2 11 minuti 3 anni

Ultima giornata dalle forti emozioni. Il River e Boca festeggiano, mentre le altre 3 grandi si leccano le ferite.

E alla fine arrivano anche le ultime sentenze dopo l’epilogo della Primera Division. Con il River già campeon da qualche settimana, è la Copa Sudamericana ad essere sotto i riflettori in quest’ultima tornata. Si qualificano all’ultimo minuto il Racing che batte -non senza qualche patema- il Godoy Cruz al Cilindro, assieme all’Union, che fa un’autentica impresa vincendo il clasico contro il Colon e accedendo nel Continente. Si assiste poi al suicidio sportivo del Rosario Central che, già virtualmente qualificato, perde clamorosamente in casa 4-1 contro un sorprendente Huracan. Manca il colpo finale il Gimnasia ad un passo dal ritorno in Sudamerica, che si mangia le mani ripensando al Clasico gettato al vento settimana scorsa. E poi ci sono le rimanenti finali delle cope nazionali che definiscono in maniera ufficiale la stagione. Allacciatevi forte. E’ l’ultimo ballo del 2021.

25^ giornata

Platense Velez3-2
Estudiantes Aldosivi2-3
Union Colon3-0
RCentral Huracan1-4
Racing GodoyC2-1
Patronato Gimnasia0-0
Argentinos Sarmiento2-0
ATucuman River1-1
SanLorenzo Newells3-2
Defensa YJ Lanus2-1
Talleres Independiente1-2
Boca Central CBA8-1
Banfield Arsenal0-0
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I verdetti finali: Campeon: River; Libertadores: River, Velez, Talleres, Boca, Estudiantes (playoff). Sudamericana: Defensa y Justicia, Independiente, Lanus, Racing Club, Union e Banfield.

Atl. Tucuman 1-1 River

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Il River si appresta a giocare l’ultima di campionato, giocando nel profondo nord di Tucuman. Trasferta che evoca dolorosi ricordi per i tifosi del Millonario. Lì si è perduta una Superliga praticamente già vinta nel 2020, oltre alle varie umiliazioni ed eliminazioni degli ultimi anni. La buona notizia è che non c’è più la ‘bestia nera’ di Ricardo Zielinsky. Il ruso, che tanto ha fatto soffrire la Banda fin dai tempi della storica retrocessione del 2011, è ora impegnato a trascinare l’Estudiantes dove merita, riportando a La Plata quella partecipazione alla Libertadores che manca addirittura dal 2018. Ma questa, è un’altra storia.

Gallardo si sbraccia, si fa sentire, cerca in tutti i modi di tenere sul pezzo i suoi ragazzi. Il rischio è quello di sentirsi appagati, dopo una cavalcata clamorosa nella seconda parte del semestre. Ma in realtà, a nessun tifoso interessa il risultato di Tucuman. Il Millo ha già calato il bis, riuscendo a vincere forse la competizione più dura. In settimana il Muñeco ha annunciato la volontà di rimanere per un’altro anno, e questa è una grande vittoria per i tifosi e per la nuova dirigenza. Continuare col Muñeco vuol dire rimanere protagonisti in Patria e riprovare l’avventura in Libertadores, ora nuovo obiettivo per concludere in bellezza el flamante casamiento. La pareggerà il solito Alvarez, rispondendo a Garay che aveva portato in vantaggio l’Atletico. L’Araña concluderà il suo fantastico campionato con 18 reti, capocannoniere del River e della Primera. Per il giovane bomber si prospetta un futuro quasi certo nel calcio che conta, in Europa, magari in una grande squadra. O magari rimarrà per un altro anno, per crescere ancora di più col Muñeco. Chi lo sa…

Trofeo de Campeones 2021

Boca 8-1 Central CBA

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Si prende la rivincita il Dt Sebastian Battaglia che termina come meglio non potrebbe il 2021, mettendo da parte le polemiche generate in queste ultime settimane. E non parliamo certo del roboante 8-1 rifilato contro il Central Cordoba che passava da quelle parti. No, la conquista della Copa Argentina sposta completamente gli equilibri di un semestre iniziato nel peggior modo possibile nella gestione Russo e continuato con navigazione a vista. Il successo nella copa nazionale di colpo riaccende l’entusiasmo tra i tifosi, in vista di una stabilità tecnica e societaria a lungo invocata. Il successivo successo la settimana dopo contro il Barcellona nella prestigiosa Maradona Cup organizzata a Riyad, ridona il giusto prestigio nazionale dimenticato ormai da troppo tempo. Il Boca ora si appresta alla sfida più importante: contrastare il River campeón nel nuovo anno. Impresa impegnativa ma non impossibile per la squadra del neo confermato Dt Battaglia.

Riquelme non è mai stato banale quando prendeva la parola. E non succede neanche ora. Nella serata del successo in Copa Argentina contro il Talleres il vicepresidente xeneize, nonchè grande idolo del club, decide di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Oggi compiamo due anni come dirigenza, ed è strano essere il club che in questo periodo ha vinto di più. È il terzo titolo che vinciamo ma non abbiamo giocato tante finali quante le altre” (riferendosi alla cancellazione del Trofeo de Campeones 2020, restaurato quest’anno con la presenza del River). “È strano tutto ciò. Spero che il tifoso sia felice, che apprezzi lo sforzo che i ragazzi hanno fatto. Siamo contenti di una nuova copa, sappiamo bene cos’è il Boca e cosa esige esserne parte. Il tifoso deve essere consapevole che è non tutto vero ciò che viene detto dai media. Il club sta bene, c’è gente che si prende cura e i tifosi lo sanno”. Infatti, come volevasi dimostrare. Mai banale.

Barcellona-Boca: la Maradona Cup

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Brinda un anno record Julian Alvarez. Capocannoniere della Primera e protagonista dei successi River. E’ arrivato il tempo del grande salto?

Racing 2-1 Godoy Cruz

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Missione compiuta. Il Racing nell’ultima ‘finale’ riesce a qualificarsi -senza pochi patemi- alla Copa Sudamericana, obiettivo considerato minore, considerando la presenza costante in Libertadores da ormai quattro anni consecutivi. Fernando Gago spezza all’ultimo secondo la maledizione di una stagione ai limiti della depressione, con la vittoria decisiva contro il Godoy Cruz che fa felici i presenti al Cilindro. E’ anche l’ultima ufficiale partita della bandiera Licha Lopez che lascia la squadra in modo definitivo, dopo una carriera spesa a difendere i colori ‘academici‘. C’è quindi tanta commozione per i 35.000 presenti per celebrare l’ultimo storico capitano dell’Istitucion.

Ad Avellaneda ci si prepara a nuove rivoluzioni. Tante le variabili e varianti ma la certezza si chiama Dt. El pintita Gago, nonostante le apparizioni poco esaltanti sulla panchina Racing, sarà l’allenatore anche per il prossimo anno. Eccolo al termine della partita, analizzando gli ultimi 90 minuti ma proiettato già nel 2022. “Dovevamo vivere questa partita a tutti i costi e ce l’abbiamo fatta” racconta il Dt con volto più disteso. “È stato un pomeriggio molto emozionante a causa dell’addio Lisandro, ma eravamo concentrati. Sarà una bella sfida l’anno prossimo giocare una Copa continentale. Cercheremo di sfruttare al meglio il precampionato per poter vedere una squadra competitiva al cento per cento. Sto puntando a un miglioramento qualitativo della squadra”. Exitos Pintita.

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Il Promedio retrocessioni. Dall’anno prossimo scenderanno le ultime quattro squadre.

San Lorenzo 3-2 Newells

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La vittoria contro il Newells Old Boys è un piccolo contentino che la squadra regala ai tifosi del Nuevo Gasometro. Non solo il semestre ma l’intera stagione è stata una delle più negative dai tempi della retrocessione, passando rapidamente dalla Libertadores di inizio anno al nulla più completo di dicembre, considerando anche che il Ciclon non parteciperà a nessuna Copa Continentale nel 2022. Per non parlare della strage di allenatori. Da Soso a Dabove, passando per Montero e terminando con l’eterno Monarriz. Aggiungere un altro nome alla lista non servirà più. Bisognerà capire prima di tutto cosa vorrà fare questa dirigenza, ormai non più credibile. Sopravvivere fino all’anno prossimo, anno di elezioni o terminare qui l’avventura? E’ questa la domanda più importante per le speranze dei tifosi.

Oltre ai risultati ormai definitivi della classifica, il San Lorenzo gioca un’altra fondamentale partita, quella economica. Il Club è in spending rewiew più assoluta, quasi al collasso definitivo. Rientra in questo contesto la diffida della Fifa, con conseguente blocco del mercato, per il mancato pagamento al Palestino (Cile) della seconda rata di Paulo Diaz, acquistato nel lontano 2016. Oltre, alla richiesta dei giocatori Franco Di Santo, Yeison Gordillo, Gino Peruzzi, Santiago Vergini e Jalil Elias che hanno messo in mora la società per emolumenti arretrati. La situazione blaugrana è assolutamente drammatica. E non solo dal punto di vista sportivo.

Talleres 1-2 Independiente

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L’Independiente vince l’ultima gara conquistando i tre punti nel prestigioso Kempes di Cordoba. Ma in realtà, nessuno ha capito com’è accaduto. Rojo subito in gol all’inizio e poi al 90′, ma in mezzo c’è stato tanto Talleres che ha spadroneggiato controllando il gioco, prendendo due pali e impegnando in parate inenarrabili il portiere Seba Sosa. E’ la vittoria che conclude un semestre dalle due facce per il Rey de Copas, in recessione di risultati a partire dalla seconda parte di campionato. L’Independiente si ritova così a giocare la Copa Sudamericana e alla fine è il giusto premio dopo le continue defezioni in rosa. Il futuro ora appare torbido e pieno di nuvoloni, anche per le recenti vicende elettorali interne, bloccate dei magistarati per politiche ‘discutibili’ dell’attuale dirigenza. Prima di pensare al futuro bisogna pensare seriamente al presente.

L’unica certezza sarà l’addio di Julio Falcioni. L’Emperador lascia Villa Dominico con tante emozioni e con la consapevolezza di aver dato sempre tutto per la causa del Rojo. Grande sollievo sarà non dover combattere contro tutto e tutti per inventarsi stratagemmi per i tanti limiti di rosa ben conosciuti. Probabilmente per il buon vecchio arquero è giunto il momento della pensione, dopo lutti e sofferenze che ne hanno caratterizzato gli ultimi dodici mesi. Sperando però che trovi il modo di collaborare ancora nel mondo del futbol. Perchè come diceva sempre all’amico Maradona: “E’ la pelota che ci tiene vivi”. Fuerza Julio!

25 – fine


calcioargentino.it

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