Intensa partita nella notte a Brasilia nel clasico tra Argentina e Uruguay. Scaloni azzecca tutte le mosse e arriva la prima preziosissima vittoria.
La Seleccion Argentina ottiene i suoi primi tre punti in Copa America vincendo 1-0 contro l’Uruguay nel secondo turno della Copa America. E’ un successo importantissimo ottenuto nel clasico rioplatense contro l’Uruguay di Tabarez che dà slancio all’Argentina verso la prima posizione del girone B. Polveri bagnate per la temibile coppia Suarez-Cavani, annullati eccelentemente dalla difesa albiceleste.
Fa pretattica Scaloni alla vigilia, facendo capire una/due modifiche rispetto alla partita col Cile. In realtà ne cambia quattro, ovvero 3/4 della difesa (Romero x Martinez Quarta, Acuna x Tagliafico e Molina x Montiel), con anche l’ingresso del mediano (Guido Rodriguez x Paredes) per un maggior equilibrio tattico. E parte subito forte la Seleccion Albiceleste che interpreta con grande sagacia un primo tempo giocato quasi alla perfezione. In vantaggio già al 12′, è Guido Rodriguez a ricevere di testa e sfruttare al meglio una grande giocata di Messi sulla sinistra.
Ma è tutta la squadra che fa un’ottima impressione. Pressa collettivamente, dialoga di prima con la palla, si sovrappongono i laterali per creare spazi, appare decisa sui contrasti: i primi 45 minuti sono un concentrato di autentica poesia calcistica. Squadra di carattere, di garra, al contrario dell’Uruguay, mai pericoloso nonostante Suarez e Cavani, francobollati ottimamente della coppia difensiva Romero–Otamendi.
Nella ripresa cala sensibilmente la proposizione argentina, con la Celeste che sistematicamente inizia a conquistare campo, ma che non crea troppi pericoli. L’Albiceleste cerca di approffittarne in contropiede, con delle volate estemporanee di Leo negli spazi, accompagnato dai lati da Lautaro (l’unico dei suoi sotto la sufficienza) e Nico Gonzalez.
Passata la canonica paura del primo quarto d’ora del secondo tempo, Messi trova nuove energie e cambia marcia, diventando un funambolo imprendibile palla al piede. Si ritrova a fare anche il falso nueve quando Scaloni sostituisce Lautaro con Correa.
Il Diez commuove per la qualità delle giocate e la generosa quantità mostrata in campo. Un Pulga così non si vedeva probabilmente dalle eliminatorie di Russia 2018.
Fischio finale e tutti sotto la doccia. L’Argentina ha onorato la partita numero 1000 della sua storia, vincendo con merito in una superba prestazione. Arriva così la prima ed importantissima vittoria nel girone B per un plantel, ora rilanciato moralmente verso nuove sfide e traguardi, che si spera possano diventare gloriosi.
Le figure del partido? Difficile dirlo. Tutta la squadra ha dato impressione di straordinaria compattezza e disponibilità alla causa, Tutti, dopo Messi naturalmente, il migliore in assoluto. Emi Martinez in porta, Cuti Romero, Guido Rodriguez, Nico Gonzalez, De Paul.. sarebbe davvero un torto favorirne qualcuno a discapito degli altri. E per la seconda partita, è certamente un buon segnale.
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