Più facile del previsto il primo impegno eliminatorie di settembre. Contro la Vinotinto è pressochè una passeggiata. In gol ancora Correa, il neo interista, per una settimana davvero indimenticabile.
Vince ancora la Seleccion Argentina nel nono turno di qualificzione mondiali a Qatar 2022. Nella notte, la squadra di Scaloni si impone abbastanza agevolmente 3-1 contro il Venezuela del neo tecnico Leonardo González. Ed è un’Argentina a forti tinte nerazzurre quella che espugna Caracas, grazie al ritorno al gol di Lautaro Martinez e il raddoppio di Joachim ‘Tucu’ Correa, davvero in grande forma dopo la recente doppietta al Verona. Triplicherà l’altro Correa, Angel, per tre punti preziosi in ottica qualificazione. Ma andiamo con ordine.
Scaloni scioglie i dubbi formazione della vigilia solo all’ultimo. Saranno Acuña e Molina i terzini della della difesa a quattro, mentre Lo Celso vince la concorrenza di Nico Gonzalez per un posto a centrocampo. Guido Rodriguez funge da mediano, confermando che sarà un quattro-uno-due-tre il sistema di gioco del Dt, con la presenza del giocatore Betis a protezione della difesa.
E come prevedibile, la minaccia della Vinotinto non impenserisce più di tanto i propositi argentini. L’equipo di Scaloni crea subito supremazia tecnico-tattica, agevolato pure dalla shockante espulsione venuezuelana alla mezz’ora, per un intervento killer di Adrian Martinez nei confronti di Messi. Lui, Di Maria, De Paul e compagni sembrano davvero ispirati in questo avvio, come lo è anche Lo Celso, che grazie ad una sua verticalizzazione al bacio, mette in condizione Lautaro Martinez di sbloccare la partita con un bel diagonale. 1-0 nei minuti di recupero e gara che si mette in discesa.
Nella ripresa l’Argentina riprende la gestione del gioco e le occasioni ricomiciano a fioccare. Messi? Lautaro? No, è del Tucu Correa, entrato appena otto minuti prima il raddoppio con un gran tiro al limite, che mette al sicuro la vittoria della spedizione argento. Terzo gol in sette giorni, davvero un momento magico per il neo nerazzurro, di grande impatto ora anche in Seleccion. Dell’altro Correa, Angel dell’Atletico Madrid, il terzo sigillo argentino, e di Soteldo su rigore per il Venezuela, i gol che fisseranno il tabellino finale. Da segnalare l’ingresso in campo di Dybala a dieci dal termine per il ritorno in nazionale dello juventino, dopo quasi due anni dall’ultima convocazione.
Bolivia | Colombia | 1-1 |
Ecuador | Paraguay | 2-0 |
Venezuela | Argentina | 1-3 |
Cile | Brasile | 0-1 |
Perù | Uruguay | 1-1 |
L’Argentina torna dunque a vincere, e soprattutto in Venezuela dopo addirittura 14 anni dall’ultima volta. Record su recordo per una gestione Scaloni che ora inizia a far ricredere i più critici. Buona e rotonda la vittoria contro una modesta Vinotinto, che certamente aumenterà l’autostima del gruppo, ma contro il Venezuela in dieci dopo solo mezz’ora, è stata sostanzialmente più che una passeggiata. Sarà la prossima prova col Brasile, in programma fra due giorni, la vera prova del fuoco di Messi e compagni. Per una nuova maturità di una Nazionale, che dopo aver scoperto di essere un corpo unito, si scopre essere anche decisamente concreta.
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