Notte amarissima per millonarios e xeneizes. A Paraná e al Monumental si assistono a nuove cadute per Boca e River, di nuovo in difficoltà in Primera División.
Patronato-Boca Juniors 3-0
È notte fonda per il Boca che nella trasferta di Paraná perde clamorosamente 3-0 e incassa l’ennesima figuraccia. Prestazione ai limiti dell’orrido per la squadra di Ibarra, che subisce la supremazia fisica e tattica contro i più modesti rojinegros.
Inizia male la serata il Xeneize che nel riscaldamento perde il suo capitano Marcos Rojo a causa di una molestia muscolare. Lo sostituisce Facundo Roncaglia, ex viola, al debutto assoluto nel suo secondo ciclo con la camiseta azul y oro, ma sarà prestazione da dimenticare per la difesa e in più generale per tutta la squadra, incapace di rendersi pericolosa contro il più modesto Patrón.
Nessun ossequio reverenziale, il Patronato pressa dal primissimo minuto e detta legge con veloci ripartenze che fanno tremare il polso al portiere Russo e difesa xeneize. Arriva così il vantaggio locale di Axel Rodriguez che approfitta di un’incertezza di Zambrano e Roncaglia e infila il portiere Rossi in uscita. E’ il vantaggio, meritato, del Patrón che non si accontenta e trova il raddoppio a cinque minuti dalla fine del primo tempo con Sosa, abile a trovarsi libero da marcature e schiacciare in rete a pochi passi dalla porta. Il Boca è completamente assente dal gioco e incapace di produrre una sola azione offensiva.
Nella ripresa Ibarra fa entrare Molinas, Zeballos e Orsini per dare più peso in attacco, e in effetti, si apprezza la parata del portiere Altamirano, finalmente impegnato su Frank Fabra. Lo stesso colombiano però decreterà la fine dell’incontro con una deviazione decisiva, che metterà fuori causa l’arquero Agustin Rossi per il definitivo 3 a 0.
Orgoglio Patronato, che dopo i fatti di cronaca della settimana scorsa gioca con grande dignità e coraggio, ottenendo una preziosa vittoria in ottica Promedio/retrocessione. Male il Boca, mai in partita e ombra di sè stesso. Terza sconfitta di fila in trasferta per l’equipo di Ibarra. La Boquita non si riprende dalla crisi e rimane ancora spettatrice della lotta per il titolo, a ben dieci lunghezze dal Decano capolista.
River Plate – Sarmiento 1-2
Al Monumental si assiste all’ennesimo passo falso del River Plate che inciampa sull’ostacolo Sarmiento e pone fine -temporaneamente- alla rincorsa verso la vetta di Primera. Stupore al Más Monumental dopo la festa e i giochi di luce che celebrano la trasformazione dello storico impianto di Nunez, ma sarà ancor più sorpresa dopo la caduta del Millo in casa per opera del modesto Sarmiento.
Il canovaccio della partita appare subito chiaro: il River esercita il possesso palla, propone e attacca, il Sarmiento invece lotta con il coltello tra i denti e segna. Il vantaggio verde di Mainero, su passaggio meraviglioso del Chapa Martinez, fa ben capire ai 72.000 presenti l’andamento che subìrà la partita. Pochi minuti dopo lo shock arriva addirittura il raddoppio al 40′ con Andueza, che stacca di testa a pochi centimetri dalla porta, completamente dimenticato dalla diesa millonaria.
Nella ripresa Gallardo fa entrare De la Cruz e José Paradela al posto di Aliendro ed Elias Gomez ma il Sarmiento non si fermami, e sfiora lo 0 a 3 con un tiro di Gastón Sauro che si stampa sul palo. Finalmente, con l’ingresso di Quintero, il River trova il gol della speranza con Mammana, che spizza di testa, quel tanto che basta, per trafiggere il portiere Meza.
Non basta neanche l’ingresso di Mati Suarez per pareggiarla, arriva inesorabile la quarta sconfitta su dieci gare del semestre che pone fine alla miniserie degli ultimi quattro risultati utili consecutivi. Ennesimo stop per Gallardo che deve deglutire l’ennesimo boccone amaro. La Banda, ora a dieci punti dalla vetta, appare ancora troppo fragile per lottare in Primera. Impresa clamorosa invece del Sarmiento, che lotta alla pari contro i ben più blasonati avversari e ottiene il primo successo della sua storia sul prato del Monumental.