Dopo il mondiale del Qatar arriva la resa dei conti nella Selección de Ecuador. Il tecnico argentino Gustavo ‘Lechuga’ Alfaro abbandona il posto di comando dopo il mancato rinnovo da parte della Federazione, non prima però di salutare e ringraziare tutti attraverso un post scritto a cuore aperto. “Anche se avrei voluto farlo diversamente, è arrivato il momento di salutarci”, dichiara il Dt dal suo profilo Instagram, “e anche se gli addii non sono sempre facili, parlare di questa avventura sportiva per me è parlare di cose belle in questa esperienza che ho vissuto negli ultimi due anni”.
Ancora una volta, come già al Boca Juniors, Alfaro esce di scena senza polemica, nè alcun tipo di rancore, usando parole al miele nella sua ‘lettera aperta’ all’Ecuador. “Mi sono sentito sempre nel posto migliore, non per aver giocato un Mondiale, ma perché ero con te, e per me è stato il posto più bello del mondo. Non c’è posto dove vado dove non si parli bene dell’Ecuador”.
Un vero e proprio un poema d’amore dunque, dove con onestà intellettuale -qualità propria del Lechuga’- il Dt riassume la sua esperienza professionale e umana a comando della Tri. “Parte del mio cuore rimarrà in Ecuador con i giocatori e con questa gente. Sono stati due anni affascinanti della mia carriera, mi avete fatto sentire uno di voi. Vorrei darvi un abbraccio a tutti, ma non è possibile. Spero che nel mio cammino sportivo o della vita ci sia l’occasione di rivederci. Sento di essere migliorato come persona rispetto a come sono arrivato e questo mi stimola a far meglio nei prossimi progetti e nei prossimi lavori”.
E poi, rivolgendosi ai giocatori: “Sono dei guerrieri che hanno ottenuto qualcosa che è molto difficile vedere nel mondo del calcio: l’identità. Grazie Ecuador per tutto. Addio, mi mancherai. Ti amo molto”.