Nel secondo recupero della 24a giornata River e San Lorenzo si contendono la posta. Al triplice fischio finale traspare un certa delusione per gli 80.000 accorsi che si aspettavano l’aritmetica qualificazione alla fase a gironi della Libertadores 2025. Non arriva la seconda vittoria consecutiva che avrebbe permesso a Gallardo e giocatori la ‘fine virtuale’ della stagione. Il pari è invece una boccata di ossigeno per il San Lorenzo in crisi di risultati ma soprattutto in grave difficoltà a livello economico.
La partita è in linea secondo le aspettative: il River fa possesso palla e il Ciclon cerca di offendere in contropiede. Dopo un primo tempo dettato dalle parate del portiere cuervo, Gastón Gómez, la ripresa si apre col vantaggio con Maxi Meza (59′) che con un gol pregevole all’incrocio dei pali sfrutta un batti e ribatti in area. Il vantaggio millonario non dura però molto, dato che cinque minuti dopo arriva una revisione VAR che rivela un mani in area del centrale difensivo Gonzalez Pirez. Della trasformazione, si incarica Iker Muniain che spiazza Armani per l’1-1, decidendo poi di non esultare data la confessa ‘debolezza’ per i colori riverplatensi, prendendosi anche l’applauso di stima dal Monumental. Da qui il River cerca nuovamente di farsi pericoloso ma la squadra di Gallardo appare senza troppe idee offensive per perforare l’arcigna difesa azulgrana. Termina 1-1, coi padroni di casa che dovranno fare un altro piccolo sforzo per raggiungere l’ultimo obiettivo stagionale: la certezza di giocare nella competizione più prestigiosa del Sudamerica è difatti il ‘minimo sindacale’ di una stagione da mettere nel dimenticatoio al più presto.