L’ho detto qualche giorno fa, l’ho detto ieri e lo dico oggi: domenica 23 ottobre 2023 rimarrà per sempre nelle pagine del calcio argentino. È stato un finale di campionato degno dell’invidia di qualsiasi altro torneo europeo. Nessuno avrebbe mai pensato ad una conclusione che riunisse quattro delle squadre più grandi di Argentina e nel tempo stesso, le più popolari. Boca e Racing col sogno di tornare campioni, con la ilusión di rivivere il trionfo che hanno provato tante volte, dato che parliamo della seconda e terza squadra con più titoli in questi 130 anni di campionato.
Il calendario ha voluto che fosse così: Boca contro Independiente a La Bombonera, e a pochi chilometri, Racing contro River al Cilindro. Il Boca partiva con un punto di vantaggio grazie alla vittoria a La Plata contro Gimnasia, partita ripresa dopo gli incidenti tragici, dei quali, è forse meglio stendere un velo pietoso. Era quindi quasi scontato che il Boca diventasse campione con l’aiuto dell’Independiente, intento a sfavorire il Racing, acerrimo rivale. Considerando anche gli antecedenti di queste ‘strane’ vittorie, come: River contro Gimnasia al Monumental (2005), Racing contro Quilmes (2013), Independiente contro Vélez (1995) o Boca contro Oriente Petrolero (1991), dove si assistette ad un pareggio che eliminò il River dalla Libertadores.
Arrivato il gran giorno, scoccate le cinque del pomeriggio iniziano le partite. Penso: ‘Sicuramente il River si scansa oggi giocando controvoglia”, mentre avevo dei dubbi sull’Independiente. Cos’è successo? L’incredibile.
Il Boca gioca una partita pessima contro un Independiente che, come solito, contro di noi disputa la final del mundo. Nonostante ciò, la ‘superiorità tecnica’ del Boca, i piedi di Romero e Villa, la testa di Pol Fernández e le mani di Rossi fanno in modo che il Boca possa ribaltare la situazione, anche dopo un rigore scandaloso assegnato al Rojo. Ad Avellaneda intanto, un River senz’anima va in svantaggio 1-0 contro il Racing, anche lì, a causa di un rigore assai dubbio.
Armani, Barco e Borja però la volevano vincere, almeno più degli altri. E saranno grazie a loro che il Boca urlerà di gioia. Al 35º minuto del secondo tempo, poi, si segnano due gol nello stesso istante. L’Independiente la pareggia con un gol di testa di Vallejo e il River la ‘empata’ con un gol di Borja.
Incredibile. Cambia la situazione solo per alcuni istanti, dato che la differenza rimane sempre la stessa. Ma il Boca termina la benzina e si ritrova sulle gambe, per una vittoria che ci darebbe automaticamente il titolo. Dall’altra parte, l’Academia continua ad attaccare, trovando un’altro rigore davvero dubbio. Con Rojas, autore del primo rigore ma già sostituito, iniziano le discussioni per scegliere chi segnerà il gol del título. Sul dischetto c’è anche Copetti, il capocannoniere della squadra, colui che aveva già profetizzato il Racing campeón; c’è anche Hauche, calciatore di tanta esperienza, e c’erano altri tiratori, più qualificati rispetto allo sconosciuto Galván. Per qualche motivo che non sappiamo è quest’ultimo a prendersi la responsabilità. Contro di lui, Armani, portiere fantastico, già della storia del River, ma abbastanza ‘umano’ nel neutralizzare rigore, per non dire che… non ne para praticamente nessuno.
Stavo guardando la partita del Boca quando parlano del rigore per il Racing. Automaticamente cambio canale ed Armani para il rigore di Galván con la ribattuta di Oroz, che finisce in curva tra gli sguardi increduli dei tifosi di Racing. E con noi, tutti i bosteros, urlando di gioia sapendo che ci stavano ‘salvando’ grazie a portiere del River, Armani, in un contesto del tutto irreale.
Dopo il rigore, mio padre voleva continuare a guardare la partita del Boca, ma io non ce l’ho fatta. Sentivo che il nostro destino era nella scritto nella partita di Avellenda. Lui è andato in cucina per guardare la partita del Boca ed io ho continuato con la gara del Cilindro. È stato così che ho urlato di gioia al secondo gol del River. Non avrei mai immaginato in vita mia che potesse arrivare questo giorno, di urlare come un pazzo a un gol del River. Ma la vita ed il calcio sono così, imprevedibili.
Ho urlato fino a rimanere senza voce un gol del River per terminare cantando Boca campeón. Una cosa pazzesca, ma reale. Insisto, questa domenica abbiamo assistito ad una giornata storica del calcio argentino. Il giorno nel quale River ha regalato un titolo al Boca, col Racing con la possibilità di vincerlo grazie all’aiuto dell’Independiente. Se non è locura questa…