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Poteva sembrare un riconoscimento conforme alla storia e alla mistica della Bombonera l’inclusione dello storico impianto del Boca tra gli immobili architettonici da preservare, presentato dal governo della città di Baires attraverso un progetto di legge. Un riconoscimento per certi versi doveroso, verso una struttura dal fascino indiscusso, parte integrante della capital e protagonista di momenti indimenticabili della storia sportiva e culturale argentina. Non sono cascati nel ‘tranello’ però Riquelme e Comisión Directiva del Xeneize che subito hanno preso le distanze dal provvedimento, sollecitando l’immediata rimozione dello stadio tra gli immobili designati a formare l’ambito catalogo cittadino.

Il motivo? Semplice. Qualora fosse stata investita dello status di patrimonio da tutelare, la Bombonera avrebbe dovuto iniziare un cammino particolare di conservazione e preservazione da modifiche infrastrutturali – o aumento di capacità di spettatori – che invece il club vuol intraprendere ormai da molti anni. Una forte limitazione sull’operabilità dell’impianto rispedita cortesemente al mittente, per far fronte alle nuove sfide che il club xeneize intende affrontare nell’immediato futuro.

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