E’ stato un turno pasquale molto veloce quello appena trascorso in Liga Profesional,in mezzo tra festività e turno infrasettimanale, che tra poche ore farà scendere in campo di nuovo le 28 squadre di Primera. La Pasqua argentina incorona il River che torna a macinare punti e ‘scappa’ a +4 dal San Lorenzo secondo. Dopo dieci turni è il Millonario del Michu Demichelis la squadra da battere.
RIVER. Il racconto della decima giornata di Primera División parte dal River, irresistibile anche a Parque Patricios. La Banda di Nuñez rialza la testa dopo la notte amara di Libertadores di La Paz avendo la meglio di un Huracán, letteralmente soggiogato. Rondon, Barco, Beltrán, ma soprattutto un’idea di gioco che mai viene meno, consacrano una squadra che meritatamente continua la fuga in Primera.
SAN LORENZO. Non perde il passo il San Lorenzo, meritatamente al secondo posto, che a Tucuman passa con una grande prova di forza, trascinato dal genio del pibe Leguizamon che mette a ferro e fuoco la difesa dei padroni di casa. Ritorna il successo esterno a Boedo dopo quasi due mesi e mezzo, segno non casuale di una crescita di autostima e di qualità rispetto alle delusioni delle stagioni scorse.
RACING CLUB. Perde completamente la bussola e torna la sconfitta dopo tre vittorie consecutive in Liga la Academia di Avellaneda. La squadra di Fernando Gago è letteralmente soggiogata dalle continue scorribande degli uomini del tecnico lobo, Romero. L’espulsione del difensore Gaby Rojas rende più difficile la rimonta dopo lo svantaggio firmato del bomber Tarragona. Il Racing scivola così in sesta posizione, a sette punti dalla vetta.
INDEPENDIENTE. Sembra non avere fine il periodo nefasto all’Independiente. Si respira clima a dir poco ostile nel Estadio Ricardo Bochini dopo l’ennesima figuraccia. Questa volta è l’Estudiantes, che sembra essere risorto in vista della Pasqua, a provocare la furiosa contestazione dei tifosi verso il club. Cori contro giocatori e minacce in vista del prossimo clàsico contro il Racing incendiano l’Avellaneda roja. Inutile dire che forse non basterà il prossimo allenatore Repetto a far far invertire la rotta in così poco tempo. In settimana infatti c’è l’impegno del Rosario Central al Gigante de Arroyito e il rischio di arrivare alla clasicisima in condizioni ancor più drammatiche è più che realistica.
CLASICO ROSARINO. Come previsione, tanto fumo e poco arrosto nel clasico forse più sentito in tutta Argentina. El Gringo Heinze e Miguel Russo non si fanno troppo male, empatando sul terreno del Coloso Bielsa un gara che dalla forte garra. Sugli spalti la vince -naturalmente per la presenza dei soli tifosi locales- los leprosos che danno vita a delle coreografie da capogiro.
BOCA. Ennesimo suicidio Boca che alla Bombonera cade dopo appena quaranta secondi grazie al sempre contestato attaccante -quando vestiva la camiseta azul y oro-, Wanchope Abile. El gordo si prende la rivincita segnando una rete da avvoltoio dell’area di rigore, esultando poi con stile, chiedendo perdono agli ex tifosi. Il Colon così può assaporare il gusto della prima vittoria stagionale grazie ad una prestazione gagliarda, che manda ancor più nel baratro gli undici del tecnico della Reserva, Herron. Giorni duri aspettano il nuovo allenatore Almiron, presentato ieri ma accolto con freddezza dal pueblo xeneize dopo i nomi -poi svaniti- dei più desiderati Tata Martino e Jose Pakerman.
Zapelli e Retegui
Continano a segnare gli oriundi italiani Retegui e Zapelli. L’under 21 è fautore dell’impresa del Belgrano a Santa Fe mentre Retegui firma su rigore l’1-1 del Tigre.
C’è ancora gloria per il goleador Jose Sand a segno nonostante i 42 anni nella carta di identità. Ancora decisivo, el Pepe batte il nuovo record del gol più longevo in Primera Division.