L’Araña Alvarez risolve la sfida contro il Platense che si complica in corso d’opera. Il River formato ‘panchina’ non convince, soprattutto nel reparto difensivo.
Come da programma il River vince la sua sfida contro il Platense e chiude la prima parte di Copa de la Liga al secondo posto del Gruppo A, qualificandosi per la seconda fase della competizione.
Gallardo decide di concedere un turno di riposo ai titolari e schiera le riserve, nel tentativo di dar minutaggio ai giovani meno utilizzati. Nell’occasione el Muñeco cambia anche il modulo, affidandosi ad una difesa a tre e un centrocampo più folto, con Braian Romero unico terminale offensivo. Il vantaggio che tutti si aspettano e che fa esplodere i 70.000 millonarios arriva dopo soli dieci minuti da José Paradela. L’ex Gimnasia è abile a raccogliere una ribattuta in area e a trafiggere con un bel tracciante l’incolpevole portiere Jorge De Olivera.
Ma Pinola, Gonzalez Pirez e Mammana lì dietro non danno le certezze necessarie richieste e dopo appena tre giri di lancette, arriva il pareggio, frutto di una clamorosa incomprensione difensiva: Mammana in area tocca per Gonzalez Pirez, il quale fa velo per l’intervento del giovane portiere -debuttante- Centurión, che invece rimane immobile. Ad approfittarne è Tijanovich che arriva come un treno e serve a Mansilla il più facile degli assist. E’ 1-1 che gela il Monumental.
Nella ripresa si assiste al ritorno della difesa a quattro, con l’ingresso di Alvarez, Pochettino e Barco che danno più consistenza alla manovra millonaria. A dieci minuti dal termine arriva la svolta della partita: il dubbio contatto in area tra Schor e Eliaz Gomez induce l’arbitro Loustau a fischiare il rigore, dopo revisione Var. Si presenta sul dischetto Julian Alvarez che freddamente trasforma, timbrando il suo nono sigillo stagionale. Ed è il definitivo 2-1, che permette al River di chiudere secondo il girone A a 29 punti, a una sola lunghetta dal Racing imbattuto.
A fine gara il Dt Gallardo appare soddisfatto, ma solo a metà della prestazione della squadra: “Non è facile avere le solite certezze cambiando l’intera formazione. Ci sono state cose che mi sono piaciute, altre meno. Siamo andati bene fino all’errore che ha influito sul pareggio di Platense.” E poi, in gamba tesa contro la Liga Profesional: “Dovrebbe essere già definito dalla Liga il programma delle prossime partite. Al momento non sappiamo quando giocheremo. E’ inamissibile che ancora non si siano messi d’accordo”.
E’ difatti ancora da definire data e orario per le sfide dei quarti di finale di Copa di la Liga. Unica certezza per gli uomini di Marcelo Gallardo è che il River giocherà al Monumental, contro il Tigre di Victoria, classificato terzo nel gruppo B.
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