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Dopo la sosta delle nazionali ritorna la Copa de la Liga argentina con qualche sorpresa. Il River torna alla vittoria (inguaiando l’Arsenal), mentre il Boca subisce l’ennesimo stop in una Copa fino ad ora disastrosa. L’Independiente di Tévez sfodera un’altra prestazione superlativa e va in testa al gruppo A, ma soprattutto, si toglie dalla zona peligrosa del descenso. Pari nel clásico tra San Lorenzo e Racing Club.

4^ giornata

GimnasiaVélez2-1
SarmientoCentral CBA0-1
PlatenseLanús2-1
IndependienteHuracán1-0
TigreEstudiantes0-0
Defensa YJBoca Jrs1-0
ColónRCentral2-1
BanfieldArgentinos0-1
NewellsUnión1-1
San LorenzoRacing1-1
Atl. TucumánBarracas1-0
TalleresInstituto0-0
Godoy CruzBelgrano0-0
River PlateArsenal3-1

Oltre all’ultima della Classifica Promedio retrocederà un altro equipo, l’ultimo della Classifica Anual (somma punti Primera Division+Copa de la Liga). Attualmente scenderebbe l’Huracán.

La ‘famigerata’ classifica Promedio, ovvero, la media punti/partite giocate degli ultimi tre anni. L’ultima saluta la categoria.

Defensa y Justicia-Boca 1-0

Il magico strascico dopo la conquista della semifinale di Libertadores sembra esser presto svanito nel mondo Boca Juniors. Contro il Defensa y Justicia arriva difatti la terza sconfitta consecutiva nella Copa de la Liga, ma soprattutto inizia a suonare il campanello d’allarme per la difesa xeneize, nuovamente perforata dai contropiedi micidiali dell’Uvita Fernandez e compagni. Davanti Cavani può poco o nulla se non servito a dovere e il centrocampo è sempre in difficoltà rispetto ai ripiegamenti difensivi dell’Halcón. “Ci sono tante cose di cui parlare con la squadra ma dobbiamo essere concreti. Fa molto male, perché eravamo venuti con l’intenzione di vincere e ora dobbiamo pensare al dopo, ma parlerò con i ragazzi per correggere alcune cose su cui so che si può lavorare. Questa sconfitta fa male a tutti, siamo una squadra grande squadra e perdere fa sempre male, ma ci sono dettagli che dobbiamo migliorare se vogliamo pensare a cose importanti”, ha commentato il Dt Almirón al termine della gara. Per il Defensa arriva la prima vittoria storica in casa contro il Boca, cambiando di fatto la realtà degli ultimi anni dopo la famosa citazione pronunciata qualche anno fa dal tecnico Beccacece: ‘il Boca vince ma il Defensa enamora’, quando, il Defensa giocava già da grande ma risultava ancora acerbo per imprese del genere.

Independiente-Huracán 1-0

L’Independiente vince la terza finale consecutiva, uscendo di fatto dalla lotta salvezza. Determinante è la nuova prestazione dei diablos, che garantiscono, tramite huevos e concentrazione, la nuova vittoria di fronte al Libertadores de America e tre punti preziosi contro l’Huracán nel delicato scontro diretto salvezza. Un sospiro di sollievo dei 40.000 presenti e dello stesso Carlitos Tevez, orgoglioso dei suoi ragazzi a fine gara. “Queste finali a volte si vincono non badando troppo al gioco, le belle partite arriveranno, ma penso che che sia stato importante aver dato tutto in campo per questi tre punti. La squadra è compatta, forte e solida dietro. Questo ti dà il tempo di lavorare per cercare un gioco migliore. Oggi abbiamo giocato come l’avevamo preparata. Mi sento identificato con i ragazzi. Oggi li ho addirittura invidiati. È stata la prima volta che mi hanno fatto venire voglia di tornare a giocare, e questo, non mi succedeva da tanto tempo”.

San Lorenzo-Racing Club 1-1

Un pari che non soddisfa nessuno. Al Nuevo Gasometro nel clásico tra Ciclón e Academia. Il San Lorenzo si porta avanti nella prima frazione grazie a un rigore del nuovo acquisto Girotti che calcia alla perfezione. Il vantaggio illude il Ciclón che si adagia fino all’episodio che cambierà la partita. Saranno poi le decisioni dell’arbitro Rapallini (lo stesso rigore segnalato dela Var) con l’espulsione di Perez a generare nuove polemiche arbitrali in casa azulgrana. Arriverà poi nella ripresa il magnifico pareggio del centrale Sigali a equilibrare la sfida fino al triplice fischio finale, per un pari che forse non accontenta entrambe le squadre.

“Penso che, se avessimo avuto una maggiore precisione nel possesso palla e in una pressione costante dei nostri attaccanti avremmo potuto ampliare il vantaggio. Sono arrabbiato per il risultato”, ammette davanti ai microfoni el gallego Insúa.

Stessi o quasi i sentimenti da parte ‘academica‘. “Abbiamo generato tanto nel secondo tempo, ma è difficile scardinare una squadra che difende così bassa. Penso che ci sia mancato l’ultimo passaggio per sfondare e poter concludere, Me ne vado con rabbia”, ha analizzato el Pintita Gago. “Penso che li abbiamo dominati. A parte un paio di contropiedi, non ci hanno fatto male, ma è vero che dopo l’espulsione la partita è cambiata. Ci sarebbe piaciuto vincere. Spero che sia un punto di riferimento per quello che andremo ad affrontare”.

River Plate-Arsenal 3-1

Dopo l’ennesima trasferta deludente il River non tradisce le attese e abbatte senza troppo fatica un Arsenal ormai destinato alla B Nacional. Il gol portano la firma del Colibrí Borja (è lui l’erede conclamato di Beltrán) e una prodezza, l’ennesima, di Nico de la Cruz, in gran forma dopo l’esperienza produttiva in nazionale. Ma Demichelis è ancora protagonista di scelte incomprensibili e impopolari, come l’utilizzo di Simón come terzino destro al posto di Enzo Diaz, naturale esterno difensivo. A parte questo, c’è da registrare il debutto del giovane centrale Boselli, che prende confidenza per la prima volta con il calore del Monumental. Inizia forse oggi un nuovo torneo per il River, con il prossimo turno -sempre in casa- contro l’Atletico Tucumán, che potrebbe dar vita a un mini ciclo di continuità tanto augurato dai tifosi millonarios.

Le altre:

Si fa già caliente la lotta per non retrocedere. Il Colón conquista la vittoria contro il Rosario Central e abbandona il penultimo posto nella Tabla Anual.

Anche a La Plata si festeggiano tre punti preziosissimi: il Gimnasia nel finale piega la resistenza del Vélez (che a sua volta ora rischia).

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