Si dovevano tenere ieri le fatidiche elezioni per rinnovare il nuovo presidente del Boca Juniors e per certi versi, così è stato. I tifosi bosteros si sono espressi, e anche in maniera inequivocabile. Se le armi di Macri e Ibarra risultano essere la persecuzione all’attuale Comisión directiva attraverso gli apparati delle istituzioni (Macri ora di nuovo al governo nazionale), Román preferisce i semplici tifosi del Boca per predicare e annunciare il suo vangelo. Ieri circa 35.000 tifosi sono scesi in piazza dopo la mobilitazione generale dell’Ultimo Diez, a difesa del club e come segno tangibile dell’anti Macrismo.
“Voglio ringraziare tutti quelli che sono venuti”, ha esordito Riquelme tra il tripudio generale, “ci hanno tolto la possibilità di godere di una bella giornata, di votare sopra il nostro bel campo (Bombonera). Siete voi la società. Siete voi che prestate la Bombonera ai giocatori, questa è la verità. Per questo vi chiedo il favore di non permettere al club di decidere per voi. Quest’uomo (Macri) vuole riprendersi il nostro club e non possiamo permetterlo. Il club appartiene a tutti i tifosi, appartiene ai soci e ai milioni di tifosi che abbiamo. Sono orgoglioso di essere un tifoso di questo club come tutti voi. Vi amo moltissimo, grazie mille”.
Il dado è tratto, el mudo ha parlato. Juan Román Riquelme, ovvero, il prossimo presidente che veste solo la tuta del club.