Ora è davvero ufficiale: Riquelme è il nuovo presidente del Boca Juniors. Nelle più partecipate elezioni della storia del club l’idolo e attuale vicepresidente Juán Román Riquelme è stato eletto come nuovo presidente della Institución con una larga maggioranza rispetto al candidato Andrés Ibarra, supportato dall’ex presidente Mauricio Macri.
Elezioni tribulate quelle in casa bostera, in dubbio fino a pochi giorni prima a causa dell’ostruzionismo di Fiscalía e Oposición, che però non hanno frenato i 46.402 su 94.188 socios abilitati al voto (record assoluto per un club argentino), nonostante la pioggia persistente caduta su Buenos Aires nella giornata di ieri. A termine dello scrutinio i risultati finali hanno dato vincente la lista di Riquelme – Ameal con 30.318 voti a favore (65.3%), mentre la coalizione Ibarra – Macri si è fermata a 15.949 votos. (34.4%) con una differenza effettiva di 14.450 preferenze.
In attesa di comunicazioni ufficiali del club e di Riquelme (e possibili impugnazioni del verdetto), Andrés Ibarra ha riconosciuto la sconfitta attraverso un post su X: “Mi congratulo con le migliaia di bosteros che sono andati a votare oggi e hanno stabilito un nuovo record nel calcio argentino. Dal nostro posto di opposizione continueremo a lavorare per costruire il Boca che sogniamo”.
Da segnalare il voto degli elettori eccellenti, tra cui il presidente della Republica, Javier Milei (alleato di Macri al governo), anch’egli socio activo boca, contestato pesantemente al momento dell’arrivo alla Bombonera e Martín Palermo, idolo indiscuso della tifoseria e ‘rappresentante sportivo’ della Oposición, accolto con cori da stadio e applausi. Assente ‘ingiustificato’ Mauricio Macri, volato ieri in Arabia Saudita per affari: è la prima volta in assoluto che un candidato (Macri per la vicepresidenza) decide di non votare. Delirio totale invece quando Riquelme è sceso dalla sede. Come quattro anni fa l’Ultimo Diez è stato accolto tra cori ed grande entusiasmo nelle centinaia di tifosi presenti. Riquelme si dimostra dunque essere ancora un ‘hombre del pueblo bostero’ nonostante un 2023 sportivamente parlando, horribilis.