0 2 minuti 2 giorni

Perché la Primera División argentina è composta da trenta squadre? È la domanda che si son posti più o meno tutti da quando il consiglio federale dell’AFA ha votato all’unanimità (tranne che per Talleres ed Estudiantes) l’allargamento della massima competizione calcistica argentina e la conseguente sospensione delle retrocessioni, a torneo in corso. Il presidente Claudio ‘chiqui’ Tapia rompe il silenzio e rilancia la sua verità sulla questione.

“Torneo a trenta squadre? Io mi chiedo invece perché ne vogliano venti. Alcuni dicono perché si gioca così in Europa, ma poi gli europei vengono qui per acquistare giocatori”, dichiara Tapia in una intervista al media ‘Gelatina’. “Quante squadre partecipano a questa Coppa del Mondo per club? In Champions League, quante squadre sono coinvolte? Quante squadre giocheranno alla prossima Coppa del Mondo?

“Se abbiamo 30 squadre, sono dieci in più in Primera División. Quanti giocatori ha ogni squadra? Trenta. E quindi sono quasi 300 giocatori in più quelli che si vedono in vetrina. Forse abbiamo sbagliato a non spiegarlo. Il punto di vista è puramente commerciale. Ma io non prendo decisioni da solo perché sono i dirigenti che le suggeriscono’.

“Smettiamola di scherzare con la storia della competitività, di screditare tutto quello che il consiglio decide, come si fa abitualmente. Il Central Córdoba ha sconfitto il Flamengo in casa loro, diventando la prima squadra nella storia della Copa Libertadores a riuscirci. Quando le altre squadre vincono da noi dicono che è perché le ha allenate ‘Carlitos Balá’, (il nostro corrispettivo ‘Pinco Pallino’, ndr). “Lo dicono perché fa comodo a loro. Non è tutto quello che facciamo è sbagliato. E anche in Europa, non è tutto oro quel che luccica”.

Libertadores