Concluso anche il turno infrasettimanale di Primera. Chi avrà approfittato dei punti messi a disposizione nell’ottava giornata? Andiamo insieme a scoprirlo.
Delle cinque grandi vincono solamente Boca e River. Pareggia internamente il Racing che non va oltre lo 0-0 contro il Central Cordoba. Escono con le ossa rotta San Lorenzo e Independiente nelle rispettive trasferta di La Plata e Tucuman. Per il Ciclon è crisi vera. E non solo sul campo.
Ottava giornata
Patronato | Banfield | 1-1 |
Colon | Sarmiento | 1-1 |
ATucuman | Independiente | 2-0 |
Racing | CentralCBA | 0-0 |
RCentral | Arsenal | 4-0 |
Lanus | Gimnasia | 2-0 |
Defensa YJ | Newells | 2-0 |
Huracan | Velez | 1-1 |
Platense | Boca | 1-3 |
GodoyC | Union | 1-2 |
ArgentinosJ | Talleres | 1-2 |
Estudiantes | SLorenzo | 2-0 |
River | Aldosivi | 2-0 |
Classifica molto corta, con molti cambiamenti in vetta rispetto a settimana scorsa. Estudiantes, Talleres e Lanus vincono e approfittano delle difficoltà altrui per occupare il gradino più alto del podio. Il Boca, grazie alla seconda vittoria consecutiva, risale posizioni. Il San Lorenzo invece è in caduta libera.
Atl. Tucuman 2-0 Independiente
L’occasione era ghiotta. Dopo il pari contro il Defensa y Justicia, la lunga trasferta a San Miguel de Tucuman poteva rappresentare una buona opportunità per riprendere il cammino da puntero unico del torneo. E l’Independiente preparava al meglio la delicata sfida contro l’Atletico dell’ex Omar De Felippe, hincha ed ex allenatore Rojo. Falcioni deve rinunciare al tractor Bustos in fascia destra, ma la formazione è quella titolare. Buona attitudine da parte degli ospiti, gioco accettabile, e fraseggi offensivi che promettevano bene. Ma nessuno poteva prevedere la saracinesca abbassata del ‘giovane’ 43enne Lucchetti, portiere che disinnescava con interventi prodigiosi ogni tipo di pericolo creato dall’attacco del Rey de Copas. Anzi, era il Decano che cresceva sul finale trovando il gol ‘spacca-partita’ sul finale grazie ad un invenzione di Mussis, a quattro dal termine. Sprecava così un’altra prova di maturità la squadra di Falcioni, che salutava la vetta della classifica dopo l’exploit positivo delle prime giornate di campionato.
Renzo Tesuri è un attaccante con grande cuore. E chissà da quanto tempo avrà avuto sotto la maglietta quella del Morro Santiago Garcia, l’ex attaccante e compagno ai tempi nel Godoy, scomparso prematuramente qualche mese fa. Ce l’aveva anche martedì sotto, quando al novantesimo la esibeva dopo il gol che ne sigillava il successo. “Non dimentichiamoci mai del Morro” diceva, intervistato per l’occasione al termine dell’incontro. Una bella storia che non fa che alimentare nuovo calore nel cuore agli appassionati del futbol, nei confronti di un bomber, che lassù avrà di certo apprezzato. “PARA VOS, MORRO, es para Vos!” E’ questo l’urlo che sale in cielo dal nord dell’Argentina.
Racing 0-0 Central CBA
Dopo il polverone mediatico, provocato delle parole ‘mal interpretate‘ in settimana, a detta del presidente Racing Club, Victor Blanco, la palla passava inevitabilmente al Cilindro, per la sfida contro il Central Cordoba. Era grande l’occasione per l’Academia di riuscire a realizzare l’ en plein, ovvero nove punti nelle prime tre partite, per il nuovo Dt proveniente dalle Reserva, Claudio Úbeda. Anche considerando del passo falso dei cugini di Avellaneda, che abbandonavano il primo posto in classifica, c’era molta curiosità sulla partita che poteva sancire nuovi primati. Non accadeva l’impresa, ma a tutti diventava chiaro che la difesa c’era e non tradiva. Imbattuta da tre partite e in attesa di maggior peso offensivo, la squadra cementava nuove basi e certezze. Come sottolineava lo stesso allenatore.
“Mi rende felice mantenere la porta imbattuta. Questo crea solidità e crea sicurezza nella squadra. Ti dà la possibilità di uscire e cercare il gioco” dichiarava il Dt dell’Academia. Che poi ha aggiungeva: “Sono contento del lavoro difensivo di tutta la squadra, ma ora dobbiamo generare più situazioni da gol. Cosa non ha funzionato? Ci è mancato il gioco. Hanno giocato meglio gli avversari nel secondo tempo. Noi non abbiamo trovato trame di gioco, ci mancava la mobilità per generare spazi”. Autocritico il Dt. Ma anche schietto per riconoscere una qualità positiva, non da poco, del suo equipo. “Nonostante l’impossibilità di vincere, mi rimane una piacevole sensazione l’entrare negli spogliatoi e vedere i giocatori arrabbiati per aver pareggiato. E anche stravolti per aver dato tutto.” La prossima sarà una partita della verità: Racing-Boca. Allora sì sapremo di che pasta sarà il Racing Club de Avellaneda.
Platense 1-3 Boca
Boca contro Platense e non ti fidi. Troppe illusioni e incertitudini hanno palesato gli Xeneizes in questi ultimi mesi per esprimere un giudizio più o meno vicino alla verosimile realtà. Nessun preconcetto negativo o positivo e d’accordo il buon inizio di Battaglia, ma tornare indietro è un attimo. Poi vedi la partita e ti sembra che la squadra giochi (addirittura) un futbol creativo e coraggioso. E più la osservi e più ti rendi conto che è tutta un’altra faccenda rispetto alle partite con Russo. Ogni giocatore è al posto giusto e dà il massimo per quello che può dare, Soprattutto colpisce il centrocampo, formato da pibes che finalmente filtrano e propongono. Giocatori come Molinas, Varela e Ramirez, probabilmente funzionano solo da chi, proprio a centrocampo, ha versato sangue ed dato tutto per il club. Battaglia, alla seconda vittoria consecutiva, in sole due partite fa vedere che è possibile giocare un futbol piacevole, con ritmo e intensità, usando risorse calcistiche già presenti nel plantel. Fiducia nei giovani, voglia di vincere e movimenti senza palla. Concetti probabilmente dimenticati nel tempo dalle precedenti conduzioni tecniche. Probabilmente così, si sarebbe divertito anche Tevez.
Bene i progressi -in così poco tempo-,ma il dt spinge deciso sul gas: “Oggi abbiamo raccolto solo un po’ di quello che cerchiamo, quello che vogliamo. Mancava il passaggio decisivo negli ultimi venti metri e abbiamo ‘peccato’ di definizione nel primo tempo. Bisogna avere pazienza e l’idea si vedrà con il passare dei giorni. Ci sono sempre cose da correggere. Sicuramente cercheremo con più tranquillità di limare alcune situazione che lo necessitano, ma l’importante è che abbiamo generato numerose palle gol. E’ quello che cerchiamo.”
Estudiantes 2-0 San Lorenzo
Scappi chi può. Il momento attuale del San Lorenzo si può tradurre in questa semplice massima. E non è solamente la quarta sconfitta consecutiva a far preoccupare il tifoso cuervo, ma la totale assenza della dirigenza in un club ormai allo sbando. Non era iniziata bene la settimana qui a Boedo. Nuove relazioni economiche avevano generato preuccupazioni dello stato finanziario del club. Numeri assolutamente da correggere al più presto, tagliando gli ingaggi più onerosi del plantel del Ciclon. Era nata da qui necessità l’idea del presidente Tinelli e del Ds Mauro Cetto di adottare una spendig rewiew nei confronti dei gemelli Angel e Oscar Romero, i calciatori più pagati della squadra. La modalità di esecuzione del piano, però, falliva clamorosamente, quando lo stesso Cetto aveva la ‘brillante’ idea di dichiarare alla stampa che i suddetti calciatori -con un certo tipo di mercato- avevano ricevuto proposte da altri lidi e stavano pensando al doloroso addio. Era l’inizio della fine. Il giorno dopo un lungo comunicato faceva la comparsa nei profili social degli stessi giocatori. Convocati in sede, erano stati gli dirigenti a pregarli di andarsene per far quadrare il bilancio e non il contrario. Così, il manager veniva accusato senza mezzi termini di ‘mentire spudoratamente‘, con i tifosi che prendevano di mira il club, approfittando dell’occasione per contestare i dirigenti, colpevoli della gestione scellerata di un club glorioso come il San Lorenzo de Almagro. Società fratturata, squadra in crisi. non il massimo per semplice tifoso, incolpevole di tutto questo.
In tutto questo turbinìo c’è Paolo Montero che si aspettava tutt’altro tipo di esperienza tecnica. Arrivava, come previsione, la quarta sconfitta consecutiva contro un Estudiantes in vetta alla classifica. Ma l’uruguayo pensava ancora alla squadra. “È solo il momento, ci sono tanti giovani in squadra. La responsabilità è mia, bisogna avere tempo e pazienza. Stanno costruendo le loro prime armi in un calcio importante come quello argentino. La cosa più importante è avere pazienza, perchè questi pibes hanno qualità. ” Cioè, Montero non è ancora scappato!
River 2-0 Aldosivi
Il River scavalca l’insidioso ostacolo Aldosivi, lasciandosi alle spalle probabilmente uno dei più brutti periodi nella storia del Gallardo allenatore. Il trauma Libertadores appare probabilmente superato mentalmente da una prestazione attesa da tanto da parte dei tifosi River. Contro l’Aldosivi non era facile, si diceva, dopo le ultime prestazioni della squadra di Mar del Plata assolutamente da incorniciare, grazie soprattutto alla direzione di Fernando Gago, uno dei Dt più interessanti del panorama tecnico argentino. Torna Enzo Perez in mediana e la cosa si nota abbastanza. Tocchi di prima, filtro a centrocampo, gol e sicurezza per una squadra con l’unico primario obiettivo di vincere la Primera dopo 7 lunghi anni. Recupera la memoria calcistica il River (Gallardo cit. settimana scorsa), che sfodera una prova di grande qualità e quantità. ll cammino verso la conquista della Primera è ancora lungo, ma per oggi la missione è compiuta: si doveva a tutti i costi vincere e si è vinto. Tre punti conquistati per cementare un nuovo sodalizio all’interno del gruppo.
Ma non solo Perez. Sono diversi i giocatori River assoluti protagonisti di questa vittoria scacciacrisi. Uno di questi è Alex Vigo. Si prospetta nuova vita per il giovane laterale destro ex Colon, dopo la cessione (dolorosa) di Montiel al Siviglia, e dopo che l’esperimento a destra di Casco di settimana scorsa era fallito miseramente. Gallardo sceglie di dare una chance ad Alex, posizionandolo a destra a centrocampo nella difesa a tre. E i risultati gli danno ragione. Proposizioni in avanti, sgasate, recuperi importante, palle rubate, dribbling, perfetto nelle due fasi, il giocatore gioca forse la sua miglior partita nella Banda ed è una delle sorprese più positive della partita. Un nuovo punto di riferimento a cui affidare le speranze di una ricostruzione, che si spera, possa avvenire il più velocemente possibile.
Bonus post: Talleres
Dopo la deludente esperienza in Copa Sudamericana in pochi pronosticavano un ritorno da protagonista per il Talleres. Ed invece a Medina sta riuscendo un nuovo miracolo, quello di rendere -nuovamente- estremamente competitiva un equipo come la ‘T’ di Cordoba. Alla quarta vittoria consecutiva, la vittoria prestigiosa de la Paternal assume la valenza di un piccolo esame di maturità che permette di raggiungere, nientemeno, che la vetta assieme ad Estudiantes e Lanus. Lettura e intelligenza nei vari tempi della, partita, compattezza in difesa e blitz offensivi in grado di destabilizzare mortalmente l’avversario, il Talleres sta esprimendo un’attitudine e un gioco tra i più interessanti del futbol argentino.
Prossima turno
Nella nona giornata spicca perentorio il ‘clasico’ tra Boca e Racing, la sfida dei due DT debuttanti. San Lorenzo–Patronato sarà l’ultima spiaggia per l’allenatore Montero. Probabile resa in caso di altra sconfitta. L’Independiente ospiterà il Colon per una partita che si preannuncia interessante. Altro partido assolutamente da seguire sarà la sfida la vertice tra Talleres ed Estudiantes. Il River sarà di trasferta a Junin contro il Sarmiento. Da capire se si svolgeranno le Eliminatorie per Qatar 2022, in tal caso il Millonario presenterà defezioni importanti.
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