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Prestazione di alto livello della Selección Argentina che distrugge i sogni di gloria azzurri giocando una gara quasi perfetta. Messi e Di Maria i migliori.

A un anno dalla vittoria della Copa América Leo Messi e compagni fanno ancora felici il popolo argentino alzando una nuova Copa. A farne la spesa questa volta è l’Italia campione d’’Europa, che deve inchinarsi di fronte a tanta superiorità tecnica. Esplode così la Londra letteralmente invasa dal tifo argentino di questi giorni, che festeggia tutta la notte un nuovo joya conquistata da Scaloni e giocatori.

LA PARTITA. L’Argentina parte decisa a comandare le operazioni, forte anche della spinta della stragrande maggioranza del tifo a Wembley. Dopo dieci minuti di fuoco l’Italia trova il coraggio di rendersi pericolosa con Raspadori, che insidia la porta di Martinez. La partita è molto sentita da entrambe le parti e testimone è la gomitata ‘di avvertimento’ di Bonucci a Messi, il quale rimane a terra stordito per qualche minuto. Gli animi si accendono e l’arbitro cileno Maza ha il suo bel da fare per ristabilire la tranquillità.

La Finalassima vive il suo primo sussulto. La Scaloneta aumenta i giri motore e si dimostra compatta attorno al suo capitano. Messi che riprende la regia delle operazioni. Al 28’ azione insistita del Diez sulla sinistra che brucia sullo scatto un Di Lorenzo già ammonito e serve su un piatto d’argento un cioccolatino a Lautaro solo da scartare. È l’1-0 che fa esplodere Wembley e indirizza sui binari albicelestes la finale.

Altro protagonista della serata è il Fideo Di Maria, che mette lo scompiglio nella difesa italiana. Suo è il gol del raddoppio nei minuti di recupero del primo tempo grazie a una verticalizzazione in area: Angel sorprende Chiellini e beffa Donnarumma in uscita con un tocco sotto, specialità della casa. 2-0 e partita virtualmente terminata. Il Wembley argentino explota di nuovo: è delirio nella curva albiceleste.

Nella ripresa è solo Argentina. Quarantanove minuti di possesso palla, cambi di gioco, verticalizzazioni e grandi numeri per un’ottima prestazione della Selección. Gioco ma anche tanta garra. Quello che colpisce di questa squadra è lo spirito agonistico e la concentrazione sempre alta nonostante la gestione del doppio vantaggio. De Paul, Lo Celso ma anche i difensori Otamendi e Romero sono impeccabili nei disimpegni e nel proporre gioco.

Donnarumma deve fare i miracoli per non soccombere in risultati più umilianti, sventando le continue conclusioni di Messi, il quale manca l’appuntamento con il gol nella serata perfetta. C’è gloria che per Paulo Dybala, entrato all’88’ e autore del terzo gol finale che rifà esplodere l’astronave argentina di Wembley.

Al triplice fischio inizia una nuova notte di festa tra le vie di Londres. La Scaloneta è di nuovo campeón e Messi può alzare il trofeo della Finalissima, 27 anni dopo Diego. È il 40º trofeo personale per il pulga che a fine partita canta e balla salutando il pubblico festante.

È anche il 32º risultato utile consecutivo per Scaloni che continua così il record di imbattibilità più longevo per le Nazionali attuali. La notte di Londra certifica che la Selección c’è, e sarà certa protagonista nel Mundial in Qatar. C’è da giurarci, ci sarà da divertirsi anche lì.

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