di 5 Libertadores, 2 Intercontinentali con la camiseta Independiente e campione del Mondo con la Seleccion. Il 67 enne, idolo di Maradona, come più volte Diego ha ammesso, giocherà per pochi minuti una partita con altri ex compagni prima della gara di Primera. Commozione e lacrime sono assicurate al nuevo Estadio Bochini.
San Lorenzo 1-0 Sarmiento
Ritorna il sole all’orizzonte per il San Lorenzo, vittorioso contro il Sarmiento dopo circa un mese di agonia. In formazione di emergenza, dati i 3 espulsi di tre giorni fa, il Ciclon riesce a segnare con l’Uvita Fernandez mantendendo il prezioso vantaggio fino al 90′. Un contentino, che non cambia la situazione disastrosa del club, alle prese di scelte sportive sbagliate riguardanti rosa e gestione tecnica. L’allenatore traghettatore Monarriz sembra addirittura accennare al sorriso al termine della partita: “Con questo clima particolarmente avverso, ci siamo aggrappati inconsapevolmente al primo gol per via della situazione che stiamo attraversando.” dice il Dt interrino. “Ma è una questione mentale, perche durante la settimana lavoriamo duro, non ci fermiamo un giorno.” Coraggio Diego, mancano due giornate e l’incubo sarà finito.
E’ un gol importantissimo quello segnato da Fernandez, per la squadra e per lui, ripensando alla rapina subìta qualche giorno prima. Nella notte di venerdì un gruppo di delinquenti entravano in casa sua, legando lui e famiglia sotto la minaccia costante di pistole, derubandolo di effetti personali. Nessuno si è fatto male, ma grande è stata la paura in casa dell’attaccante. “E’ stato un duro colpo che mi ha dato la vita e non lo auguro a nessuno. Abbiamo vissute ore di paura, ma poi si è risolto tutto per il meglio.” ha dichiarato a fine gara. Ha poi deciso di giocare nonostante il trauma di qualche ora prima, dimostrando grande attaccamento alla causa cuerva.. e segnando il gol decisivo. Santo.
Bonus post: Estudiantes
L’Estudiantes fila come un treno verso la Libertadores 2022. Forte di una imbattibilità che dura da cinque partite e da nove punti nelle ultime tre partite, il Pincha e il ruso Zielinsky ora fanno sul serio. La vittoria contro il Velez è il manifesto di una rinascita che i tifosi sperano sia davvero alle porte. Garanzie nelle ultime partite è l’attacco di nuovo scoppiettante, con Gustavo Del Prete e Leandro Diaz cecchini spietati. Dove potrà arrivare la squadra di La Plata? Tutto dipenderà dalla prossima sfida, l’attesissimo clásico contro il Gimnasia. Le speranze di gloria passeranno inesorabili attraverso l’infuocato Bosque.
Prossima giornata:
Penultima giornata di Primera e iniziano a definirsi le sentenze. Gare quasi decisive per Boca (che va a Sarandi) ed Estudiantes, impegnato adirittura nel clasico platense in casa del Gimnasia. Il Talleres cerca il terzo posto alla ricerca di punti a Junin. Il Racing col coltello tra i denti va al Palacio Ducó mentre l’Independiente sarà impegnato contro il San Lorenzo. River-Defensa e Lanus-Central le altre gare da cardiopalma. Che finale di stagione!
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