Ha fatto sognare, ha fatto lasciato un segno e ha fatto gioire. Dopo 146 partite, Sebastian Beccacece dà l’addio al Defensa y Justicia, club dove è cresciuto come allenatore e dove ha fatto ‘enamorare’.
Dopo le prove generali di addio delle ultime stagioni, sembra definitivo il saluto di uno dei tecnici più importanti e carismatici nella storia del Defensa y Justicia, il piccolo club di Florencio Varela, situato nella mastodontica provincia di Buenos Aires. Sebastián Beccacece saluta tutti dopo aver fatto lasciato un’impronta indelebile nella storia calcistica di una piccola squadra, portandola sul tetto del continente dopo il trionfo della Recopa Sudamericana contro il poderoso Palmeiras.
El Becca – troppo lungo il cognome da queste parti-, ha regalato un calcio offensivo e per certi versi innovativo in Argentina. Eloquente sua frase ‘el Defensa enamora’– quando con la sua versione del calcio totale, minacciava nella corsa al titolo fino all’ultima giornata il ben più attrezzato Racing del Chacho Coudet. Vittorie storiche, prestazioni sorprendenti, a cominciare quando, nel 2017, il suo Defensa dettava legge in quasi tutti campi de la Primera, umiliando le più grandi di Argentina, Boca e River comprese.
E poi la specialità della casa, il crederci fino all’ultimo secondo. Era diventata virale la frase ‘Il Defensa non muore mai‘ quando, la squadra sorprendentemente, cambiava più di una volta il risultato a suo favore negli ultimissimi minuti finali. ‘Zona Defensa‘ era sovente sentire nelle telecronache, per indicare che si entrava nei minuti fatidici dove si assisteva ai continui miracoli dell’Halcón.
Ricordi, che però fanno parte già del passato. Beccacece saluta tutti e lo fa a suo modo, col microfono in mezzo alla popular, in mezzo ai suoi tifosi.“Grazie per avermi fatto entrare nei vostri cuori.” dice ‘el Becca’ nel giorno evento pochi giorni prima della sfida contro il Talleres. “Per me, lo staff tecnico e i giocatori, è un onore aver condiviso questo viaggio, questa avventura con voi. Ci siamo sentiti sempre molto amati, apprezzati. Vi ringraziamo dal profondo del cuore. Sono molto emozionato, ci siamo goduti al massimo questa avventura insieme. Il Defensa è famiglia, El Defensa enamora. Grazie Florencio Varela. “
Nei suoi tre cicli nel Defensa y Justicia, Beccacece ha diretto 146 partite, di cui 64 vinte, 39 pareggiate e 43 perse. Ha vinto la Recopa sudamericana Conmebol contro il Palmeiras, bicampeon della Copa Libertadores. Beccacecece e Defensa, una storia d’amore che resterà indimenticata negli annali sportivi.
Il futuro del tecnico appare ancora incerto, in attesa di qualche chiamata dalla Primera o magari dal Brasilerao. Oltre ai ‘solchi’ lasciati dalle sue nervose passeggiate la sua figura qui mancherà e molto: Sebastián al Tomaghello ha lasciato più di un un pezzo della sua anima.