Gaspar Servio, 30enne portiere del Rosario Central: un personaggio sicuramente non anonimo, tra rigori parati, rigori segnati (ben 13 in carriera tra Primera Division, B Nacional, Copa Argentina e Primera paraguaya) e anche un giallo su un fatto cruento riconducibile al “Chapo” Guzman, tra latitanze e attività anche dal carcere, leader messicano incontrastato nel narcotraffico alla guida del suo potentissimo Cartello di Sinaloa.
Ma andiamo per ordine: Gaspar Andres Servio nasce il 9 marzo 1992 a Genaral Arenales, pueblo di 4000 abitanti nel nord-ovest della Provincia di Buenos Aires, ha nonni del Paraguay e questo gli farà conseguire nel 2019 anche la cittadinanza paraguaiana. A 20 anni, rimpiazzando Sergio Pineiro, si consacra campione con il River della Libertadores Sub-20, venendo premiato come miglior portiere della competizione. I rigori entrano di prepotenza a far parte del suo destino all’inizio della sua parabola come calciatore professionista: nel 2014 esordisce in Primera Nacional difendendo el arco del Banfield fuori casa contro il Patronato de Paranà; nella medesima partita d’esordio para due rigori al Patrón (eheheh el Patrón, sic), blindando così la vittoria del Taladro (2-0). La stagione seguente, complice l’infortunio del Beto Bologna, diventa titolare e si fa apprezzare come portiere affidabile e di personalità. Tira (e segna) anche il suo primo calcio di rigore contro il Quilmes il 23 novembre 2014.
Più che delle brevi parentesi con Arsenal de Sarandì e Independiente Rivadavia (dove segna il rigore del 3-0 in un clasico contro il Gimnasia de Mendoza), ricordiamo il suo passaggio per il calcio messicano, con i Cafetaleros de Chiapas e soprattutto con i Dorados de Sinaloa. Lì, allenato dal Diego nel 2018/2019, si rende protagonista involontario e ovviamente estraneo ai fatti delittuosi di un episodio di violenza occorso a Culiacan, roccaforte del Cartello di Sinaloa, il 17 ottobre 2019. Sui social di Servio appaiono dei video che riprendono, con un sottofondo musicale, il fumo dei veicoli bruciati nell’operazione che vede, dopo esplosioni e sparatorie, la liberazione di Ovidio Guzman Lopez, figlio di Joaquin Guzman Loera, detto “El Chapo”, el Patron per eccellenza del narcotraffico mondiale per molti anni. Servio dichiara qualche giorno dopo che il suo profilo era stato hackerato ma los Dorados vogliono liberarsi della patata bollente e rescindono dopo qualche giorno ancora il contratto con il portiere.
Con il Guaranì, nella sua seconda patria, si afferma definitivamente come rigorista, segnando ben 7 reti in una sola stagione, quella 2021/2022. Con los aurinegros punisce dagli undici metri Olimpia, nel sentitissimo “clasico anejo”, Libertad, Sportivo Luqueno, River Plate (P), Nacional de Asuncion e per ben due volte il 12 de Octubre.
Il 3 gennaio 2022 giunge al Rosario Central, per occupare il posto di Jorge “Fatura” Broun, idolo di casa, in recupero dalla rottura di un crociato. Annata complicata per el Canalla con in panca Kily Gonzalez che viene esonerato a marzo, poi Leo Somoza fino a giugno e dopo ancora Carlitos Tevez nonostante il non accordo con el Chapa Retegui in una tipica novela sudamericana sull’asse Rosario-Capital Federal.
In questo quilombo sportivo e societario (i soci canalla andranno alle urne ad ottobre molto probabilmente per non confermare l’oficialismo), si sono distaccate poche figure in campo. La più dominante è stata proprio Gaspar Servio. Lo scorso 16 giugno decide a pochi minuti dal termine la sfida con il Godoy Cruz desde los doce pasos, dopo che Lucas Gamba aveva sbagliato nel primo tempo un’altra massima punizione concessa al Rosario Central.
Sul campo dell’Arsenal de Sarandì poi si supera: doppietta in 8’, con i due rigori concessi al Canalla e realizzati nelle fasi iniziali del primo tempo. La scorsa settimana tira e segna il pesantissimo rigore nei minuti finali dell’incontro dei sedicesimi di Copa Argentina che pareggia i conti con il Quilmes e porta la sfida alla tanda de penales, dove sigla anche il primo dei rigori dei suoi ma purtroppo non riesce ad intercettarne nemmeno uno e il Cervecero elimina il Canalla.
Massimo arquero goleador della storia del Rosario Central con 4 gol, con un compagno di reparto, Broun, anch’esso a segno dal dischetto in un’occasione. Gaspar Servio: personalità, capacità di cogliere le opportunità che il dio del futbol gli ha concesso e quando c’è un calcio di rigore lui è protagonista, sulla linea di porta per pararlo o dal dischetto pronto a tirarlo… hay que estar cuidado, puede siempre pasar algo!