0 7 minuti 2 settimane

Anche la settima giornata termina in archivio nella massima divisione del calcio argentino. In evidenza il ritorno al successo di Boca e River (ma che fatica), oltre al (consueto) successo dell’Independiente tra le mura amiche del Libertadores. Il San Lorenzo perde il Clásico del Barrio mentre il Racing ‘salta il turno’ per la concomitanza dell’importante ritorno di Recopa Sudamericana. Ecco le ‘fatiche’ delle Cinco Grandes de Argentina, nel settimo turno di Torneo Apertura.

7a giornata

sofascore.com

Independiente-Instituto 2-0

L’Independiente riscatta il ‘deludente’ pareggio col Platense onorando come meglio non potrebbe il fortino del Libertadores grazie al quarto successo casalingo che fa rimanere il Rojo in vetta solitaria del Gruppo B. Con i gol del ‘Tigre negro turbo’, Alvaro Angulo, e Federico Mancuello, la squadra di Julio Vaccari ottiene una vittoria fondamentale, dimostrando una volta ancora una identità di gioco che fa entusiasmare i 45.000 tifosi entusiasti. “Non mi prendo i meriti per questo bel momento, dipende tutto dai giocatori, io e i miei collaboratori diamo solo le indicazioni. La squadra sta crescendo sotto molti aspetti, ma rimaniamo umili e pensiamo solo alla prossima partita”. La prossima sarà l’impegno infrasettimanale nel debutto dei 32′ di Copa Argentina contro lo Sportivo Belgrano. Per onorare al meglio anche la Copa più imprevedibile del panorama argentino.

Boca Jrs-Aldosivi 2-1

Nonostante il ‘sofferto’ successo contro l’Aldosivi, il presente del Boca inizia a preoccupare alla vigilia della fondamentale sfida Libertadores contro l’Alianza Lima. Di nuovo cori contro giocatori e tecnico, esplosi dopo il primo gol in trasferta della neo promossa, ma soffocati dalla rete improvvisa di Merentiel che ‘rappacifica’ palliativamente l’ambiente. Di nuovo tre punti guadagnati nel Torneo Apertura ma solo grazie alla casualità delle individualità tecniche. Gago prende solo la parte positiva dei novanta minuti, guardando già alla ‘finale’ che il Boca giocherà in Libertadores contro l’Alianza Lima. “Tutte le vittorie aiutano a crescere l’autostima e il morale all’interno della squadra. Martedì dobbiamo vincere, sappiamo cosa significa giocare la Libertadores; giochiamo in casa e per noi è molto importante. Dobbiamo sfruttare l’entusiasmo dei tifosi, dando tutto noi stessi in campo”. E riguardo al gioco ancora latitante e alla contestazione che inizia a serpeggiare tra le platee della Bombonera? “Cercheremo di continuare a migliorare. Ci sono situazioni e momenti in cui i tifosi si esprimono a loro modo ed è normale, questo club è così, penso di conoscerlo abbastanza bene”. Il fatto è che Fernando Gago si gioca la stagione e rischia di ‘bruciarsi’ nel secondo mese da quando ha assunto le redini della squadra. La resa dei conti è già arrivata nel barrio de la Boca. Non c’è più margine di errore.

San Martin S.J.-River Plate 0-2

Se al Boca c’è insoddisfazione al River non va troppo meglio. Arriva la prima vittoria in trasferta del semestre ma di nuovo il River appare l’ombra di sè stesso nel primo tempo e risolve la pratica grazie ai subentranti dalla panchina, Borja e Mastantuono. Manca quel carattere tipico delle squadre di Gallardo dell’aggredire l’avversario con la bava alla bocca, oltre al gioco che ancora latita. Di positivo, la difesa riverplatense contro i modesti San Martin de San Juan fa la sua bella figura e di nuovo si mette in mostra il Pity Martinez, che con una magia risolve la questione. Si sfoga il tecnico Gallardo, contento del risultato ma leggermente scocciato delle critiche: “C’è molto impazienza nel calcio argentino. Avevo detto che non sarebbe stata una passeggiata. Certamente dobbiamo interpretare meglio la prima parte di gara. Col passare dei minuti e con la fatica cresciamo nel secondo tempo, ed è un segnale positivo, perché dimostra che le partite vanno giocate per i novanta minuti. Capisco che i tifosi vogliano che la squadra vinca sempre giocando bene dal primo all’ultimo minuto, ma bisogna interpretare il futbol argentino. Che non è semplice per nessuno”.

Huracán-San Lorenzo 2-0

Serata da dimenticare per il San Lorenzo. Al Palacio Ducó va in scena un Clásico dove il Globo trionfa meritatamente, convincendo sia sul piano del carattere che in quello del gioco. I 50.000 tifosi accorsi per l’occasione a Parque Patricios vanno in delirio al fischio finale, esultando per una vittoria nel derby che non arrivava da tre anni. Non ne va bene una per il Ciclón. Considerando anche lo sfortunato palo di Cuello, che forse avrebbe cambiato il corso della gara, il tecnico Russo è di altre vedute: “È stata un partita equilibrata. Queste partite sono così, mi dispiace perdere su palla inattiva ma questo è il calcio e continuiamo col nostro percorso. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, meritavamo il pareggio. Abbiamo avuto occasioni ma ci è mancata la fortuna. Il secondo tempo doveva vedere la nostra riscossa ma non è stato così. Forse per colpa delle partite ravvicinate che ci sta costando in termini di brillantezza. Purtroppo non lo faccio io il calendario”.

Le Altre

Viaggio all’inferno e ritorno per l’Estudiantes, che contro il Central Cordoba nelle mure amiche del Estadio UNO va sotto 2-0 ma poi risale la china per una vittoria da brividi. Menzione particolare per il pibe Burgos, classe 2004, autore di un assoluto golazo.

Il Vélez non perde ma anche in questa occasione riesce nell’impresa di non segnare. Senza gol fatti nei primi 630 minuti di stagione per l’ultimo campeón argentino: il Fortin sta riscrivendo la storia …in modo negativo.

A Rosario va in scena l’apoteosi dopo che il Central ha tenuto alto l’orgoglio canalla espugnando il Coloso Bielsa nell’ultimo Clásico rosarino contro il Newells. Locura allo stato puro al Gigante de Arroyito per festeggiare i beniamini…e un’altra vittoria nel Torneo Apertura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libertadores