Un buon Millonario sbanca con fatica Florencio Varela, facendo valere la legge del più forte. Il Boca cerca la fuga due volte ma viene ripreso da un Arse in formato corsaro.
Non era facile uscirne indenni dal Tito Tomaghello contro il sempre temerario Defensa y Justicia. La Squadra di Gallardo si rialza subito dalla sconfitta del Superclásico fornendo una prestazione di autorità e sapendo ben leggere le varie situazioni di gara. Arriva così la quinta vittoria in otto partite in Copa de la Liga.
Come da previsione la partita si sviluppa su ritmi frenetici, con il Defensa che pressa e riparte e con il River che cerca il possesso e il tocco di prima. Dopo due palle gol clamorose sciupate dall’Halcón, il River non sbaglia e passa grazie ad Enzo Fernandez, che approfitta dell’errore del centrale Frias e fa esultare el Muñeco. Per il talentuoso centrocampista è un gioco da ragazzi trafiggere l’ex compagno Unsain grazie al prezioso assist di Simón. Prima rete stagionale per l’ex giocatore di Beccacece, che per l’occasione chiede perdono a mani giunte ai suoi ex tifosi.
Nella ripresa cala l’intensità dei locali e viene fuori il palleggio millonario che cerca di ipnotizzare gli avversari. Al 60′ Santi Simón raddoppia grazie a un destro chirurgico che dal limite dell’area trafigge Hunsain. E’ il gol che conferma la superiorità tattica a centrocampo del River, che potrebbe dilagare con Julian Alvarez, che però spreca malamente. I cambi delle due squadre rimescolano le carte e il Defensa ne approfitta con un azione estemporanea dell’ex Boca Walter ‘panterita’ Bou che riapre la partita. Il tiro è il suo ma decisivo è lo sfortunato tocco di Casco che manda fuori giri Armani, che può solamente raccogliere la palla dal sacco. Dopo un check Var l’arbitro Loustau convalida, riaprendo clamorosamente la partita. Ma non è il solito arrembante Defensa. Il River non si disunisce e serra i ranghi fino al 95′. Gallardo sfata il tabù e torna a vincere contro il Defensa y Justicia dopo ben quattro anni. Allora ci pensavano el Piti Martinez e Lucas Pratto a far gioire i millonarios. Prossimo impegno la trasferta Libertadores a Lima di mercoledì notte, per la prima sfida del girone contro l’Alianza.
Non riesce al Boca la terza vittoria consecutiva. Nella notte alla Bombonera l’equipo azul y oro rimane invischiato nella ragnatela del tecnico Madelón. Non serve neppure l’andare due volte in vantaggio, al fischio finale gli uomini di Battaglia usciranno uscire dal campo a capo chino di fronte all’Arsenal de Sarandi.
Nell’ottava giornata di Copa de la Liga il Boca Juniors è chiamato alla conferma dopo il clamore del Superclásico vinto domenica scorsa. Il Dt Battaglia opta per il turnover in vista anche del prossimo debutto in Copa Libertadores di martedì notte. In vantaggio già alla mezz’ora con un grande gol di Vasquez, il Xeneize su fa raggiungere nella ripresa su mischione in area. E’ Lomonaco il più abile a mettere in rete a un metro dalla linea, tra lo stupore dei cinquantamila presenti. Non si perde d’animo però la squadra di casa che dieci minuti dopo usufruisce di un calcio di rigore su trattenuta in area. Dopo la conferma dal VAR, Marcos Rojo si incarica del tiro che manda di nuovo in avanto i bosteros. Esultanza però strozzata in gola a causa del pareggio choc dell Arsenal, grazie al colpo di testa di Colmán che fa 2-2, sfruttando il solito Lomonaco e… l’uscita a farfalle del portiere Rossi. Non basta l’ingresso dell’artiglieria pesante (Benedetto) ed altri attaccanti, il Boca si mangia le mani per non avere conquistato l’intera posta in palio contro un avversario di livello tecnico inferiore.
Grazie al pareggio dell’Estudiantes, il Boca rimane primo del gruppo B in coabitazione del Pincha. Prossima partita, la trasferta in Colombia contro il Deportivo Cali nella prima giornata della fase a gruppi di Copa Libertadores.
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