Nelle Eliminatorie contro Venezuela ed Ecuador il Dt Leo Scaloni convoca una moltitudine di ragazzini. Con la benedizione solenne del presidente della Federazione, Chiqui Tapia, sempre più lungimirante.
Diramate dalla Selección Argentina le convocazioni per la doppia sfida contro Venezuela ed Ecuador per le Eliminatorie mondiali, non senza qualche sorpresa. Forte della qualificazione già in cassaforte, Scaloni decide di ampliare l’orizzonte chiamando a raccolta ben 44 giocatori.
PIBES. Esperimenti tattici certo, ma la motivazione di una tale quantità di giocatori giovanili si deve leggere come ‘naturale preservazione’ dell’argentinità nei confronti delle giovani promesse a rischio ‘fuga’. E’ il caso dei fratelli Carboni, Franco e Valentín, ma anche di Luka Romero, Nicolás Paz, Alejandro Garnacho ed altre promesse, ambìte da Nazionali di mezza Europa per via del doppio passaporto, ma legate alla terra di D10s attraverso l’appartenenza di almeno un genitore argentino.
Sono in totale sette i giovani under 20 che si alleneranno nel predio della Federazione ad Ezeiza: Luka Romero (17, Lazio); Matías Soulé (18, Juventus); Franco Carboni (18, Inter); Valentín Carboni (17, Inter); Alejandro Garnacho (17, Manchester United); Nicolás Paz (17, Real Madrid); Tiago Geralnik (18, Villarreal).
PROGETTO FUTURO. Scaloni non ha fatto altro che ‘bruciare’ sul tempo la concorrenza europea, convincendo e convocando in prima squadra i suddetti giocatori, garantendo così alla Federazione (AFA) un futuro promettente a sole tinte albicelesti.
È questo in definitiva il progetto del Chiqui Tapia. Sfruttare al massimo la popolarità e la buena onda della Selección di Messi al fine di ‘recuperare’ giocatori, che ancora minorenni migrano con i genitori dall’Argentina in Europa. Problema da sempre esistente e da troppo spesso subìto da tutte le nazionali del Sudamerica, impotenti di fronte al corteggiamento di squadre europee più importanti.
Si registra però una significativa inversione di tendenza rispetto agli ultimi tempi grazie alla nuova leadership argentina nel SubContinente. Oltre che alle gesta sempre ben documentate a livello mondiale del Leo nazionale. Argentina e Messi sono una cosa sola come del resto tutto il gruppo giocatori, da Di Maria e De Paul alle nuove promesse Cuti Romero e Lisandro Martinez. È normale dunque che la Federazione passi all’incasso, di nuovo ora sulla cresta dell’onda mediatica.
ELIMINATORIE. Come già detto, saranno due gli impegni ancora da onorare prima delle amichevoli pre Qatar 2022. Il 26 marzo l’Argentina affronterà alla Bombonera il Venezuela della vecchia conoscenza José Pekerman, mentre quattro giorni dopo la Scaloneta scenderà in campo nel Monumental Pichincha per l’ultimo impegno qualificazione contro l’Ecuador del Lechuga Alfaro.
Oltre ai pibes, ci saranno tutti. Leo Messi torna a disposizione dopo la ‘riabilitazione’ al PSG e rispunta Paulo Dybala dopo il recente infortunio nella Juventus. Ma tralasciando titolari e seconde scelte si prospetta un largo turnover in vista dei due prossimi impegni.