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La Federazione futbol argentino sfida la giustizia ordinaria e rielegge come nuovo presidente federale ClaudioChiquiTapia per altri quattro anni di mandato. Non è bastato il divieto del Tribunale di Cordoba con la denuncia di irregolarità da parte del Club Atlético Talleres, alla fine l’AFA, spalleggiata e ‘autorizzata’ via social dalla Conmebol – di cui Tapia figura come vicepresidente -, decide di percorre la propria strada, formalizzando regolarmente una Asamblea ordinaria messa in discussione nelle ultime ore.

Molti gli ordini del giorno approvati: dal bilancio sociale, i cui ricavi superano anche i numeri record del 2023 nonostante l’inflazione galoppante, passando per la modifica dello statuto che consente di Tapia di presentarsi un’ulteriore ultima volta nel 2028 (aumentati i mandati da quattro a cinque), all’ultima riforma che scrive un’ulteriore pagina buia del fútbol argentino, cancellando le due retrocessioni a dieci giornate dalla fine e di fatto invalidando un torneo nazionale che l’anno prossimo cambierà nuovamente format. Saranno difatti ben 30 le squadre che parteciperanno alla prossima Primera, eguagliando cosi le vecchie abitudini di Grondona per un movimento che sceglie di tornare indietro di dieci anni anziché prendere spunto dal modello brasiliano e tornare competitivo.

Applausi convinti di tutti i dirigenti dei club presenti (con River e Boca che si aggiudicano le vicepresidenze) e unanimità di intenti nel nuovissimo salone delle conferenze del predio di Ezeiza, tranne per l’Estudiantes di La Plata, di cui il rappresentante non si presenta, e il Talleres sopracitato con il delegato Rodrigo Escribano, che: prima vota contro a due ordini del giorno, poi presenta un emendamento di protesta, si prende i fischi degli altri ‘colleghi’ e infine abbandona la sala anzitempo.

Sembra quindi spianata la strada di Tapia per la gestione del fútbol argentino per i prossimi quattro anni, aspettando la reazione della giustizia che potrebbe reagire nei prossimi giorni, anche invalidando la rielezione federale in base alla sentenza emessa nel primo grado di appello. Elezioni anticipate senza nesso di causa e cambi di regola in corso: non si smentisce la gestione Tapia.

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