Termina una settimana di passione per il River Plate dopo le numerose defezioni in squadra. Con una novità clamorosa.
Stanotte appuntamento con la storia per il River. Mai in 120 anni la squadra della Banda rossa diagonale si era trovata a giocare con un giocatore di movimento a difendere i pali del club partendo da titolare. Eppure dopo i 25 positivi tra giocatori e staff tecnico (inclusi i quattro portieri) e la risposta negativa della Conmebol alla richiesta di aggiungere due arqueros extra lista, il River stanotte in Copa Libertadores dovrà fornire una prestazione di coraggio straordinario che permetterà di contenere adeguatamente i colombiani del Santa Fé.
In porta ci andrà Enzo Perez che, recuperato dopo l’infortunio col Boca, si aggiungerà ai dieci compagni ancora preservati miracolosamente dal focolaio virale interno. In panchina nessun sostituto darà il cambio alla squadra in caso di malcapitato infortunio e non ci saranno sostituzioni, ma secondo regolarmento la squadra di Gallardo potrà cambiare in corsa il portiere, in una partita ai limiti del surreale.
Come se non bastasse il girone D in Libertadores da ieri notte si è fatto ancora più insidioso per il Millonario a causa della vittoria in trasferta a sorpresa del club Junior sul Fluminense. Di conseguenza la situazione nel girone si è ulteriormente rimescolata, con i colombiani di Barranquilla che agganciano i riverplatensi in seconda posizione in classifica. Il River è alla ricerca di punti preziosi per non complicarsi ulteriormente la qualificazione, con un’ultima giornata che vedrà i Millonarios ospitare al Monumental la capolista Fluminense. E dato il contesto attuale, non sarà per nulla facile fare risultato stanotte.
Questa la formazione River che affronterà il Santa Fé e che rimarrà impressa negli annali del fútbol argentino: Enzo Pérez; Casco, Lecanda, Maidana, Martínez, Angileri; Carrascal, Peña Biafore, Paradela; Álvarez, Fontana.
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