Terminata l’ultima e decisiva giornata della Copa de la Liga arrivano finalmente le sentenze finali. Passano il turno, dopo un fine settimana sportivamente cruento, Colon, Estudiantes, River e Racing nel gruppo A. Nel B semaforo verde per Velez, Boca, Independiente e Talleres. Ecco cosa abbiamo vissuto.
13^ Giornata
Godoy Cruz | Banfield | 0-1 |
Gimnasia | Vélez | 0-5 |
AtlTucumán | Defensa YJ | 5-0 |
Patronato | Boca | 1-0 |
Arsenal | Central CBA | 1-1 |
Argentinos | Estudiantes | 2-0 |
Racing | San Lorenzo | 2-0 |
Platense | RCentral | 3-1 |
River | Aldosivi | 4-1 |
Lanús | Talleres | 1-0 |
Huracán | Independiente | 1-3 |
Colón | Unión | 1-1 |
Newells | Sarmiento | 1-1 |
Vittorie decisive di River, Racing e Independiente. Lanus e Union sperano a lungo ma poi la matematica le condanna. La clamorosa notizia arriva da Avellaneda. Il San Lorenzo viene eliminato: se ne va l’allenatore Dabove.
Gruppo A
Colon 25 pt.
Il Colón, già qualificato dalla settimana scorsa, compie il proprio dovere fermando i cugini dell’Unión, ‘sabotando’ le residue speranze ed estromettendoli di fatto dalla corsa ai quarti. Anche senza pubblico nel Cementerio si avverte inevitabilmente la tensione del clásico, qui a Santa Fé, partita mai banale e piena di aspettative per le rispettive hinchadas. Non è infatti un caso che fanaticos di Colón e Unión si ritrovino a poche centinaia di metri al di fuori dello stadio, per cercare di alientare i due equipos, col serio rischio di entrare in contatto. Dopo il vantaggio locale di Delgado risponde Garcia su penal che lascia ancora vive le speranze di qualificazione del Tate. Ma al fischio finale a gioire saranno solamente -e doppiamente- la parte sabalera della città. Il Colón termina la regolar season primo in classifica e con la convinzione di aver fatto fino a questo momento un torneo al di sopra delle aspettative. Testa ora al Talleres, nella prima delle tre finali che i rojinegros vogliono a tutti i costi disputare.
Estudiantes 22 pt.
Già da qualche giorno qualificato, l’Estudiantes impatta sabato contro la corazzata Argentinos che non lascia scampo al turnover pincha. A la Paternal non c’è storia col Bicho che imperat con disinvoltura. Ma probabilmente nell’equipo di La Plata non c’è neanche quella determinazione necessaria per dare tutto sul campo, come visto più volte nel semestre, visto e considerato il passaggio turno già ottenuto. Zielinsky sfiderà così Falcioni in una sfida dal fascino tutto particolare, in una partita a scacchi dove lo stratega più furbo riuscirà a vincere. Considerando il carisma che caratterizza i due entrenadores, la sfida al Nuevo Hirschi sarà davvero imperdibile.
River 21 pt.
Il River si qualifica ai quarti di finale, ma la partita contro Aldosivi è lo specchio del momento presente della Banda. Gallardo doveva forzatamente vincere per non entrare nel vortice delle critiche. È successo, ma non senza fatica e con un pizzico di trepidazione. Con alcuni giocatori ancora ombra di sè stessi -vedi Carrascal-, il River deve rinunciare a Enzo Perez, indisponibile all’ultimo minuto per gastroenterite. Il risultato è una prestazione altalenante, dove la Banda cerca di continuo la proposizione offensiva ma rischiando sempre troppo del dovuto nei calci da fermo e nelle azioni corali del Tiburón. L’assenza forzata di Maidana appare come una menomazione importante per l’apparato tattico e carismatico della squadra del Muñeco, considerando anche l’indisponibilità ormai cronica di Pinola. Il calendario propone ora la lunga trasferta a Barranquilla, in Libertadores contro il Club Junior e il Superclasico. La stagione sta entrando nel vivo. Bisognerà farsi trovare maturi e preparati.
Racing 21 pt.
E’ un Racing che abbiamo imparato a conoscere a corrente alternata quello che vince ed elimina il San Lorenzo. Avviene il ‘miracolo’ ad Avellaneada: vittoria nello scontro diretto col Ciclon con almeno due gol di scarto e Central che non vince. Si aprono dunque la porte dei quarti per il Racing che continua a sognare partita dopo partita. Ma se da una parte Chancalay trova la doppietta vincente, gran parte del merito del passaggio turno va attribuita ad Arias, il portiere che non tradisce mai le attese. E’ grazie soprattutto a lui se l’Acade approda ai quarti, per una squadra ancora parecchio discontinua, ma estremamente lucida nelle partite importanti. E’ anche la ‘rivincita’ del Dt Pizzi nei confronti del suo ex club, lasciato probabilmente al suo destino senza una sorta di aiuto interno nel Ciclon.
San Lorenzo
Per il San Lorenzo è notte fonda. Non riesce l’impresa di qualificarsi alla seconda fase in una delle partite più decisive della stagione. E dire che bastava un solo punto per la matematica, o perlomeno, un gol al Cilindro per passare. Torna quindi a Boedo la bufera di critiche che non risparmia nessuno, neanche il tecnico Diego Dabove che rassegna le dimissioni nel dopopartita. Il Ciclon in realtà ci prova, ma sbatte contro i guantoni di Arias. Il tifoso medio, in effetti, si attendeva qualcosa di meglio in questi pochi mesi di stagione: fuori dai playoff Libertadores; con un piede e mezzo fuori dalla Sudamericana e adesso eliminati dalla Copa de la Liga. Onestamente troppo. Non è certamente solo colpa di Dabove se la squadra va alla deriva, è soprattutto l’ennesimo fallimento della gestione Tinelli che non riesce a trovare una sorta di continuità tecnica da almeno tre anni. Una miriade di allenatori ingaggiati, tutti fallimentari. Avrà mica qualche responsabilità anche la secreteria tecnica?
Argentinos
Davvero un peccato. E’ questo il pensiero comune del mondo Argentinos dopo l’ennesima strapazzata regolata all’avversario di turno. Il Bicho si è svegliato di botto, tardi forse, dal sonno propiziato nella prima parte di Copa de la Liga. Ve la ricordate la squadra totalmente impresentabile col Velez, con il suo Dt Gaby Milito che sembrava impotente di fronte a cotanta catastrofe? Dimenticate. Sta avvenendo una sorta di miracolo a La Paternal, con una squadra finalmente all’altezza dei sogni dei tifosi. Temibile e gagliarda in qualsiasi campo giochi, l’Argentinos in questo momento della stagione assomiglia a un bulldozer, inarrestabile di fronte a qualsiasi ostacolo. Ma non solo per i risultati, anche per l’identità che ‘el Mariscal’ sta ‘iniettando’ al plantel, aspetto senza dubbio, molto più importante della vittoria. In Libertadores viaggia al doppio di velocità dei suoi avversari e si ritrova unico puntero a punteggio pieno. E lo stesso si può dire da un mese a questa parte nel torneo locale; ed è per questo che dispiace non andare avanti. Ma forse era quello l’obiettivo: prepararsi al meglio nella massima competizione continentale, cosa, che per adesso sta riuscendo particolarmente bene.
Gruppo B
Velez 31 pt.
Il Velez non si nasconde e manifesta l’essere la miglior squadra argentina, sfoderando l’ennesima prova di forza a La Plata e candidandosi senza mezzi termini alla vittoria finale. Oltre a quello che possono dirci i numeri è la bontà tecnica della rosa e la panchina di altrettanta fattura la marcia in più del Fortin, con un Thiago Almada, che può permettersi di entrare al 75′ (e segnare) a giochi ampiamente decisi. Se poi inizia a ‘svegliarsi’ anche Ricky Wachiturro Centurion -autore di una doppietta in due minuti-, allora sarà un fine torneo interessantissimo nei dintorni di Liniers. Sarà comunque suggestivo il quarto di final Velez-Racing, clásico tra due delle realtà non troppo altisonanti del fútbol argentino attuale.
Boca 22 pt
Sconfitta indolore per il Boca che perde a Paraná contro il Patronato dopo una striscia vincente di tre partite consecutive. Già qualificato, il Xeneize schiera i pibes e le riserve con l’obiettivo di preservare i titolari per le impegnative sfide future contro Santos in Libertadores e ..River in Copa de la Liga. Sarà difatti il club di Nuñez il rivale nei quarti nella Copa Nacional, per un Superclásico alla sua terza apparizione in cinque mesi. L’ennesima prova di maturità per Miguel Russo, che cerca il trampolino di lancio dopo i due pareggi rimediati nel 2021, per un proseguo di stagione che i tifosi si augurano possa avvenire da protagonistas assoluto. Anche in Libertadores.
Independiente 20 pt.
Missione compiuta: l’Independiente vince e accede alla seconda fase guadagnandosi il diritto di sognare ancora. Non era così scontato vincere al Palacio Ducó contro l’Huracán, considerando anche la restaurazione tattica che sta avvenendo col nuovo tecnico Frank Kudelka. E invece, anche senza Falcioni (complicata situazione familiare) il Rey de Copas si dimostra creativo e unito, meritando la ‘promozione’ dopo tredici partite sostanzialmente più che sufficienti. Ora la sfida con l’Estudiantes, vera finale per due equipos molto simili tra loro. Chi passerà si troverà dinanzi la vincente di Colón-Talleres, per una copa, che per il Rojo sta diventando sempre più intrigante.
Talleres 20 pt.
Nonostante la sconfitta ottenuta schierando i pibes il Talleres raggiunge il suo primo obiettivo di partecipare alle fasi finali della Copa de la Liga. Il secondo sarà quello di tentare la qualificazione anche agli ottavi di Copa Sudamericana, missione particolarmente complicata per il passaggio turno limitato solo alla prima classificata del girone. La T assieme può essere considerata come sorpresa della competizione? Certo, assieme a Colón ed Estudiantes, considerando anche le defezioni importanti di inizio anno e di torneo in corso. Sarà quindi test di maturità lo scontro contro il Colón al Cenenterio. Da qui sorge una domanda: dove vuole arrivare il Talleres?
Lanús
Il Lanús sogna a più ripetizioni il colpaccio, aggrappandosi al risultato dell’Independiente che illude, vacilla ma poi dà la ‘mazzata’ finale che manda fuori fase il Granate. Il Lanús, uno dei protagonisti di questa prima fase, paga oltre misura il mese horror di aprile: ben quatto sconfitte consecutive, e discesa repentina dal secondo al quinto posto. Un peccato, considerando anche l’interessante roster in squadra.
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