Si conclude in goleada l’ultimo quarto di finale della campetizione. Ora le semifinali con Brasile-Perù e Argentina-Colombia.
L’Argentina è la quarta ed ultima semifinalista della Copa America 2021. A Goiana la Seleccion guidata da Scaloni sconfigge 3-0 l’Ecuador del Lechuga Alfaro, e ora affronterà la Colombia, per un posto nella finalissima al Maracana. Il risultato finale però non illuda. Non è stata una partita facile contro la Tri, sempre battagliera e per nulla scoraggiata di fronte ai pronostici popolari.
E’ un Argentina ‘base’ quella che Il dt Scaloni conferma prima del fischio d’inizio. C’è Pezzella a fianco di Otamendi (unico cambio sostanziale, ma obbligato), Molina a destra e Acuna a sinistra. A centrocampo riecco Parades, Lo Celso e De Paul, mentre in attacco è confermato il tridente Messi, Lautaro, Nico Gonzalez.
Non parte troppo bene l’Argentina che non mostra quel gioco che ultimamente aveva fatto ammirare, ‘marchio di fabbrica’ dell’equipo nei primi 45′ minuti. L’Ecuador è un avversario tosto e la gara si fa subito equilibrata. I ‘gialli’ corrono il doppio, pressano di continuo, e non si vede in campo tutta questa differenza tecnica. E almeno nella prima frazione, neanche Messi ha vita facile. Perde palla, spreca sul palo una colossale occasione, ma lotta, recupera, e scende dal piedistallo per aiutare la squadra. E’ forse questa la trasformazione che da qualche tempo desta più ammirazione da parte dei tifosi. Quel suo giocare sporco, in situazioni non troppo eleganti che lo rende capitano e trascinatore a 360°.
Ma basta regolare certi parametri in corsa che Leo inizia a carburare e a compiere meraviglie. E’ suo l’assist per il vantaggio albiceleste che sblocca la partita. Ed è una genialata, perchè alla tentazione di tirare da posizione defilata a porta semi vuota (anche per farsi perdonare dall’errore precedente), taglia l’area con un assist perfetto per De Paul, che in miglior posizione, scaraventa in rete il vantaggio argentino. Rodrigo De Paul, altra chiave della serata. Ritorna in campo dopo il turno di riposo l’insostituibile centrocampista, dialogando di continuo con Messi e fornendogli anche l’assist nell’azione del palo. Serata magica per Rodrigo, che scrive il suo nome nel tabellino dei marcatori nella prima volta in camiseta Seleccion.
I gol sarebbero due ala fine del primo tempo se l’equadoregno Galindez non prendesse due sassate su colpo di testa e tiro ravvicinato del neo fiorentino Gonzalez. E’ in serata anche Lo Celso, giocatore onnipresente. Lo trovi a centrocampo, in attacco, in difesa ad aiutare i compagni. Ha in definitiva il dono dell’ubiquità, riuscendo ad essere nello stesso momento in tre posti diversi.
La ripresa inizia con la Tri che inizia a premere in cerca del pareggio. Sono quasi venti i minuti che fanno rizzare i capelli al portiere Martinez, prima che Scaloni azzecchi i cambi per uscirne da una situazione complicata. Entra Guido Rodriguez che proteggerà la difesa dagli attacchi, e Di Maria, che incendierà la partita in contropiede. Ed è grazie all’ex Rosario Central che arriva il raddoppio. Pressing asfissiante del fideo al portatore di palla Ecuador, palla a Messi che serve Lautaro che non lascia scampo al portiere in uscita. 2 a 0 all’84’ e pratica virtualmente terminata.
Al 90′ fuga del fideo verso la porta avversaria, ma al limite dell’area viene abbattuto da Hincapié, che per l’occasione, saluta tutti e va a farsi la doccia dopo l’espulsione. L’arbitro inizialmente indica il dischetto, ma poi viene corretto dal Var. C’è tempo allora per vedere la magia di Messi che approfitta del tiro libre per realizzare il suo fantastico 76° gol in nazionale.
Termina la partita e la sensazione finale è che questa squadra sia davvero un gran gruppo, coeso e determinato a prendersi ciò che vuole, anche in condizioni di sofferenza. Sa soffrire i momenti oscuri, ma sa anche uscirne alla grande, grazie all’abnegazione di tutti e al grande bagaglio tecnico della squadra. Ora, testa alla Colombia, Per continuare a sognare ancora in grande.
calcioargentino.it