Il club è dei soci. No alla privatizzazione del fútbol argentino. Questi negli ultimi mesi gli slogan dei club di quasi tutto il panorama argentino dopo l’elezione del presidente della repubblica Milei, promotore del cambiamento assieme all’alleato Macri, già primo sostenitore della privatizzazione delle società calcistiche alla fine degli anni novanta. Quasi tutti, perchè nel Club Estudiantes de La Plata da un pò di tempo si va controcorrente. Il presidente è il ‘volto noto’ Juan Sebastian Verón, uno che bada poco alle critiche e che ha messo d’accordo tutti i tifosi del Pincha con la realizzazione del nuovissimo stadio di La Plata ‘UNO‘, nato dalle ceneri dell’ormai fatiscente Hirshi, e con le ultime conquiste di Copa Argentina 2023, Copa de la Liga e Torneo de Campeones del 2024.
SUCCESSI SPORTIVI. Un anno fantastico quello appena trascorso in casa albirroja. L’unica squadra argentina sicura della partecipazione della Copa Libertadores alla fase a gironi già a metà 2024, dopo aver posizionato l’ennesimo trofeo nella bacheca tra le più ricche della Primera. Il merito, oltre ai vari Carrillo, Boselli, Enzo Pérez e Ascacíbar, è del comandante ‘barba‘ Dominguez, genero di Carlos Bianchi e artefice qualche anno prima della conquista della prima stella con il piccolo Colón nella cavalvata alla Copa de la Liga 2022. Sapientemente fatto desistere da Verón dalla volontà di farsi da parte dopo le critiche della stagione precedente che lo avevano profondamente toccato, Dominguez ha ritrovato nuovo slancio vincendo le sfide che mano a mano gli si sono poste dinanzi riuscendo a conquistare la tifoseria di La Plata sponda León.
FRATTURA AFA. L’Estudiantes è con il Club Talleres di Cordoba l’unica realtà sportiva in Primera in profonda contrapposizione con la politica della Asociacion futbol argentina del presidente Tapia. Netta la posizione contro i continui cambi di regole a torneo iniziato; contro il format di 30 squadre nella massima divisione argentina e in tutto quello che l’onnipotente federazione può mai concepire. Per il Pincha non c’è posto nel comitato esecutivo AFA. Ma a Verón questo non interessa. Da quando ha preso il comando del timone societario il club ha navigato in acque tranquille senza mai chiedere aiuto a Tapia o ai membri della ‘casta’. I quali, accusano el Brujita di essere imun infiltrato di Milei per scardinare il sistema calcistico.
FOSTER GILLET. Se il club è dei soci e l’AFA non elargisce abbastanza come contributi ai club nella vendita dei diritti tv, come riesce un club di Primera argentina a sostenersi? Con i ricavi derivanti dagli stadi di proprietà o con …altre ‘partecipazioni’ esterne. Che, come già sottolineato in Argentina, non sono ben viste. Verón però va controcorrente. Data l’influenza ancora rilevante dell’ex calciatore in Inghilterra il club ha strappato l’interesse del milionario Foster Gillet, ex CEO del Liverpool, nell’investire 150 milioni nel club di La Plata. Si traduce così l’arrivo di sei mesi in prestito del centrocampista Cristian Medina dopo aver pagato la clausula di 15 milioni al Boca (!), o il ritorno di Alario in Argentina che preferisce l’Estudiantes al suo ex club River guidato dal suo ex mentore Gallardo. O il rimodellamento dello stadio con la costruzione di punti vendita e ristoro che permetterà un ritorno economico maggiore di quello attuale. O la costruzione di nuovi campi da calcio nel centro sportivo di City Bell che permetterà anche alle divisioni inferiori un allenamento da ‘Pro’. “Vogliamo essere uno dei tre club più grandi dell’Argentina, questo è senza dubbio”, dichiara Verón in una intervista ad Olé. “E abbiamo molte garanzie sul percorso che vogliamo intraprendere. È un’apertura per il club sotto tutti gli aspetti. Sarà un percorso di trasformazione del calcio argentino, perché è una necessità. Da questo penso che questa transizione ci porti verso qualcosa di nuovo. La AFA? Continuiamo ad avere in bocca quel discorso che il club appartiene ai soci, e poi ti mandano a giocare a Santiago del Estero, distante 5.000 chilometri e ti fanno pagare l’entrata. Questo non è pensare al persone, è pensare ai loro affari”.
AFA FURIOSA. Sotto i riflettori sarà la ‘fatidica’ assemblea dei soci di febbraio che dovrà approvare l’ingresso di Gillet come partner nella gestione societaria del club. Mossa ai limiti dello statuto, vista la conosciuta presa di posizione dell’AFA, che ora cerca di aizzare la rivolta dei soci facendo leva sul sentito comune, anche grazie, alle durissime parole del tesoriere federale, Pablo Toviggino. In un post social infatti il braccio destro di Tapia ha sparato a zero contro Verón definendolo come ‘pecho frio’, colpevole di ‘regalare’ il club dei soci al fututo creditore, che rovinerà i 120 anni di storia – riccorrenti proprio il 4 agosto di quest’anno -. AFA contro Estudiantes. Muro contro muro. La rivoluzione può avere inizio.