Il futbol argentino riprende dalla Copa Profesional della Liga. E ancora una volta senza visibilità televisiva in Italia.
Stanotte in Argentina riparte la Copa AFA versione 2.0, la vecchia Copa Maradona per intenderci. Nuovo appuntamento della Copa de la Liga che dopo il discreto successo della precedente si arrichisce delle due neopromosse Sarmiento de Junin e Platense, appena ascese dalla Primera Nacional. Sarà quindi ancora una Copa Nacional a scaldare i motori in Argentina, e questa volta a 26 squadre prima della Primera Division vera e propria, el campeonato qui comunemente chiamato, in programma ad Agosto dopo la Copa America.
Le favorite alla vittoria finale non si discostano molto dall’edizione passata. Saranno sempre River e Boca che si daranno battaglia fino all’ultima giornata, sorteggio della seconda fase permettendo, anche se, non si esclude qualche rivelazione (vedi Banfield). La detentrice Boca è chiamata a una nuova conferma a livello nazionale dopo la cocente delusione in Libertadores, come del resto il River, eliminato da quel Palmeiras vincitore -in modalità casuale- tra mille rimpianti millonarios.
MERCATO. Molte panchine nelle scorse settimane sono cambiate in Primera. Estudiantes, San Lorenzo, Racing Club e Independiente hanno deciso per il rinnovamento nella guida tecnica dopo il fallimento o rinunce a carattere politico (vedi Racing) della scorsa stagione. Siamo anche nel bel mezzo del mercato e per molti club -nonostante la grave crisi economica- è fermento puro, con molti nomi anche importanti accostati alle varie società argentine. Sarà curioso quindi, capire se i gustosi rumors troveranno fondamento nei prossimi giorni. Il River ha deciso di puntellare la difesa con gli innesti di Jonathan Maidana e Héctor Martinez, come pure il Boca, affidandosi all’esperienza europea di Marcos Rojo e all’arrivo di un terzino destro, vera alternativa a Buffarini. Anche per questo semestre non arriverà un numero nove e si continuerà davanti con Abila e Zarate e Soldano, sperando di non trovarli troppo spesso in infermeria.
PRIMA GIORNATA. Al via questa notte, si preannuncia esordio col botto grazie a Banfield vs Racing, Il Taladro è finalista e rivelazione dell’ultima edizione e l’Academia ha cambiato organico sotto la guida del nuovo dt Pizzi. Da non perdere il debutto nella panchina Aldosivi di Fernando Gago, recentemente ritiratosi (in campo) e all’inizio della sua nuova avventura da allenatore. E poi le big: uno scoppiettante Velez–Newells e San Lorenzo–Arsenal aprirà le danze nella notte di sabato, prima del piatto forte Boca-Gimnasia ed Estudiantes-River di domenica. Lunedì i posticipi Central-Argentinos e Independiente-Lanus chiuderanno la prima giornata, senza il ‘Clasico interzonal’ tra Platense e Sarmiento, riprogrammato per dar tempo alle due neo promosse di assestarsi nella massima division. Si segnala il bel gesto della Liga che data la recente scomparsa di Santiago ‘Morro’ Garcia, ha deciso di omaggiare la memoria del giocatore con un minuto di silenzio prima dell’inizio di ogni partita.
Che aspettarsi da questo nuovo torneo? Tanta garra, tanta pasión e tanta voglia di apparire, visto e considerato lo svolgimento a luglio della Copa America (COVID permettendo).
TV. Da registrare purtroppo il trend negativo dei broadcaster italiani in merito al calcio argentino. Anche in questa edizione nessun gruppo televisivo ha acquistato i diritti tv, confermando un’astinenza che ormai inizia a far preoccupare i numerosi hinchas italiani. Ed è curioso il fatto che dell’Argentina ‘oscurata’ in Italia, si torna e si ritorna a parlare sempre con grande interesse: dalla scelta di Di Rossi, alle vicende di Maradona, terminando (e tralasciando altri mille esempi) con la bella favola che Crespo ha saputo regalare. La passione che il futbol di quelle latitudini sa regalare a tutti e soprattutto a noi, cugini italiani e cultori dei sentimenti propri del calcio, non stanca davvero mai. Ed è un peccato che ogni volta si debba fare sempre di necessità virtù.
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