Dopo l’impresa di La Plata e la riconquista del primo posto in Primera c’è grande entusiasmo nel mundo Boca. Per l’occasione, al termine di Gimnasia-Boca, l’emittente ESPN Argentina ha intervistato ‘el mudo‘ Riquelme. Ecco le sue parole nell’intervista integrale.
RACING FAVORITO. “Se il torneo è stato così equilibrato dobbiamo congratularci con Atlético Tucumán, Huracán e Gimnasia. Nel nostro modo di pensare, abbiamo sempre creduto che il Racing fosse il favorito. Mesi fa sono stati eliminati dal Agropecuario (Copa d’Argentina), si son trovati con meno impegni e si sono rinforzati con un’importante campagna acquisti. Da parte nostra siamo felici di essere ancora in lotta. Non molliamo mai”.
PARANA’, LA SVOLTA. “Siamo coscienti di avere grandi giocatori. La sconfitta contro il Patronato li ha feriti molto. Erano arrabbiati con sé stessi. Hanno iniziato a combattere. Siamo stati fortunati che le squadre dei primi posti si son fermate e ci hanno dato delle occasioni. Speriamo di poter vincere contro l’Independiente“.
ANNO INTERMINABILE. “Non ci siamo fermati un attimo in quest’anno. Abbiamo giocato la finale contro il Tigre (Copa de la Liga, vinta), giocando una settimana in più rispetto al resto delle squadre in Argentina. Appena 4-5 giorni di riposo e siamo tornati martedì per poi giocare la prima giornata di Primera. Per questo motivo siamo stati penalizzati dagli infortuni. Dobbiamo ringraziare i coordinatori delle giovanili che fanno un lavoro straordinario. La loro ‘colpa’ è che amano troppo il club e che lavorano sempre meglio del giorno precedente”.
AIUTO AL GIMNASIA. “In piena pandemia il club ha vissuto una situazione difficile, dove nessuno si prese carico della situazione, con la Reserva, che giocò venerdì, sabato e tre giorni dopo contro il San Lorenzo. Con Sebastián (Battaglia) avevamo paura delle condizioni estreme in cui erano sottoposti i ragazzini e fu un miracolo che nessuno si fece male. In questa settimana, sebbene eravamo di fronte a una partita importante, abbiamo pensato in una sola maniera, quella cioè di concedere un un giorno in più di riposo al Gimnasia dopo le sole 48 ore a disposizione. Se possiamo aiutare le necessità dei giocatori delle altre squadre lo facciamo volentieri. Y bueno, abbiamo chiesto al presidente Afa che eravamo disponibili a posticipare di un giorno in più la partita. Si può vincere, perdere o pareggiare ma bisogna sempre gareggiare in modo corretto”.
ASADO‘. “Domani (oggi) sarà una giornata importante perchè sapremo le condizioni fisiche di Benedetto. L’asado del vernes? Il mate, l’asado fa parte dell’essere argentino. Lo usiamo nel predio come momento aggregante felice e divertente, per divertirsi insieme. In Spagna si riuniscono per mangiare la paella. I nutrizionisti del club hanno ‘conquistato’ molto terreno con cereali e cose simili. Però l’asado non si discute“.
GALLARDO. “Il futbol argentino perde un grande allenatore. I loro tifosi perdono una delle grandi figure del club, come in passato noi abbiamo vissuto lo stesso con Bianchi. Gli auguro un gran futuro dovunque andrà ad allenare”.
GIOCATORI. “Siamo fortunati a goderci Fabra nel nostro club. Non è facile rimanere nel club per così tanti anni, è molto contento di noi, che è la cosa più importante. Langoni per molti è una scoperta. Per il Dt no. L’ha avuto più di un anno nella squadra Reserva, sa cosa può dare. I ragazzi ci hanno aiutato molto. Non posso chiedere a Sandez di essere come Fabra, ma so che ci aiuterà. Non posso chiedere ad Aranda di essere come Rojo, ma so che che ce la metterà tutta. Villa? L’ho già detto e lo ripeto. E’ il miglior giocatore che abbiamo. Oggi ci ha fatto vincere di nuovo. È il miglior giocatore del calcio argentino. Vogliamo che Rossi rimanga al Boca per molti anni. Abbiamo raddoppiato l’offerta rispetto a quella che offrivamo. Lunedì chiameremo il suo rappresentante per vedere se siamo d’accordo. Ma il suo agente ci deve aiutare”.
“Abbiamo sempre l’obbligo di gareggiare in tutti i tornei. È quello che cerchiamo di insegnare ai più piccoli. I più grandi li aiutano nello spogliatoio, solo così ce la possiamo fare. Il nome del nostro club ci costringe a combattere su tutti i fronti”.