Nell’ultima noche de Copa della prima fase arrivano le ultime emozioni. Il Boca vince e passa da prima grazie ai boliviani che fermano il Corinthians. Impresa anche del Tatengue che sbanca Barranquilla e si qualifica alla seconda fase. E’ serata tristissima invece ad Avellaneda, con il Racing che perde inaspettatamente e viene eliminato dal River Plate..uruguayo.
Boca Juniors-Deportivo Cali 1-0
Altra notte di un certo spessore emotivo a la Republica de la Boca. Esplode la Bombonera quando al 44′ arriva la notizia del pareggio boliviano del Always Ready contro il gigante Corinthians a San Paolo. Ora al Boca servirebbe la vittoria per salire addirittura al primo posto del gruppo. Ed è delirio quando, dieci minuti dopo, el Pibe Varela segna il suo primo gol continentale, regalando il tanto atteso vantaggio bostero. Esulta Battaglia, esultano i giocatori, se la ride Riquelme e ‘orgasmano’ i 50.000 del Templo, quando al 90′ l’arbitro decide di porre fine alla partita. Non cambia (clamorosamente) il risultato in Brasile e allora c’è la conferma definitiva: il Boca Juniors accede agli ottavi di finale come prima classificata del girone. Un sollievo del mundo xeneize dopo i primi passi falsi nel torneo. E’ tornata la pace per una notte a la Boca.
Sebastian Battaglia, Dt Boca: “La verità è che dopo questa partita, con gli obiettivi raggiunti, ci si sente appagati. Il target in questo club è sempre molto alto, ma siamo sempre stati uniti per adempiere al nostro dovere. Per arrivare a questo bel finale abbiamo lavorato molto, magari con alti e bassi, sempre convinti però di quello che volevamo fare. I detrattori? Lavoriamo per raggiungere gli obiettivi e oggi sono stati tutti raggiunti. Non ho niente da dire a loro, lascio parlare i risultati”.
Racing Club-River Plate (Uru) 0-1
Doveva essere una passeggiata per la Gagoneta conquistare un punto contro la cenerentola River Plate de Montevideo ed invece si trasforma in psicodramma l’ultimo impegno della fase a gironi. Gelo al Cilindro quando al triplice fischio quando i tifosi realizzano la clamorosa sconfitta, correlata con l’incubo dell’eliminazione. Il Racing Club saluta la Copa Sudamericana anzitempo nonostante i favori del pronostico, dopo aver disputato settanta minuti di attacco. Nei venti lasciati ‘scoperti’, gli uruguayi ne approfittano segnando con Salaberry e poi rintanandosi in difesa. C’è l’assedio finale dell’Academia all’arma bianca ma risulterà inutile ai fini del risultato. Il Racing Club è eliminato dalla competizione continentale. Ammutulita Avellaneda.
Fernando Gago, Dt Racing Club: “E’ difficile fare un’analisi della partita con la rabbia e il dolore di essere stati eliminati. Abbiamo avuto molte situazioni da gol per andare in vantaggio. E’ un peccato concludere così un semestre positivo, questo è un gruppo e tiriamo tutti per la stessa direzione. Siamo una squadra e dobbiamo tutti ammettere le nostre responsabilità, perché siamo tutti imputabili di questa sconfitta”.
Junior-Unión 0-4
L’Unión fa l’impresa. Il Tatengue sbanca nientemeno che Baranquilla e rifila un pesantissimo 4-0 al Deportivo Junior, conquistando i punti necessari per la qualificazione agli ottavi di Copa Sudamericana. Sfoggia il vestito migliore il Tate che in Colombia gioca con grande personalità e legge perfettamente ogni momento della partita. Figuras del partido il portiere Mele, al suo secondo rigore parato dopo quello del Maracaná e Alvez, autore di un gol sublime e di una prestazione di sacrificio in mezzo al campo. L’Unión accede alla seconda fase eliminando le favorite Fluminense e Junior. Dopo l’impresa del Colón è festa anche per l’altra metà di Santa Fé.
Gustavo Munúa, Dt Unión: “Voglio congratularmi con la squadra, siamo tutti orgogliosi di questi giocatori. Sono ragazzi giovani che stanno crescendo bene e compiendo passi da gigante, meritando questa gioia. I ragazzi sono stati all’altezza del loro compito e hanno gareggiato alla pari contro due equipazos come Fluminense e Junior. Oggi, dopo il rigore parato da Santi (Mele), la squadra è cresciuta piano piano e ha saputo governare la partita. Ora non ci accontentiamo, sappiamo cosa siamo capaci di fare. Bisogna ripartire da questa conquista, per migliorarci smpre più”.
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