Ieri al Nuevo Gasometro presentazione del nuovo Dt del San Lorenzo. Sostituisce Mariano Soso, durato solo un semestre.
Ieri mattina si è tenuta la prima conferenza di Diego Dabove, nuovo allenatore del San Lorenzo. Per l’occasione è stata allestita una sala stampa nel centrocampo del Nuevo Gasometro. Il nuovo DT cuervo, accompagnato da Hugo Tocalli e dal “Pipi” Romagnoli ha risposto con pazienza alle molte domande dei giornalisti spiegando le sue aspettative e la sua idea di gioco. Di seguito vi proponiamo la traduzione integrale delle dichiarazioni di Dabove.
“Abbiamo a disposizione una rosa con molto talento, con molte possibili varianti di gioco, ma comunque arriveranno altri giocatori per rinforzare la squadra. Abbiamo davanti una stagione molto impegnativa e siamo in contatto continuo con la Segreteria Tecnica e le analisi che facciamo hanno l’obiettivo di migliorare il più possibile la rosa”.
“Non faccio nomi ma penso si possano rinforzare tutti i reparti, comunque valuteremo in base a quello che vedremo giorno dopo giorno sul campo”.
“L’idea base è mantenere lo stile di gioco che abbiamo implementato nell’Argentinos e nel Godoy Cruz, modificandolo a seconda del valore e delle caratteristiche dei giocatori a disposizione.
“Siamo molto contenti per la qualificazione alla Copa Libertadores (ottenuta grazie alla vittoria del Defensa y Justicia nella finale di Copa Sudamericana, ndr). La sensazione è molto bella, siamo consapevoli che abbiamo davanti una stagione molto impegnativa. Dobbiamo pianificare bene e pensare molto, perché avremo un anno abbastanza complesso”.
“Se guardiamo quanto fatto nelle esperienze precedenti è chiaro che abbiamo sempre considerato molto il lavoro fatto nelle categorie giovanili e soprattutto, lo stare sempre in contatto con la Segreteria Tecnica e con Diego Monarriz che allenerà la squadra riserve. Sarà un lavoro di gruppo”.
“La cosa più importante è formare una buona struttura e una squadra forte che permetta ai giovani di crescere adeguatamente quando saranno chiamati in causa”.
“Ho parlato con Santiago (Vergini) e Cachila (Arias) per comunicargli che non saranno presi in considerazione ma continueranno ad allenarsi con noi e faranno la preparazione con il resto del gruppo fino a quando non arriveranno offerte per la loro cessione. Per il resto valuteremo i giocatori giorno per giorno”
“Se abbiamo bisogno di un centravanti per la Copa? Beh al momento con Uvita, con il Tanque Diaz e con Di Santo siamo a posto ma se dovesse apparire qualche occasione per potenziare l’attacco la valuteremo. Al momento in quel ruolo non stiamo cercando nessun giocatore”.
“Dopo tanti anni di lavoro nel futbol e dopo le ultime tre stagioni come primo allenatore, avere la possibilità di essere qui è per noi molto importante”.
“Sicuramente l’ingresso alla Libertadores cambia il panorama ed era proprio quello che stavamo aspettando per poter lavorare sul mercato con le idee chiare sulle competizione che andremo ad affrontare. Abbiamo bisogno di giocatori di esperienza, è difficile vestire questa maglia soprattutto in un anno come il prossimo”.
“Al momento la cosa principale è conoscere il gruppo e fargli capire la nostra metodologia di lavoro e la nostra idea di gioco”.
“Coloccini sta lavorando molto bene e sarà tenuto in considerazione come uno dei centrali a disposizione”.
“Conosco Ortigoza, ho un buon rapporto con lui ma almomento non abbiamo intenzione di ingaggiarlo”.
“Insaurralde? E’ tornato dal prestito all’Universidad Catolica del Ecuador e lo valuteremo nei prossimi giorni”.
“Il paragone con Bauza non è una pressione ma un orgoglio. La pressione è data dal fatto che siamo in un grande club e dobbiamo vincere ciascuna delle partite indipendentemente dall’avversario e dalla competizione”.
“C’è un bel clima di lavoro, tutti stanno cercando di dare il massimo”.
“Credo che non bisogna mai dimenticarsi da dove veniamo, nonostante la fama e la migliore qualità di vita che si ha quando si compete a questi livelli. L’importante è mantenere sempre i piedi per terra ed essere umili perché appena ti senti arrivato il futbol ti sistema subito con una sberla. La gestione del gruppo e il lavoro in equipo e l’umiltà è qualcosa che ci caratterizza e cercheremo di trasmetterlo alla squadra”.
“Fuori dal campo sono una persona tranquilla, futbolera. Penso tutto il giorno al calcio ma lo faccio con passione”.
“L’influenza della stampa è normale in questo Paese, soprattutto a questi livelli”.
“Credo che la rosa sia buona, anche se cercheremo di potenziarla in maniera mirata per lottare nelle tre competizioni. Sappiamo da dove veniamo e cercheremo il salto di qualità”.
“Vogliamo un San Lorenzo con personalità e carattere, una squadra che possa far sentire identificati i tifosi.”
“La squadra ha buon piede, molta dinamica e molte varianti a livello tattico e posizionale. Cercheremo di applicare le nostre idee, una squadra corta, aggressiva nel pressing e che voglia sempre essere protagonista ma che sappia difendersi bene quando sarà necessario farlo.”
“Braghieri arriverà mercoledì dalla Colombia, l’abbiamo analizzato a lungo e lo conosco dai tempi del Central (2006-07) ed penso sia il centrale mancino che ci mancava e che ci darà esperienza”.
“La mia separazione dall’Argentinos si è risolta velocemente in quanto il debito che loro avevano con me era più alto della mia clausola di rescissione”.
di Loren_cuervo
calcioargentino.it