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Fine settimana a dir poco vibrante in Argentina. Un Superclásico non troppo spettacolare sul piano del gioco deflagra in tutta la sua irruenza nei minuti di recupero con gol, espulsi e ‘immancabile’ rissa finale. Il River conquista così altri tre preziosi punti che permette di ampliare il distacco dal San Lorenzo secondo, fermato in casa dal Defensa y Justicia. L’Independiente sfiora l’impresa a La Paternal, dimostrando segni di miglioramento mentre croola il Racing al Cilindro contro il Talleres. Quinta sconfitta nelle ultime sei di campionato, ora la panchina di Gago è appesa ad un filo.

River Plate-Boca Juniors 1-0

L’immagine più iconica di questo Superclásico arriva al minuto 94. Dopo immancabili polemiche il signor Herrera assegna un calcio di rigore determinante per le sorti della stracittadina. Si presenta sul dischetto il colombiano ‘ColibríBorja, nel suo, probabilmente, rigore più importante in carriera. Non lo sbaglierà e sarà proprio lui lo strumento mistico che manderà in delirio l’intero popolo del Más Grande. Da questo momento inizia a materializzarsi il paradosso: l’attaccante va verso la bandierina per un gol storico che sarà ricordato per sempre nella club di Nuñez. Ma invece di andare a festeggiare col nueve, tutti i suoi compagni non hanno niente di meglio da fare che menar le mani nella mega rissa, che in contemporanea degenera a centrocampo. E lui, el colibrì, è ancora lì, in estasi, che sfoggia una shirt inneggiante a Dio mentre a poche decine di metri si sta vivendo uno dei gironi più caldi dell’inferno. Borja è assolutamente in trance, e adesso appare evidente non poteva essere che lui l’eletto dal Signore per decidere una così importante partita. Ci sarà bisogno dell’intervento della polizia in tenuta antisommossa a centrocampo, mentre lui sarà sempre nel suo mondo, trascorrendo gli ultimi minuti di gara in una dimensione totalmente parallela. È il metaverso del Superclásico, el partido más loco del fútbol argento.

La sensazione, neanche troppo nascosta, è quella della persecuzione arbitrale. Oltre al dubbio rigore al 93′ non ha per niente convinto la conduzione del fischietto Darío Herrera, nell’occasione delle mancate espulsioni nel secondo tempo di Enzo Perez ed Enzo Diaz che avrebbe stravolto la gara. “Se l’arbitro avesse avuto il coraggio sarebbe cambiata la partita” confida Raul Cascini, ex giocatore xeneize e ora dirigente del Consejo de Boca, intervistato per l’occasione da ESPN tv. “Non vogliamo lamentarci, vogliamo solo giocare, ma sembra che ce la mettino tutta per rovinare il gioco in campo. Siamo stanchi essere perseguitati; siamo esausti di doverci arrabbiare, non vogliamo passare per cretini, bisogna risolvere questa faccenda una volta per tutte”. Sfogo di parte o verità, la notizia è che Herrera verrà fermato dall’Afa per un turno in campionato. E adesso al Boca si fa la conta degli abili e arruolabili per la prossina contro il Belgrano: Valentini, Equi Fernández, Merentiel (espulsi), Pol Fernandez, Varela (squalificati per somma di ammonizioni), Barco e Di Lollo (convocati nel mondiale Sub-20) non saranno convocati. Almirón dovrà gestire l’ennesima situazione complicata.

San Lorenzo-Defensa y Justicia 0-0

Perde ancora terreno il San Lorenzo che contro un caparbio Defensa y Justicia cerca nuovamente il piano perfetto, ovvero, quello di trionfare negli ultimissimi minuti di recupero. Questa volta però ci pensa Tomas Cardona a salvare sulla linea un gol già fatto e a soffocare sul nascere l’urlo imperioso dei 50.000 del Nuevo Gasometro già pronti ad esultare. Apparso forse meno lucido del solido e forse affaticato dall’acido lattico per gli impegni infrasettimanali di Copa Sudamericana, il Ciclón registra comunque un record che la dice lunga nella sua metamorfosi rispetto alle stagioni scorse. Con 1040 minuti di imbattibilità interna la squadra del Gallego Insúa raggiunge il secondo posto nella speciale classifica di tutti i tempi, a ‘soli’ 280 mimuti dal primato storico del Racing del 2017-18. Un dato, che, se da un lato rivela la prima vocazione di non prenderle, dall’altro può essere un ‘toccasana’ per le coronarie dei tifosi presenti allo stadio. Come dire, se da parte difensiva ci siamo, basterebbe segnare un po’ di più lì davanti.

Racing Club-Talleres 2-4

Il Racing sembra non avere mezze misure: o è nella gloria (inizio anno) o alla deriva. Appena sei mesi fa l’Acadé sembrava in rampa di lancio per la conquista della Primera dopo i successi nel Trofeo de Campeones e nella SuperCopa Internacional nella sfida infinita contro il Boca Juniors. Adesso l’emorragia di sconfitte e le opache prestazioni sembrano non dar tregua alla compagine di Avellaneda, che riscopre i fischi al Cilindro e il ritorno del classico coro ‘Milito‘ urlato in faccia alla dirigenza Blanco in segno di contestazione. In tutto questo marasma, Fernando Gago rischia seriamente l’esonero dopo una gestione dell’equipo troppo focalizzata sull’aspetto offensivo. La retroguardia colabrodo è testimoniata dell’incredibile dato che dimostra come quella racinguistas sia la peggior difesa del campionato. Rosa sopravvalutata, infortuni, mercato sballato o direzione tecnica discutibile: scegliete voi la causa del fallimento, ma la prossima partita col Platense di settimana prossima risulterà di fondamentale importanza per il futuro di Fernando, che nel frattempo, si è fatto terra bruciata attorno. A livello mediatico, l’aver fatto aspettare un’ora e mezza i giornalisti per la conferenza per poi annunciare il silenzio stampa non è stata sicuramente una gran mossa.

Dall’altra parte della barricata il Talleres si conferma nelle ultime settimane equipo solido, equilibrato tra i reparti, maturo mentalmente e, soprattutto, prolifico sottoporta. Dopo la doppietta contro il Racing sono cinque i gol di Micheal Santos, ora capocanniere del campionato con dieci reti -e nessuna su rigore-, che sta trascinando la T verso una stagione straordinaria. Una dimostrazione di forza dei cordobesi che ora possono sognare ad occhi aperti un piazzamento importante per le prossime Copas.

Argentinos Jrs-Independiente 2-2

Dopo il primo successo dell’era Zielinski l’Independiente sembra si sia ripreso dal punto di vista mentale. Nonostante i pericoli immani di un Argentinos, che cerca in tutti i modi di recuperare lo 0 a 2 maturato nella prima metà di partita, il Rojo propone gioco e non pensa solamente a difendersi, andando addirittura in doppio vantaggio. Cauteruccio si dimostra una volta in più goleador implacabile, firmando l’ottavo gol in quindici partite, il quarto nelle ultime quattro gare. “Abbiamo la sensazione di aver perso due punti”, dirà a fine gara Ricardo Zielinski. “Nonostante il Bicho giochi molto bene hanno segnato a causa delle nostre distrazioni in due diverse giocate dai calci piazzati. Nel complesso abbiamo fatto una buona partita. Dobbiamo ripartire da qui”.

Rosario Central

Menzione particolare anche al Rosario Central, che senza pietà ‘asfalta’ il povero Platense dopo appena un’ora di gara. Pensando alle versioni impalpabili della scorsa stagione con Leandro Somoza e Carlitos Tevez, Miguel Russo sta compiendo un verdadero milagro.

Estudiantes

Non si ferma più l’Estudiantes che manda in crisi il Vélez e ottiene senza troppe difficoltà la quarta vittoria consecutiva, o se preferite, conquista 19 punti sugli ultimi 21 a disposizione. Numeri record, che testimoniano con ‘el BarbaDominguez abbia ritrovato la ’versione sabalera’ dopo la delusione di Avellaneda.

Panchine

Saltano tre panchine in colpo solo: l’Huracán saluta Diego Dabove (-> Sebastian Battaglia); nel Banfield lascia Javier Sanguinetti (-> Juan Falcioni?) e nell’Arsenal de Sarandí c’è l’addio di Carlos Ruíz. Buena suerte!


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