Alle porte anche il 2021, anno dalle due facce. Si passa velocemente dalla depressione delle gare a porte chiuse ai trionfi più impensabili. Tutto quello che è successo nel futból argentino quest’anno, mese per mese.
Il 2021 è ancora fortemente caratterizzato dal lutto di qualche settimana prima. Diego se ne è andato da poco e a tutti inizia a mancare in maniera viscerale. Ma le settimane trabordanti di avvenimenti calcistici, polarizza inevitabilmente l’attenzione collettiva di una nazione, che cerca in tutti i modi di ritornare alla normalità dal nefasto periodo di Pandemia. Benvenuti nel racconto del 2021 del calcio argentino, anno di rinascita e di sorprese a dir poco sconvolgenti.
Gennaio
Inizia molto intensamente il 2021 con un gennaio scopiettante. Molte le ‘scadenze’ in programma nel primo mese dell’anno, che distibuiranno inevitabilmente gioie e dolori a molte squadre argentine. Ci si gioca inanzitutto il sogno della finale Libertadores, con il sogno della finale chiamato SuperClasico tra Boca e River, entrambe in semifinale. Finirà invece nel peggiore dei modi possibili.
Il River Plate inizia il 2021 come peggio non potrebbe. Gallardo in venti giorni viene eliminato sia dalla Copa Maradona (Copa de la Liga), sia in Libertadores, perdendo 3-0 contro il Palmeiras al Monumental nell’andata e vincendo ‘solo 2-0’ in quella di ritorno. L’impresa viene sfiorata e Marcelo deve far i complimenti ad Abel Herrera. E’ la fase difensiva il tallone d’Achille della squadra, con il sicario Rojas e Armani assolutamente determinanti in negativo.
Non va meglio al Boca, che contro il Santos stecca clamorosamente la trasferta di San Paolo. Miguel Russo cerca di riproporre il gioco ammirato contro il Racing nei quarti di finale, ma fallirà clamorosamente. Lo 0-0 alla Bombonera e la sonora sconfitta per 3-0 in Brasile faranno tanto rumore a La Boca. La salvezza del Dt arriva dal successo in Copa Maradona dove il Xeneize vince la finale contro il Banfield ai calci di rigori. Sarà la 70^ stella nel firmamento azul y Oro.
C’è poi il Defensa y Justicia che vince la Copa Sudamericana -primo trofeo continentale del Club- contro il Lanús nella finale tutta argentina di Cordoba. E’ il trionfo per Hernan Crespo che vince per la prima volta da allenatore. Il Dt poi saluterà tutti e farà le valigie per San Paolo. Altro avvenimento di un certo livello è (il primo dell’anno) addio del Licha Lopez alla maglia Racing. Per lui ci sono le sirene dell’Atlanta United del Gringo Heinze. Nell’Academia si inizia a respirare un’aria pesante, dopo anche le recenti -e traumatiche- dimissioni di Diego Milito e del Dt Sebastián Beccacece.
Febbraio
Si completano le rivoluzioni dopo gli impegni nelle competizioni nazionali e continentali. Nel San Lorenzo approda l’ex Dt Argentinos Juniors Diego Dabove, in sostituzione del dimissionario Soso, mentre al Racing arrivano l’ex cuervo Antonio Pizzi, ma soprattutto il Ds ‘mago’ Capria, che avrà un ruolo chiave nell’Acadé in questo 2021. L’Independiente, nella stesso giorno della presentazione di Pizzi, annuncia Julio Falcioni come nuovo allenatore, in sostituzione di Lucas Pusineri. Il Clásico da queste parti, si gioca tutto l’anno. Altro colpo importante è l’arrivo del El Ruso Zielinsky dal decano di Tucuman alla panchina dell’Estudiantes. Per lui sarà un 2021 da ricordare.
La grande notizia dell’anno è però il ritorno di Sebastian Beccacece al Defensa y Justicia, dopo due anni di peregrinaggio ad Avellaneda. Becca ritorna alle origini e accetta di ricominciare da Florencio Varela. Decisione che si dimostrerà quanto mai azzeccata per ritrovare nuove certezze.
Per il resto, il River gioca per la prima volta al Monumental senza la pista di atletica. E’ il frutto di sei mesi di lavori nello storico impianto, rinnovato dopo il degrado degli ultimi anni.
Si inizia a discutere del piano di rientro degli spettatori negli stadi in Argentina e in Copa America: si gioca infatti ancora a porte chiuse a causa Covid. Ricomincia poi la Copa de la Liga, la Copa della Liga Profesional che anticipa il campionato argentino previsto ad agosto.
Ma soprattutto, febbraio è il mese in cui si consuma la tragedia di Santiago ‘Morro’ Garcia. Il giocatore del Godoy Cruz, vittima di depressione, è abbandonato a sè stesso in questo periodo particolare di isolamento collettivo. E’ un colpo fatale che scuote di nuovo l’Argentina a pochi mesi dal lutto di Maradona. E’ una nuova presa di posizione sociale che apre gli occhi finalmente su una delle patologie più tabù nel mondo dello sport. Che il sacrificio del Morro non cada invano.
Marzo
Marzo inizia con la finale della Supercoppa tra Racing e River, ovvero tra la vincitrice della Superliga 2018/19 e quella della Copa Argentina 2019. Si gioca solo nel 2021 a causa pandemia e per la complessità della macchina organizzativa AFA. Nel meutro di Santiago del Estero si assiste alla prima vera prova di forza del River di Gallardo che schianta senza appello un Racing troppo inferiore. Arriva il primo trofeo dell’anno a Núñez e le prime apparizioni di Julián Álvarez. Per Pizzi arriveranno invece le prime polemiche del 2021.
Continua la Copa de la Liga con le difficoltà di gioco del Boca, ormai palesi anche ai tifosi bosteros. Anche il River, nonostante la Copa appena conquistata, non convince del tutto. Ma il Superclasico che si consuma alla Bombonera, -sotto l’occhio di Diego-, regala spettacolo, con un rimbalzo irregolare sulla linea al 90′ che lascia esterefatta l’intera opinione pubblica. Fua el Diego!
Le sorprese del torneo sono le outsider: Colón e Vélez su tutte. Il Newell’s cambia allenatore e punta al colpo ad effetto: sarà nientemeno che il Mono Burgos, ex secondo di Simeone all’Atletico Madrid, a prendere le redini di una squadra ormai in crisi cronica.
In chiave Eliminatorie mondiali si assiste alla decisione della Conmebol di annullare le gare del doppio turno di marzo a causa COVID, e a seguito della decisione dei club della Premier League inglese di non far partire i giocatori per le Selecciones sudamericane. Ma alla fine per i club inglesi andrà anche peggio, con la programmazione di due tripli turni di settembre e ottobre.
Aprile
Escono i tanto attesi gironi di Libertadores del tabellone principale dalle urne Conmebol. Bene per River e Racing, benino per il Boca e male per Argentinos (vs River), Defensa y Justicia e Velez che pescano i famigerati Palmeiras e Flamengo, finaliste qualche mese più avanti a Montevideo. Prima della seconda festa consecutiva continentale, il Verdao dovrà piegarsi a un Defensa y Justicia indomito che compie un’autentica impresa nella finalissima di Recopa Sudamericana, perdendo in casa 2-1 e vincendo con lo stesso risultato -e successivamente ai rigori- nella gara di ritorno a San Paolo. Beccacece continua la tradizione di Crespo e aggiunge nella bacheca di Florencio Varela il secondo, clamoroso, titolo in un anno. Nella piccola cittadina è delirio allo stato puro.
In Copa de la Liga il Clasico de Avellaneda è del Racing che vince al Libertadores de America con un rigore molto dubbio a tempo scaduto che infiamma (eufemismo) la settimana. Non terminano poi le polemiche interne alla società Boca. Si assiste allo scontro interno e alle conseguenti dimissioni del vicepresidente Pergolini, in contrasto con la politica interna di Román Riquelme.
Ma quello che fa preoccupare maggiormente è la grande apprensione per l’aumento dei casi di contagio da Covid. Arrivano nuove misure restrittive per fronteggiare l’emergenza. Il Governo dichiara il ritorno alla Fase uno nella lotta al Coronavirus, ultimo step prima del lockdown generale.
Maggio
Nel frattempo in Copa de la Liga si assiste allo scontro frontale tra River e Boca nei quarti di finale. Ma appena 24 ore prima della sfida accade l’imponderabile. Quindici giocatori River risultano positivi per colpa di un focolaio all’interno della squadra. La Liga respinge la richiesta di rinviare il match: si giocherà lo stesso ma con molte defezioni nella Banda. In porta debutta Alan Leo Diaz che si destreggia bene nonostante la prima volta assoluta nel professionismo e di fronte alla pressione della Bombonera. Vincerà il Boca, ma solo ai rigori.
Pochi giorni dopo, per la sfida decisiva in Libertadores contro il Santa Fé in casa River la situazione precipita clamorosamente. Si arriva alla clamorosa cifra di 25 positivi tra giocatori e staff. Gallardo richiama gli abili e fa la conta dei giocatori disponibili. Il Club cerca una mediazione con la Conmebol che però respinge la richiesta di rinviare la partita. Saranno solo undici i giocatori convocati per disputare la partita, con Enzo Perez in porta e nessuna sostituzione. Storico: non era mai accaduto. Ebbene, avviene il miracolo. Il Millonario vincerà 2-1 e si qualificherà agli ottavi di finale. Come i finali delle più belle favole. Increible!
Il Governo argentino prende la decisione drastica, a un mese dall’inizio della Copa America, di non ospitare la competizione come precedentemente programmato. Non ci sono le condizioni di sicurezza per ospitare un evento del genere in un Paese già in ginocchio per il COVID. Si decide di instituire il lockdown generale per dieci giorni, con la sospensione del futbol nazionale dal 20 al 30 maggio. Ancora una volta vige l’incertezza più assoluta per il futuro prossimo.
Giugno
Terminata la prima fase a gruppi in Libertadores e Sudamericana, è tempo di sorteggi nel quartier generale della Conmebol. Tutte qualificate le cinque argentine, che trovano i loro rivali per gli ottavi di finale. Il River trova il ‘clasico’ abbordabile con Argentinos Juniors, al Boca il temibile Atletico Mineiro, al Velez il Barcelona de Ecuador, al Racing il San Paolo di Crespo e al Defensa il fortissimo Flamengo.
In Copa de la Liga il Colón trionfa nella finalissima vincendo 3-0 contro il Racing Club. Per i sabalero è il primo titolo nella storia del club e la prima stella. La qualificazione alla prossima Libertadores è la ciliegina sulla torta per la squadra del veterano Pulga Rodriguez e del pibe Facundo Farias, trascinatori assoluti della vittoriosa campagna diretta dall’anticonformista allenatore Eduardo Dominguez.
Dopo l’eliminazione nelle semifinali il diez Carlitos Tevez annuncia a sorpresa l’addio al Boca dopo un legame indissolubile di quasi 25 anni. La motivazione è la troppa pressione, relazionata con la stanchezza mentale e fisica, oltre all’amore mai sbocciato con la nuova dirigenza. Si consuma alla Bombonera uno dei giorni più tristi degli ultimi anni.
Per il resto, ricominciano le Eliminatorie per i Mondiali del Qatar prima dell’inizio della Copa America ..in Brasile. E’ il paese verdeoro il prescelto per ospitare la manifestazione dopo le rinunce di Argentina e Colombia. La Seleccion Argentina approccia al meglio il torneo vincendo facilmente il girone contro Cile, Uruguay, Paraguay e Bolivia.
In Primera Division c’è da registrare l’annuncio dell’ennesimo allenatore San Lorenzo dopo il semestre negativo di Dabove. Arriva Paolo Montero e per l’ex difensore della Celeste è una sorta di ritorno, avendoci giocato per qualche mese dopo l’esperienza in Europa nella Juventus.
Nasce ufficialmente la Primera Division 2021 dopo il sorteggio del calendario. Il campionato argentino ritorna dopo il trionfo del Boca nella Superliga 2019/20, ultima apparizione del torneo nazionale.
Luglio
Luglio è il mese più atteso dagli argentini da oltre 28 anni. Si consuma quella che sarà una splendida conquista da parte della Seleccion Argentina che trionferà in terra brasiliana, battendo in finale il Brasile e alzando la Copa America nei cieli del Maracaná. E’ il trionfo di Messi che finalmente conquista un titolo con la camiseta della nazionale, sfatando un tabù che durava fin dagli esordi giovanili della sua carriera. Scaloni si prende la rivincita diventado un eroe, dopo anni di contestazioni e critiche feroci da parte della stampa argentina.
E’ la Copa anche di Di Maria che decide con un suo gol la finale, di De Paul, motorino inesauribile a centrocampo, ma anche delle sorprese Romero e Dibu Martinez, quest’ultimo ritrovatosi in porta dopo la positività Covid di Armani. Ma è anche la rivincita di Messi, come già detto, che esce dall’incubo dell’etichetta di perdente in Patria. Si assiste ad un nuovo innamoramento collettivo nei confronti della Seleccion, di nuovo competitiva ai massimi livelli.
Riparte la Libertadores con le sorprese degli Ottavi. Dopo un pareggio (0-0) con polemiche alla Bombonera, il confronto tra Boca e Atletico Mineiro deflagra in tutta la sua locura nella gara di ritorno, dove si assiste, tra mille polemiche arbitrali, al secondo 0-0 consecutivo. Si va ai rigori e i brasiliani esultano con i tifosi l’approdo ai Quarti di finale. Ma la partita non termina dopo i 90 minuti. Negli spogliatoi del Minerao esplode tutta la rabbia xeneize che con la polizia ingaggia un duello violentissimo. La squadra terminerà la notte in commissariato e ci vorrà l’intervento diplomatico dell’ambasciatore argentino per coordinare il rientro in Patria della delegazione bostera.
Il Luglio horror del Boca però non termina qui. Al ritorno in Argentina il governo obbliga l’isolamento obbligatorio a tutta la squadra dopo la ‘presunta’ rottura della ‘bolla sanitaria’ nella caserma della polizia brasiliana. Non saranno considerate le dichiarazioni ufficiali dell’ambasciatore e della Conmebol che invece dichiarano il contrario: la squadra verrà isolata per dieci giorni. Ci sono però impegni da onorare nella Primera Division. Il presidente della Liga Profesional Marcelo Tinelli (presidente San Lorenzo), fa muro, rifiutando di rinviare le partite del Boca in programma contro Banfield e San Lorenzo(!). Indisponibile tutta la prima squadra -tranne gli infortunati-, scenderanno in campo la squadra Reserva e parte degli juniores, per due partite che faranno la storia. Contro il Banfield i ragazzini si superano pareggiando 0-0 ma contro il San Lorenzo arriva la sconfitta 2-0. Cinque partite in tre giorni tra Reserve e Primera risulteranno troppe anche per gli eroici ragazzini.
Agosto
La Primera Division, dopo i fasti della Copa America, ritorna sotto i riflettori. Ma anche la Copa Argentina, con l’ennesimo Superclasico dell’anno negli Ottavi di finale. Vince nuovamente il Boca ai rigori che si qualifica ai Quarti. Ma in realtà è un fuoco di paglia: il Boca da inizio anno gioca male e Miguel Russo sembra ormai ‘fuori dal contesto’ con la squadra che non lo segue più. L’allenatore viene additato come principale colpevole e la situazione degenera dopo la sconfitta contro l’Argentinos Juniors. Miguel Angel Russo dà le dimissioni. Sarà il tecnico della Reserva Sebastian Battaglia a prendere le redini della prima squadra. Battaglia aveva debuttato in Primera con i pibes nell’emergenza più totale qualche settimana prima.
Dal fronte River c’è molta apprensione per la Libertadores. Dopo aver eliminato l’Argentinos Juniors arriva ai quarti il Mineiro, il club brasiliano autore dell’eliminazione Boca. All’andata al Monumental si assiste alla debacle della Banda, orchestrata dall’ex Nacho Fernandez che di fatto condanna (0-1) il suo mentore Gallardo. Al ritorno si cerca l’impresa ma terminerà pure peggio: 3-0 e grande umiliazione. Per il Muñeco sembra la fine di un ciclo e della permanenza nel Club. I tifosi River rimangono con il fiato sospeso per tutta l’estate: è di fatto grande il rischio di un’addio anticipato del Dt per una chiamata europea. È poi il tracollo del fútbol argentino nel Continente tra Libertadores e Sudamericana. Nessuna squadra argentina arriva alle semifinali: non accadeva da addirittura 12 anni.
In Primera si consuma la vendetta Independiente che trionfa nel Clasico di Avellaneda. Il Ds Capria dà il benservito all’allenatore Antonio Pizzi (sua scelta tecnica) e chiama come traghettatore Claudio Ubeda, ex calciatore Racing, con opzione di rinnovo in caso di buone prestazioni. Si cerca così di cambiare pagina dopo la schockante eliminazione contro il San Paolo in Libertadores e i brutti risultati in campionato. La dirigenza di Victor Blanco perde nuovamente credibilità e i tifosi invocano a gran voce il ritorno di Milito.
Settembre
Ritornano le Eliminatorie mondiali e si consuma la vergogna in Brasile. Autorità sanitarie locali sospendono volontariamente la partita Brasile-Argentina per presunte irregolarità nello schierare quattro giocatori provenienti dal Regno Unito, paese nella lista nera per le autorità governative. L’arbitro decreta la fine anticipata della partita dopo che un funzionario della suddetta autorità invade il campo, alla ricerca dei giocatori in questione. Il caso approderà al Tribunale disciplinare FIFA, diventando immediatamente scandalo mondiale. Una settimana dopo, in occasione di Argentina-Bolivia si assiste al ritorno del pubblico negli stadi al Monumental in occasione della Nazionale: è la prima volta che accade dal 2020 e sembra il ritorno alla vita per club e tifosi.
In Primera si registra il momento d’oro di Julián Alvarez che inizia a trascinare con i suoi gol il River verso la gloria finale. Battaglia riesce a trovare la quadratura del cerchio al Boca e si assiste alla risalita del Xeneize verso le parti più nobili della classifica. Per il resto, il Talleres si conferma squadra rivelazione, assieme all’Estudiantes di Zielinsky e al Colón di Dominguez.
Al San Lorenzo la bufera non accenna a calmarsi. Oltre ai risultati sportivi deludenti, appaiono evidenti le enormi fratture all’interno dello spogliatoio e nella dirigenza. Dopo l’ennesimo papelón orchestrato dal Ds Cetto, se ne vanno i gemelli Angel e Oscar Romero sbattendo la porta.
Ottobre
Ottobre si apre con la doppietta decisiva dell’araña Alvarez nel SuperClásico contro il Boca. E’ il manifesto perfetto di quello che si sta vivendo a Nuñez: il River Plate è di nuovo irresistibile e Julian è il protagonista assoluto. Tutto nel contesto di un Monumental finalmente pieno di tifosi, dopo l’ordinanza governativa estesa anche in Primera. Sarà addirittura campionato ipotecato poche settimane dopo con il colpaccio in trasferta a Cordoba contro il Talleres secondo. Gallardo sorride ancora, ed è gran cosa pensando alla scadenza di contratto del Dt di fine anno.
Dopo qualche mese arriva il conto salato della Conmebol nei confronti del Boca per le violenze al Minerao. Saranno quasi 35 la somma delle partite di squalifica tra dirigenti e giocatori.
Arrivano le settimane delle lacrime con le commemorazioni in nome di Diego Maradona. Nel 61° compleanno del Genio del futbol mundial inizia la commozione di tutto un Paese che si stringe intorno alla figlia Dalma, in lacrime alla Bombonera.
In Primera abbandona anche Paolo Montero dopo pochi mesi. Il San Lorenzo, viene umiliato nelle competizioni e manca la qualificazione alle Copas del 2022: il Club è alla deriva totale.
Novembre
Arriva la notizia più lieta per i sostenitori della Seleccion Argentina: la qualificazione ai mondiali di Qatar 2022 a sette giornate dal termine. Dopo la Copa America continua il momento magico della Nazionale e di Messi capitano.
E si vive anche l’appuntamento più triste dell’anno. Il 25 novembre si celebra il primo anniversario della dipartita di Diego Armando Maradona. Manifestazioni e omaggi si sprecano per ricordare il Diez più amato di Argentina. Diego manca e tanto nel futbol argentino e mondiale, al netto delle polemiche legali tra il suo entourage e famiglia.
Il River si laurea Campeón de Argentina dopo sette anni di attesa. Marcelo Gallardo e Julian Alvarez sono i protagonisti di questo nuovo incredibile successo. Leo Ponzio saluta tutti e termina la carriera nel miglior modo possibile. C’è solo un dubbio, e neanche troppo piccolo: cosa farà ora el Muñeco?
Dicembre
L’inizio del mese è caratterizzato dalle elezioni presidenziali nel River Plate. Il presidente del periodo più glorioso di tutta la storia del club D’Onofrio, lascia dopo gli otto anni di governo. Viene eletto Jorge Brito, il delfino dell’oficialismo. E in occasione della festa del tifoso River arriva la tanto attesa conferenza stampa: Marcelo Gallardo rimarrà al River per un altro anno. E’ la festa più riuscita per le migliaia di millonarios che festeggiano al meglio il terzo anniversario della Superfinal de America contro il Boca, assieme all’ultimo trofeo dell’anno contro il Colon nel Trofeo de Campeones. Figura del Partido? Naturalmente Alvarez, di un’altro livello.
Il Boca chiude l’anno in crescendo arrivando quarto in Primera, ma soprattutto, conquistando la Copa Argentina in finale contro il Talleres, ancora ai rigori. Ottiene anche la prestigiosa vittoria nell’ambita amichevole contro il Barcellona di Xavi nella prima edizione della Maradona Cup… e indovinate un pò? Ancora ai rigori.
Oltre a River e Boca campeones arrivano anche le attese qualificazioni alle prossime Copas Libertadores e Sudamericana. E’ l’Unión Santa Fé che all’ultima giornata fa l’impresa staccando il biglietto per la Sudamericana.
Il 2021 si chiude con una notizia che lascia l’amaro in bocca a tutti i tifosi del futbol. El Kun Aguero dà l’addio al calcio. E’ la fine calcistica di un campione che ha vinto tanto e si è fatto voler bene in tutte le squadre in cui ha militato. La scoperta di un’aritmia maligna cronica, incompatibile con l’attività professionistica del 33enne, sarà la motivazione del ritiro anticipato. Grande partecipazione di tutto il mondo del futbol nel momento del difficile annuncio. El Kun sarà presente ugualmente nella spedizione della delegazione argentina in Qatar 2022, per un sogno chiamato Copa del Mundo.
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