Emozioni ed equilibrio nel Clasico de Avellaneda: Independiente e Racing non si fanno male
Un tempo per uno e il Clasico de Avellaneda termina in parità. Al Libertadores de America finisce 1-1 tra Independiente e Racing nella 237a edizione della Clasicisima di Avellaneda, ma le emozioni non sono di certo mancate. Dopo un recibimiento da piel de galina da parte dei 45.000 tifosi i padroni di casa, sull’onda dell’entusiasmo, interpretano al meglio la gara spaventando il portiere Arias con un tiro al volo di Tarzia.
Ma passano appena 21 minuti che la partita cambia radicalmente trama: el pibe Nardoni ruba palla e alla difesa roja e serve Salas che mette in mezzo trovando l’inserimento di Martirena, che non dà scampo all’estremo difensore Rey. 0-1 e il Libertadores de America ammutolisce mentre la panchina del Racing entra in campo a festeggiare. Lo svantaggio scatena la reazione del Rey de Copas che potrebbe pareggiarla già nei primi quarantacinque minuti con Montiel, ma il tiro del mancino bacia il palo ed esce sul fondo.
Nella ripresa c’è solo l’Independiente in campo. L’Acadé infatti commette l’errore di abbassare drasticamente il baricentro consentendo alla squadra di Vaccari di assediare la propria metà campo, sfiorando il gol in ripetizione con Cabral, Hidalgo e Montiel. La gara diventa minuto dopo minuto ruvida per continue scorrettezze reciproche che non permettono una continuità di gioco. Fino al 33′, quando il sempre presente Cabral regala un illuminante uno-due con Angulo, dove la ‘Pantera negra turbo’ ha il merito di anticipare di testa il portiere Arias in uscita. L’Avellaneda roja esplode di gioia per un pari meritato che fissa definitivamente il Clasico sull’1-1. Il Racing interrompe così la serie di quattro sconfitte consecutive, mentre l’Independiente prosegue l’imbattibilità interna, rimanendo in testa al Gruppo B in coabitazione col Rosario Central. Pari e patta. Un tempo a testa, con nessuna delle due squadre che si fa male. Avellaneda non ha un padrone.
