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L’edizione numero quarantasette della Copa America continua ad essere maledetta. Dopo la destituita della Colombia e la rinuncia Argentina, in Brasile si è alla resa dei conti.

Quando mancano solamente sette giorni a Brasile-Venezuela, partita inaugurale della Copa America 2021, continua il boicottaggio dei giocatori della Seleçao nei confronti della Confederazione Fútbol Brasil. Appare ancora netta la presa di posizione dell’equipo brasiliano contro la decisione politica di ospitare la manifestazione nel Paese, nonostante la gravissima emergenza sanitaria COVID. E sono previste clamorose novità a breve.

SELEÇAO. La squadra verdeoro capeggiata da Casemiro e Neymar già ha fatto sapere, secondo la propria linea oltranzista, di non voler giocare il torneo, ma renderà nota ufficialmente la propria posizione solo dopo la gara di qualificazioni mondiali contro il Paraguay di martedì notte. A ulteriore conferma della linea intransigente adottata dalla Seleçao c’è la notizia del rifiuto assoluto di mediazione con il governo per una tregua risolutiva tra le parti.

GOVERNO & CFB. Da parte sua Bolsonaro va avanti per la sua strada ed è pronto allo scontro frontale. Ieri attraverso un’intervista il presidente ha confermato una volta di più l’impegno del governo nel garantire il regolare svolgimento della Copa in Brasile, tranquillizzando anche i vertici della Conmebol collegati in riunione virtuale.

Ma non solo calciatori. Bersaglio numero uno della CBF sarebbe il ‘capo leader’ dell’ammutinamento, l’allenatore Tite. Il presidente della Confederación Brasileña de Fútbol Rogério Caboclo, -tra l’altro destituito proprio ieri dal comitato etico per 30 giorni dopo una denuncia per molestie sessuali e morali-, secondo indiscrezioni avrebbe promesso al governo nazionale la testa dell’allenatore ‘rivoltoso’, sostituendolo con il Dt del Gremio Renato Gaucho per guidare la squadra in Copa America.

L’AFA Argentina comunica la posizione: giocherà la Copa America.

Ignote le eventuali punizioni che la Federazione potrebbe infliggere a chi non scenderà in campo, ma certo è che ci troviamo nei giorni caldissimi di uno storico braccio di ferro mai verificatosi prima d’ora, in un contesto pandemico che ancora preoccupa e non poco la popolazione date le migliaia di casi positivi ogni giorno.

Dopo la bocciatura della Colombia, la rinuncia dell’Argentina e adesso lo scontro interno in Brasile, sembra davvero giunta la resa dei conti per la Copa America. Ancora pochi giorni e ne sapremo di più della travagliatissima edizione numero 47 del più antico trofeo del mondo tra Selecciones.


calcioargentino.it

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