
Nella notte in un Cilindro ribollente il Racing Club fa il suo dovere e si aggiudica l’andata della Recopa Sudamericana domando (e dominando) il Botafogo per 2-0. Il sogno del club argentino ora dista solamente novanta minuti. Gara quasi a senso unico quella ad Avellaneda, con l’Acadé che parte a spron battuto andando vicino al gol in due occasioni con il cileno Maxi Salas. In entrambe le situazioni sono determinanti le parate di John Victor e prima dell’ennesima palla gol – questa volta sciupata dal ‘Maravilla’ Martinez – , il Racing Club passa a condurre la gara prima della fine della prima frazione: gomitata di Alexander Barboza nei confronti di Martinez in area e calcio di rigore magistralmente trasformato da Luciano Vietto (37′).
Nella ripresa inizia a premere con più convinzione il Botafogo che prova a reagire, ma nel momento di maggior intensità dei brasiliani gli uomini di Costas confezionano, sugli sviluppi di un contropiede letale, la rete del doppio vantaggio grazie al Maravilla Martinez, ben assistito dal solito Salas, che batte il portitere fogao in uscita disperata ‘picando la pelota’ (63′). Il Cilindro è in delirio e l’Acadé è padrona assoluta della sfida. Ci sarebbe spazio per un altro paio di situazioni pericolose, create dal solito Martinez e Nardoni ma la precisione, dettata anche dal gran dispendio di energie, non è delle migliori. C’è spazio anche per il ‘figliol prodigo’ Zaracho che prima del triplice fischio torna a vestire la camiseta albiceleste nell’appuntamento continentale, collezionando la 100a presenza nelle file dell’Acadé. Grande prova del Racing Club che batte meritatamente un Botafogo, ombra di sè stesso e di quello ammirato nel trionfo di Libertadores, e si avvicina con un vantaggio che lascia ben sperare alla finale di ritorno fra sette giorni a Rio de Janeiro. Ilusión maxima: il Racing ‘va por todo’.