Il 2023 è stato per molti versi influenzato dalla vittoria mondiale del Qatar. Enorme l’entusiasmo, in prossimità di inizio anno, ma anche a distanza di molti mesi per i giocatori della Scaloneta divenuti inevitabilmente immortali. Ma non è stata solo la febbre della Selección a caratterizzare l’anno appena trascorso. Ripercorriamo cosa abbiamo vissuto nel fútbol argentino, mese per mese.
Gennaio
È inevitabile che il mese di gennaio sia ancora ‘contaminato’ dall’entusiasmo collettivo per gli eroi del Qatar. A Rosario, per l’occasione, si registrano un’ ‘incremento’ mai visto prima dei nomi Angel e Lionel, in onore di Di Maria, l’uomo che decide le finali e del glorioso capitano, e a Messi. Anche el Dibu Martinez troverà il sua gloria addirittura al di fuori del globo terrestre, grazie a un satellite che porterà il suo nome.
Si ricomincia in Primera División, che per l’occasione sarà denominata come il ‘torneo dei campioni del mondo’, con grandi novità per quanto riguarda le panchine. Il River Plate, dopo l’era gloriosa Gallardo, punta tutte le sue fiches su Martín Demichelis, ex giocatore del club e attuale integrante del corpo tecnico della seconda squadra del Bayern Monaco, per tornare vincente secondo la classica mentalità di lavoro europea della Banda. Nel Boca è riconfermato ‘el negro’ Hugo Ibarra dopo la vittoria al fotofinish della Primera División in un testa a testa appassionato col Racing Club. Il Rosario Central riparte dalla traumatica esperienza di Carlos Tevez con l’amato Miguel Angel Russo, tecnico che farà risorgere il Canalla in una delle più indimenticabili stagioni del club. Dopo l’era del ‘Ruso Zielinski’ l’Estudiantes de la Plata seglie Abel Balbo, vecchia conoscenza del calcio italiano. L’Independiente, sull’orlo del collasso istituzionale ed economico si affida a Leandro Stillitano, Dt delle giovanili, mentre al Platense si accasa Martín Palermo dopo la deludente esperienza all’Aldosivi.
Il primo appuntamento della stagione 2023 è di marca Racing Club che trionfa contro il Boca nella Supercopa Internacional nella cornice di Abu Dhabi. Fernando Gago si prende così la rivincita contro il Xeneize per il campionato sfuggito di mano poche settimane prima. In campo nazionale sembra non funzionare la formula della Selección Sub-23 guidata da Javier Mascherano, dopo l’eliminazione inaspattetata nella prima fase a gironi del Torneo Sudamericano. Come conseguenza, l’Argentina non si qualifica ai mondiali di categoria di Indonesia. Bufera in federazione, il tecnico Mascherano si dimette.
Nella prima giornata di Primera División disco verde per River, Boca, San Lorenzo e Independiente. Mateo Retegui continua a segnare con la maglia del Tigre, destando l’interesse della federazione italiana, dato il doppio passoporto dell’attaccante.
Javier Mascherano si dimette dalla Selección Sub-23 dopo l’eliminazione nella prima fase del Torneo Sudamericano. È il 28 gennaio.
Febbraio
Continua il duello a distanza tra Comisión directiva del Boca e Fiscalía dopo che parte della Bombonera viene chiusa parzialmente a seguito di sopralluoghi giudiziari il giorno prima della sfida contro il Central Cordoba. Il club risponde con un durissimo comunicato che denuncia il provvedimento come ingiusto, discriminatorio, sorprendente e inopportuno’. Sarà solo il primo capitolo di un lungo 2023 tra procura e club. In Primera arriva il primo passo falso del River contro il ‘traumatico’ Belgrano di Farré.
Nella terza giornata debutta finalmente il Más Monumental, lo stadio più capiente del Sudamerica con i suoi 86.000 posti. Grande ristrutturazione da parte della presidenza Brito che si gode finalmente uno stadio senza la pista di atletica e quattro nuove tribune a soli 12 metri dal campo di gioco. Per l’inaugurazione vengono invitati le personalità di spicco dell’ambiente River, tra cui Passarella, il controverso presidente della discesa in serie B del Millonario. Per lui la tifoseria si spacca tra applausi e fischi. Non va troppo bene neanche a Demichelis dopo che nella settimana successiva (quinta giornata) il River perde clamorosamente in casa contro l’Arsenal de Sarandí. Suona il campanello di allarme negli spogliatoi di Nuñez.
Nel frattempo la Copa Argentina inizia a mietere vittime eccellenti. Nei 32′ vengono eliminati Gimnasia e Newells per mano di realtà quasi sconosciute come Excursionistas e Claypole, militanti nelle serie inferiori. Anche il Tigre esce anticipatamente, sconfitto dal Centro Español, club di terza divisione. È iniziata ufficialmente la ‘Copa más loca del Pais’.
La Federaziona argentina (AFA) assieme a Uruguay, Paraguay e Cile e ‘spalleggiati’ dalla Conmebol lanciano ufficialmente la candidatura per ospitare il mondiale del Centenario 2030, nel tentativo di riportare la competizione mondiale nel SubContinente, dove nel 1930 ebbe tutto inizio. Nei The Best Award Fifa la Scaloneta fa incetta di premi con Messi, Scaloni, Dibu Martinez e la tifoseria albiceleste, protagonisti nel recente e indimenticabile mondiale qatariota.
Il piccolo Centro Español (Primera C) batte a sorpresa il Tigre in Copa Argentina. È il 9 febbraio.
Marzo
Il mese di marzo inizia con il successo del Boca Juniors in Supercopa argentina. Contro il Patronato (vincitore della Copa Argentina), la squadra di Ibarra è spietata grazie alla tripletta del Pipa Benedetto che annienta il Patrón e consegna la 74ª stella al Xeneize. Nel frattempo in Primera si aggrava la situazione al Vélez. Il tecnico Medina abbandona la squadra e il presidente Rapisarda, cercando il colpo a sorpresa per salvare il club dalla retrocessione, ingaggia l’amatissimo ‘Tigre’ Gareca, in uscita dalla Selección peruana. Nel frattempo, dopo le prime cinque giornate deludenti, Demichelis ingrana nel River, iniziando finalmente a vincere e convincere anche i più esigenti tifosi millonarios. Se il River trova una sua dimensione il Boca appare invece ‘ingolfato’, non riuscendo ad avere una continuità che invece si era apprezzata nella scorsa stagione.
Il giocatore del Tigre, Mateo Retegui è ufficialmente un giocatore della Nazionale italiana. Il Ct Roberto Mancini lo convoca con successo per gli impegni contro Inghilterra e Malta.
Termina abbastanza rapidamente l’avventura Libertadores per l’Huracán, eliminato nello spareggio playoff dallo Sporting Cristal. Dopo otto giornate di campionato argentino è bufera all’Independiente di Avellaneda. Il Dt Stillitano rassegna le dimissioni e ora il club, idebitato fino all’osso, rischia il fallimento e retrocessione. Non va meglio al Boca che esonera Ibarra dopo un avvio al di sotto delle aspettative, ma deciso in fretta e furia dopo lo scandalo dell’incontro segreto tra il Dt e il capo della barra della Doce, Rafa di Zeo. Al suo posto ecco Mariano Herrón, tecnico della squadra giovanile della Reserva.
In Copa Libertadores ecco il sorteggio tanto atteso: al Racing tocca il girone col Flamengo; il River pesca il Fluminense, il Boca il Colo Colo mentre per l’Argentinos è il girone della morte con la coabitazione assieme a Independiente del Valle (detentore della Copa Sudamericana) e Corinthians. Prima esperienza nella massima competizione sudamericana per il Patronato, nonostante la militanza in B Nacional.
È locura total per il ritorno di Messi e compagni in patria per la doppia amichevole contro Panama e Curacao. Leo, all’uscita da un ristorante, è letteralmente assalito da centinaia di tifosi che lo aspettano trepidanti solo per salutarlo e vederlo dal vivo. Sul prato del Más Monumental la Scaloneta fatica più del dovuto ma poi Thiago Almada e Messi timbrano il cartellino per il 2-0 finale. Lo spettacolo però è prima e dopo il match con gli 86.000 in delirio. Tre giorni dopo e tocca alla nazionale caraibica del Curacao sfidare i campioni del mondo. Messi, trova la tripletta e la rete numero 100 in Selección.
Novità clamorosa per il mondiale di categoria Sub-23, La Fifa, a poche settimane dall’inizio, ritira la sede all’Indonesia per tensioni politiche nel paese e il presidente dell’AFA, Chiqui Tapia, è lesto a proporre e ad ottenere la candidatura argentina in extremis, ottenendo l’assegnazione e la possibilità di giocarlo nonostante l’esclusione maturata sul campo a gennaio. Increíble.
La Selección torna i patria e Messi trova la rete numero 100. È il 29 marzo.
Aprile
Dopo due mesi e la Primera inizia ad emettere indicazioni importanti. Bene il River e San Lorenzo, quest’ultimo rimato dopo la cura del Gallego Insua; male il Racing Club. La squadra di Fernando Gago, che doveva nel 2023 fare il salto di qualità, si inceppa sul più bello e arranca in classifica, subendo quattro sconfitte consecutive e i fischi di un Cilindro che inizia a non gradire.
Impressionante incidente stradale per il Pulga Rodriguez che miracolosamente ne esce illeso. Tutta l’Argentina si stringe a uno dei fantasisti più amati del futbol nazionale.
L’Independiente vive il suo mese più nero. Dopo l’addio del tecnico Stillitano se va anche il presidente Domán, eletto appena sei mesi prima. È dramma per risultati e finanze. Viene chiamato in panchina ‘el ruso’ Zielinski per risollevare la squadra. All’influencer Santi Maratea, tifoso del Rojo, viene l’idea di creare una colletta a livello mondiale per aiutare a pagare i vari debiti del club. Attraverso questa innovativa modalità si recupereranno circa 3,5 milioni di dollari, utili a togliere l’inibizione del mercato FIFA saldando i contenziosi più importanti.
Tra la bufera nel club, Zielinski viene ufficializzato nuovo allenatore dell’Independiente. È il 14 aprile.
Maggio
In ottica mondiale Sub-23 Mascherano viene convinto a tornare in sella alla nazionale giovanile da Tapia e Scaloni. Garnacho, Buonanotte e Nico Paz sono assenti nelle convocazioni perchè i club non li liberano, ma il Dt può contare su Romàn Vega, Mateo Tanlongo, Máximo Perrone, Valentín Carboni, Matías Soulé e Luka Romero.
In Libertadores si assiste all’umiliazione del River al Maracaná per opera di un Fluminense in stato di grazia. Lucas Beltrán con i suoi gol diventa l’erede ufficiale di Julian Alvarez.
È tempo di Superclásico. Al Más Monumental va in scena la classicissima di Argentina. A spuntarla al 93’ è il River che con Salomón Rondón sigla il rigore della vittoria mandando in estasi gli 86.000 spettatori presenti. Rissa finale e Boca di nuovo in crisi.
Lutto nel mondo del calcio. Muore l’allenatore della Reserva del Velez Hernan Manrique, colto da infarto negli spogliatoi. Rinviata la partita di Primera Racing Club-Velez.
Salomon Rondon trasforma il rifùgore al 93′. Esplode il Más Monumental, il Superclásico è del River. È l’8 maggio.
Giugno
L’Argentina sub-23 passa il turno da prima del girone ma viene eliminata agli ottavi del mondiale per opera della Nigeria. Tornano le polemiche dell’operato sul tecnico Mascherano. Vetrina importante per l’attaccante ‘canalla’ Veliz, che sarà il goleador della Selección.
Dopo un contenzioso giudiziario durato quasi un anno arriva la sentenza sul caso Villa: l’attaccante del Boca è condannato per violenza di genere. Messo fuori rosa, non giocherà mai più per il Xeneize.
Dramma al Monumental. Dopo venticinque minuti di gioco un tifoso del River precipita dal secondo anello dopo un volo di circa quindici metri. La partita tra River e Defensa y Justicia viene definitivamente sospesa. Lo stadio è messo sotto sequestro dalla Fiscalía per le indagini del caso. Si scoprirà più avanti che l’uomo in questione soffriva di depressione.
Dura solo dodici partite il ritorno del ‘Tigre‘ Gareca al timone del Vélez. La squadra non riesce a reagire al cambio tecnico e ora è seriamente coinvolta nella battaglia salvezza. Gareca, di fatto, abbandona la nave che affonda. La dirigenza decide, a sorpresa, di ingaggiare (dopo dimissioni fulminee dello stesso) l’allenatore della Unión Santa Fé, Sebastian Mendez, che tanto sta facendo bene nei rivali per la lotta salvezza. Tutto questo, a campionato in corso.
Dopo un girone equilibrato e problematico il River Plate raggiunge l’agognata qualificazione agli ottavi, battendo la capolista Fluminense con i gol dell’onnipresente Beltrán e Barco. Delle argentine passano il turno Boca, Racing, River e Argentinos Jrs, mentre il Patronato saluta la competizione. In Sudamericana volano alla fase finale Estudiantes, Defensa y Justicia, Newells, Tigre e San Lorenzo. Torna a casa il Gimnasia.
Nei tavoli federali AFA si consuma l’ennesima pagina oscura argentina. Il comitato esecutivo, su richiesta della maggioranza delle squadre di Primera, ratifica la decisione di eliminare una retrocessione a stagione in corso. Si cancella un descenso nella Tabla Anual, mentre resta confermato l’altra retrocessione in classifica Promedio. L’anno prossimo la Primera rimarrà con il format delle 28 squadre, in barba ai proclami di riduzione uditi sui tavoli della Liga.
Grande spettacolo a distanza di pochi giorni in Argentina. Celebrano l’addio al calcio Maxi Rodriguez (al Newells) e Román Riquelme. Moltissimi gli illustri invitati, tra cui Leo Messi, che si divide tra Rosario e Bombonera.
Inizia il tour cinese delle amichevoli della Selección Argentina. Contro l’Australia è ancora Messi show, mentre con l’Indonesia bastano Paredes e Romero.
Sangue al nuovissimo Monumental: un tifoso di lancia dalla Sivori Alta. È il 3 giugno.
Luglio
In Primera División vola il River Plate verso il nuovo titulo di Primera, mentre la storia già la riscrive il San Lorenzo, che abbatte lo storico record di imbattibilità interna di 1.320 minuti dopo ben 105 anni. A dimostrazione dell’ottimo primo semestre e del gran lavoro del tecnico cuervo, ‘Gallego’ Insua.
In Libertadores il sorteggio è benevolo per Boca (vs Nacional), difficile al River (Internacional), possibile al Racing (vs Atletico Nacional) e quasi impossibile all’Argentinos (vs Fluminense).
Bastano poche settimane e il 16 luglio il River si laurea per la 38a volta della sua storia Campeon del campionato argentino. Per Demichelis, dopo un avvio in sordina, è la consacrazione nella sua prima esperienza da primo allenatore. Saranno festeggiamenti ‘rovinati’ in parte dalla tragedia che si consumerà pochi giorni dopo. Muoiono infatti in un incidente stradale la madre e la sorella di Elias Gomez. Il club si stringe attorno allo sfortunato terzino.
Nel frattempo continua la Copa Argentina, non senza novità. Il River, Vélez e Godoy Cruz escono dal torneo per mano di Talleres, San Martín e San Juan. Dopo pochi giorni, il River campeon torna sulla Terra.
Sono confermate le voci dell’uscita di Leo Messi dal Paris Saint Germain. Ad accoglierlo a braccia aperte ci pensa David Beckham che lo ingaggia nel suo Inter de Miami. È la nuova tappa in carriera del capitano campione del mondo.
Semestre disastroso per il Boca: 7° posto in classifica e un cambio allenatore. Nonostante tutto arriva il botto di mercato: Edi Cavani è il nuovo attaccante del club. Precipita invece la situazione al Vélez: la barra irrompe nel centro sportivo e minaccia con armi la squadra, che ora vede sempre più vicino il rischio retrocassione. Prestianni, talentino della squadra, chiede l’immediata cessione. È il caos.
Edi Cavani dice sì al Boca: è il 29 luglio.
Agosto
Il mese di agosto è particolarmente amaro per il River, che vede svanire le possibilità di avanzare nella Libertadores. Dopo un’andata incoraggiante al Monumental, il ritorno a Porto Alegre è drammatico per il Millonario. Dopo l’assoluta parità globale (2-2) sono i calci di rigori a decretare il passaggio ai quarti di finale dell’Internacional dell’ex Chacho Coudet. Dopo l’eliminazione in Copa Argentina arriva un secondo, imprevisto. Secondo boccone amaro per Demichelis.
Il Boca avanza in Libertadores grazie alle prodezze del portiere Chiquito Romero che alla Bombonera fa, come meglio non potrebbe, le veci del pararigori Agustin Rossi, ipnotizzando i tiratori Ramirez e Bocanegra dagli undici metri. Il Boca passa ai quarti all’ultimo respiro dopo parità col Nacional.
Non ce la fa l’Argentinos, che dopo un’andata dignitosa, cade al Maracaná contro il Flu. Il club de la Paternal condanna le gravi violenze della polizia brasiliana ai danni di tifosi del Bicho in trasferta. Il Racing continua la sua rincorsa, anche se l’Academia deve vivere una notte da infarto per compiere una nuova remuntada historica contro i colombiani del Nacional.
Imperversa il calciomercato. Perduto Beltran il River si consola con Colidio, prelevato dal Tigre, e i ritorni di Lanzini, Pity Martinez e Funes Mori. Il Boca risponde con Cavani, Bullaude e Saracchi, mentre il Racing, ceduti el frasquito Moralez e Guerrero, ingaggio Quintero, Roger Martinez e Almendra. Dopo poche settimane di pretemporada ricomincia il futbol argentino con la prima giornata di Copa de la Liga, appuntamento del secondo semestre.
E il torneo inizia col botto, almeno in casa Independiente. Si aggrava la situazione dopo che, alla prima sconfitta, rinuncia a sorpresa l’allenatore Zielinski. Dopo qualche giorno viene annunciato il nuovo allenatore, Carlitos Tévez, l’unico che ha il coraggio di accettare per una missione suicida: salvare il club dalla retrocessione (guardando la classifica anual) distante solo tre punti.
Dopo due clásicos col Boca ad altissima tensione, il Xeneize spicca il volo delle semifinali di Libertadores, battendo il Racing Club solo ai calci di rigore. Decisivo ancora el Chiquito Romero, tra l’altro, ex dell’Acadé. In Sudamericana l’Estudiantes si ferma ai quarti, mentre continua il volo del Defensa y Justicia, unica squadra argentina rimasta nella competizione, verso le semifinali.
River in ginocchio: arriva la remuntada dellInter de Porto Alegre. Il Millo saluta la Libertadores agli ottavi. È il 9 agosto.
Settembre
Segnali di crepe nello spogliatoio giungono da Nuñez. Due sconfitte nelle prime tre partite non è il viatico che i tifosi si aspettavano, nonostante il trionfo di qualche mese prima. Dopo le eliminazioni in serie in Copa Argentina e Libertadores, Demichelis sembra all’angolo, attaccato indirettamente dai senatori del suo stesso spogliatoio (tra cui, Enzo Perez).
La Selección inaugura con il successo le prime Eliminatorie mondiali dopo il trionfo in Qatar. Al Monumental è ancora Messi il protagonista nella vittoria per 1-0 contro l’Ecuador, mentre nell’altura della Bolivia è una prestazione di grande livello della squadra (Messi in panchina) che permette di espugnare il Siles per 3-0.
Il Boca si gode la Libertadores e Intercontinentale della squadra giovanile della Reserva, ma si mangia le mani in prima squadra nell’andata dei semifinali contro il Palmeiras. Prestazione ineccepibile ma manca il gol. Il Defensa ha vita dura nell’altura di Quito contro la LDU nella semifinale di andata di Copa Sudamericana. L’Animal Guerrero, svincolatosi dal Racing, azzanna l’Halcón e ipoteca la finale con una doppietta. 3-0 finale e per il piccolo Defe ci vorrà un miracolo per riuscire a passare il turno.
L’Argentina vince e convice in altura contro la Bolivia senza Messi. È il 12 settembre.
Ottobre
Nel ritorno delle semifinali di Libertadores per la terza volta consecutiva il Boca passa ai calci di rigore contro il Palmeiras dopo lo stallo di parità (1-1 totale). Chiquito Romero diventa il salvatore della patria: dopo cinque anni il Boca tornerà a giocare una finalissima Libertadores, per inseguire la Septima. Il Defensa y Justicia invece esce dalla Copa Sudamericana. Troppo grande l’impresa di ribaltare lo 0-3, in finale ci va la LDU di Quito.
In Copa del Liga arriva il capolinea per Fernando Gago. Decisivo è il Clásico de Avellaneda conquistato in trasferta dall’Independiente. Per el Pintita, contestatissimo anche dopo il primo semestre fallimentare e la recente uscita di scena dalla Libertadores è il definitivo addio al Racing. Carlitos Tevez invece diventa l’eroe del Rojo: dopo sei partita conquista 14 punti e una clasicisima.
A sorpresa le federazioni di Argentina, Uruguay e Paraguay annunciano che il mondiale 2030 partirà nel continente sudamericano, in occasione del centennale anniversario del primo mondiale del 1930 in Uruguay. Prime partite in casa per Celeste, Albiceleste e Albirroja, poi continuerà in Europa. Soddisfazione in casa Afa: La Seleccion è gia di diritto qualificata all’evento mondiale.
Il Boca punta tutto sulla Libertadores e scorda completamente la Copa de la Liga. Arriva l’ennesima debacle nel Superclásico contro il River – il quale si riprende -, mandando il Xeneize a tappeto sul prato della Bombonera grazie a Solomon ed Enzo Diaz. Per il Boca segna Benedetto ma non basta. Continua ad essere un oggetto misterioso Cavani: colui che doveva dare lo slancio in attacco, dopo tre mesi ha segna solamente tre gol in tredici partite giocate tra tutte le competizioni.
La Selección, nel quinto appuntamento nelle eliminatorie, batte il Paraguay con un gol di Otamendi. Il successo tre giorni dopo contro il Perú a Lima certifica il primo posto solitario nel girone sudamericano.
La Copa de la Liga emette il primo verdetto: l’Arsenal de Sarandí è la prima squadra retrocessa in B Nacional. Sempre in serie cadetta l’AFA ci ‘ricasca’ e cancella una retrocessione a soli quattro giorni dallo spareggio, per la nesessità di riaddattare il torneo per l’edizione 2024. È l’ennesima vergogna nella gestione del futbol nazionale da parte del presidente Chiqui Tapia.
Il piccolo Independiente Rivadavia è la prima squadra della B a salire in Primera. È questo il verdetto dopo un torneo logorante come la B Nacional, tra fase regolare e spareggi.
Novembre
Sono i giorni della grande Finsl Libertadores tra Fluminense e Boca Juniors. Favoritissimo è proprio il CUB brasiliano che gioca in casa al Maracaná. Ma sono le ore precedenti a destare apprensione e sgomento. La polizia brasiliana carica tifosi xeneizes inermi sulla spiaggia di Copacabana causando il caos. Le immagini fanno il giro del mondo e provocano lo sdegno tra istituzioni politiche e sportive.
Il giorno dopo il Boca perde contro il Fluminense ai tempi supplementari la possibilità di tornare campione dopo 26 anni. Rammarico tra i giocatori e tifosi. L’allenatore Almiron rassegna le dimissioni irrevocabili.
La Selección conosce la prima sconfitta dopo il mondiale contro l’Uruguay alla Bombonera. La Celeste si impone 2-0 e il Loco Bielsa trova la prima vittoria contro l’Argentina alla prima occasione.
La Scaloneta si rifà però subito battendo il Brasile al Maracaná. Il gol vittoria lo sigla Otamendi tacciando i primi malumori post-Uruguay. Da segnalare, per l’ennesima volta, la ferocia delle forze dell’ordine brasiliane che manganellano senza motivo il settore dei tifosi argentini. Messi e compagni per protesta tornano nel tunnel fino al ristabilimento dell’ordine pubblico.
Al termine della gara scoppia la bomba mediatica: Scaloni mette in dubbio la continuità come allenatore della Seleccion.
Dal fronte Boca inizia una battaglia senza frontiera a livello politico tra Macri e Riquelme in vista delle elezioni presidenziali di inizio dicembre. il contenzioso si sposta sul fronte legale dove Macri trova nella Procura (Fiscalia) l’alleato perfetto per far ‘saltare il banco’ all’Oficialismo. Prima lo slittamento delle elezioni, poi addirittura la sospensione delle stesse, tengono col fiato sospeso i tifosi xeneize.
In zona retrocessione si salva all’ultimo secondo la Unión de Santa Fé, mentre sarà Gimnasia-Colón lo spareggio salvezza. In B Nacional la secondo spareggio per la Primera è una finale inedita: Deportivo Maipù contro Riestra
Grazie al pararigori Romero il Boca è in finale Libertadores. È il 6 ottobre
Dicembre
Dopo l’Arsenal de Sarandí il Colón de Santa Fé retrocede in B Nacional. Decisivo il drammatico playout contro il Gimnasia perso per 1-0. per il Sabalero, vittorioso della Copa de la Liga appena due anni prima, inizia l’incubo. L’altro spareggio, questa volta promozione, proclama il minuscolo Riestra meritevole di giocare in Primera per la prima volta nella sua storia. Nel frattempo si conclude la prima fase regolare di Copa de la Liga con le migliori otto di Argentina: River, Belgrano, Huracan, Platense, Godoy Cruz, Banfield, Rosario Central e Racing Club.
La Camera di Appello di Baires revoca la sospensione del veto giudiziario e finalmente si può votare alla Boca: Juan Román Riquelme raccoglie il 65% delle preferenze e diventa per la prima volta il presidente del Club Atletico Boca Juniors. Si sblocca anche il mercato. Finalmente il 29 dicembre è annunciato il nuovo allenatore: si tratta di Diego Martinez, ex di Tigre e Huracán.
Sul fronte sportivo, a parte la ilusión della finale Libertadores, è un fallimento dietro l’altro. Il Boca, a fronte di una pessima Copa de la Liga, non riesce a passare il turno alla fase finale e ancor peggio, a qualificarsi alla prossima Libertadores secondo la classifica Anual. L’ultima speranza si chiama Copa Argentina, ma la squadra del traghettatore Herrón fallisce di nuovo l’obiettivo, venendo eliminata in semifinale dall’Estudiantes.
In Copa della Liga il River esce di scena per mano del Rosario Central, che vince il trofeo battendo in finale 1-0 il Platense. In Copa Argentina si registra il successo dell’Estudiantes che regola 1-0 il Defensa y Justicia. Il Pincha torna al successo dopo un’attesa di 14 anni.
Dopo le ultime settimane di traghettamento da parte della coppia Videla-Grazzini il Racing Club, che non si qualifica alla Copa Libertadores dopo cinque anni consecutivi di presenza, vira verso il Dt Gustavo Costes. Sarà lui a cercare di risollevare un club caduto in disgrazia nel semestre decisivo.
Dopo la beffa in Copa de la Liga il River si rifà nel Trofeo de Campeones battendo 2-0 il Rosario Central. È il 53º successo in campo nazionale del Millo che permette il sorpasso nella speciale classifica ai danni dei rivali del Boca Juniors. La gioia dura poco, perché nel dopo partita montano i casi di Enzo Perez ed Echeverri.
A Miami è già tempo di sorteggio per la Copa America 2024: l’Argentina viene sorteggiata nel gruppo A assieme a Perú, Cile e una tra Trinidad Tobago/Canada. Si inizierà il 20 giugno 2024.
2023 d’oro per il Rosario Central che conquista la Copa de la Liga. È il 17 dicembre