Si è conclusa anche la decima giornata di Copa de la Liga non senza polemiche arbitrali e risultati inattesi. L’imbattuto Racing vince ancora e rimane ben saldo in vetta al Gruppo A, mentre tiene il River che espugna Banfield tra il polverone mediatico. Vittorie importanti anche per Estudiantes, Tigre, Aldosivi e Newell’s che confermano il trend positivo nel semestre. Pareggi di Independiente e San Lorenzo.
10^ giornata
Gimnasia | Sarmiento | 1-3 |
Tigre | Huracán | 2-1 |
Central CBA | Arsenal | 3-3 |
Aldosivi | RCentral | 1-0 |
Newells | Patronato | 1-0 |
SanLorenzo | Platense | 2-2 |
Colón | Independiente | 2-2 |
Barracas | Estudiantes | 1-5 |
Racing | Unión | 1-0 |
GodoyC | Vélez | 0-0 |
Defensa YJ | ATucuman | 1-1 |
Argentinos | Talleres | 2-1 |
Boca | Lanús | 1-1 |
Banfield | River | 1-2 |
Nel girone A continua la mini fuga del Racing. Il Newell’s si prende la terza posizione mentre frena il Defensa, quarto. Attenzione al terzetto di inseguitori formato da Argentinos, Unión e Sarmiento. Nel B è sempre l’Estudiantes a dettare legge, con Tigre e Aldosivi che non mollano.
Boca 1-1 Lanús
La maledizione del centrale. Continua il momento delicato del Boca che contro i Granate ultimo in classifica rimedia il terzo pareggio consecutivo in Copa de la Liga. I gol di Villa e il pari del Pepe Sand decideranno un incontro sempre in bilico nonostante la buona volontà xeneize. Ma oltre il tabellino, un dato preoccupa l’ambiente Boca: l’elevato numero di difensori centrali infortunati. Il giovane Avila lascia il terreno di gioco dopo appena 28 minuti per problema muscolare, ma è allarme rosso difesa dopo la frattura del mettarso del Cali Izquierdoz, gli strappi muscolari di Zambrano e Figal e la distorsione della caviglia del giovane Aranda. Non è una motivazione che può giustificare l’apatia di un equipo alle prese con una inaspettata involuzione dopo il Superclásico, ma è un dato che preoccupa Battaglia in vista dei prossimi ravvicinati impegni. In campo è il solito Boca, abulico e troppo incostante per aver la presunzione di poter lottare seriamente in questa Copa de la Liga. Insomma si cerca ancora la quadra del cerchio dopo la sbornia del Monumental, lasciando per strada però punti preziosi.
“È stata una partita dai due volti” commenta Battaglia al termine del match. “Abbiamo interpretato bene i primi 20-25 minuti, poi abbiamo avuto un blackout e hanno pareggiato. Il secondo tempo è stato combattuto dove abbiamo avuto più di in occasione per far male. Dobbiamo avere più continuità di risultati. A differenza dell’anno scorso quando succedeva il contrario quest’anno ci rimontano. Non vincere in casa è preoccupante”. Benedetta onestà intellettuale.
Banfield 1-2 River
Si viene e si Var. Si potrebbe parlare della prima, favolosa, gara da titolare di Juanfer Quintero che finalmente llumina il cammino del Millonario. O si potrebbe narrare l’incredibile impatto di Mati Suarez in squadra dopo il suo ritorno in campo, costellato da già tre gol nelle ultime quattro partite. O della papera (la seconda in poche settimane) di Franco Armani in occasione del vantaggio del Taladro. Tutta l’attenzione mediatica va però al 10′ della ripresa, quando l’arbitro Echavarría, dopo consulto Var, concede il rigore per mani in area di Franco Quinteros per il gol che vale il pari provvisorio di Enzo Fernandez. Grandi proteste in campo e a fine partita, con i tifosi inferociti che aspettano l’arbitro all’uscita dallo stadio, non certo per l’autografo. Il polverone delle polemiche del giorno dopo costringe il direttore degli arbitri argentini Beligoy a chiarire mediaticamente l’accaduto: “Sul campo del Banfield non c’era nessun calcio di rigore. Dopo la corretta interpretazione dell’arbitro è stato errato l’intervento del VAR che ha cambiato la decisione. Abbiamo sbagliato, come sbagliavamo quando non c’era il VAR e come sbaglieremo anche in futuro”. Bienvenido Var en Argentina!
San Lorenzo 2-2 Platense
Andate Tinelli! Il dopo San Lorenzo–Platense è senza dubbio la fotografia del momento critico del Ciclón. La dura contestazione contro la dirigenza Tinelli-Lammens all’esterno del Nuevo Gasometro fanno alzare preoccupatamente il livello di allarme, all’interno di un club, ora davvero in totale anarchia. I cori invocanti un nuovo ricambio dirigenziale squarciano il pomeriggio inoltrato di Bajo Flores, con i tifosi ad un passo dal rispondere alle provocazioni della polizia. Ulteriori conferme della crisi senza fine arrivano dal campo, dove Ortigoza e compagni riescono nell’impresa di farsi raggiungere dal Calamar dopo il doppio vantaggio. Ma non solo. Il direttore sportivo Mauro Cetto lascia l’incarico di direttore sportivo mentre il giorno dopo Centurión e Donatti vengono sospesi per non essersi presentati agli allenamenti. Il caos più totale avvolge uno dei club più gloriosi di Argentina, ma non è la notizia del semestre, non è una novità. Era facilmente preventivabile. Per questo i dirigenti sono maggiormente responsabili.
Racing 1-0 Unión
Milito, Chi? Non ci sono limiti a questo Racing che vince qualunque cosa gareggi. E’ davvero incredibile il presente di questa squadra in comparazione alle prestazioni degli scorsi semestri, perché oltre alle vittorie, l’aspetto che più colpisce è l’atteggiamento mentale della squadra. Ora la Academia gioca per vincere grazie alla mentalità vincente inculcata da Gago. Un lavoro che fino ad ora riempe di soddisfazione i tifosi che finalmente si ritrovano una squadra competitiva su tutti i fronti. Contro l’Unión arriva la settima vittoria consecutiva in campionato che eguaglia lo storico record durato ben 55 anni di José Cerruti, allenatore che portò la gloria all’Acadé. Si sta facendo la storia ad Avellaneda, ma quello forse fa più piacere ai vertici Racing è che il pubblico si sia dimenticato di Diego Milito. Nessuno più invoca el principe al Cilindro come coro di contestazione nei confronti della dirigenza come avveniva nel recente passato. Segno, ormai, di un conclamato cambiamento in positivo.
“Cerco di dare un’identità alla squadra, ma il merito di quanto vedete in campo è tutto dei ragazzi” esordisce nel dopo gara un già maturo Dt Fernando Gago. Che poi rilancia: “La nostra idea e il nostro impegno è di competere nello stesso modo in cui ci siamo promessi dal primo giorno. Le vittorie sono solo dei giocatori. Le sconfitte sono le mie”.
Colón 2-2 Independiente
Il predestinato Barba. Una prova di orgoglio ma anche di grande coraggio è quanto l’Independiente mostra nella calda trasferta di Santa Fé. Nonostante le avversità ambientali e di risultato il Rojo non si perde d’animo -come avveniva in passato- e va al contrattacco, riuscendo a guadagnare un punticino contro un Colón in ripresa dopo le ultime giornate. Piccoli segnali da non sottovalutare in vista anche della volata finale. Eduardo Dominguez, ex allenatore sabalero e protagonista della conquista della prima stella al club, viene giustamenente omaggiato dall’amore del popolo rojinigro che lo acclama a inizio partita. Gli applausi poi, saranno tutti per el pulga Rodriguez, assoluto interprete di una prestazione che di nuovo lascerà il segno. Il gol telecomandato su punizione la dice lunga sulla bontà tecnica del pulguita, ancora devastante nonostante la carta di identità. Ma il Rey de Copas si difenderà bene con il cileno Leandro Benegas, il nuovo bomber che fa dimenticare el Chino Romero grazie ai tre gol di fila nelle ultime tre partite. Ed è soprattutto merito del ‘barba’ Dominguez, che chirurgicamente lo inserisce nel momento esatto della gara. Un minuto dopo l’ingresso in campo di Leandro l’Independiente cala la carta del pari definitivo. Più predestinato di così…
Estudiantes
È cinico e senza pietà l’Estudiantes che si fagocita letteralmente il Barracas Central. Mattatore della serata è ancora il goleador Boselli che continua a distribuire assist e gol per la causa Pincha. Semestre da urlo per l’Estu di Ricardo Zielinski che promette ancora tanto per le fasi finali del torneo.
Prossimo turno
Martedì notte si ritorna già in campo per il ravvicinato turno infrasettimanale. Il River è chiamato alla seconda trasferta consecutiva, questa volta contro a Cordoba contro il Talleres, mentre il Boca rimane alla Bombonera e ospita l’insidioso Godoy Cruz. Esame Patronato per il Racing mentre l’Independiente riceve il lanciatissimo Aldosivi. Estudiantes vs Tigre sfida al vertice da non perdere.
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