Nona giornata dalle mille storie, dalle mille emozioni. Dal primo minuto al novantaquattresimo.. La sfida Buenos Aires (River/Boca) vs Santa Fé (Colon/Union) termina 1-1. Risale ulteriormente la china il San Lorenzo alla sua terza vittoria consecutiva; il Racing vince il clasico delle polemiche, e poi River, Boca e tanto altro. Ecco cosa è accaduto nella Fecha 9.
9^ Giornata
Platense | San Lorenzo | 2-4 |
Godoy Cruz | Arsenal | 2-3 |
Estudiantes | Aldosivi | 1-0 |
Defensa YJ | Talleres | 2-2 |
Racing | Independiente | 1-0 |
ArgentinosJ | Central CBA | 0-0 |
Patronato | Gimnasia | 3-1 |
RCentral | Banfield | 3-1 |
Unión | Boca | 1-0 |
River | Colón | 3-2 |
Huracán | Sarmiento | 3-0 |
Lanús | Newells | 1-3 |
AtlTucumán | Vélez | 2-0 |
Guardando la classifica si nota lo stop delle due capoliste, con River, Racing, e inseguitrici che ne approfittano. L’Estudiantes risale la china dopo l’ultimo periodo difficile. Ecco com’è andata alle cinque grandi di Argentina.. e alle altre partite clou. (E mancano solo quattro giornate ai quarti di Finale).
Platense 2-4 San Lorenzo
Le voci dopo Platense-San Lorenzo sono stranamente distese dopo la gara. Stranamente. non per la vittoria in sè ma per il periodo ‘infernale’ che sta passando il Ciclon. A mettere tutti d’accordo, tifosi e squadra ci pensa il gol spettacolare de chilena partorito dal pibe Gaby Rojas, al primo gol da professionisti. Perfino l’omone Dabove per una volta sembra di buon umore sebbene in settimana abbia preso 3 scoppole dal Santos nell’andata dei playoff Libertadores. No, per un giorno il plantel azulgrana sembra un gruppo unito e coeso, esente da ogni polemica. E il protagonista principale, autore del GOLAZO da premio Puskas, è al settimo cielo: “E’ stato come quando giocava nel barrio sotto la pioggia, quando fai delle cose che non faresti mai da un’altra parte. Grazie al cielo la chilena mi è venuta abbastanza bene… Non me lo sarei mai immaginato che il mio primo gol sarebbe stato così, rimarrà per sempre nella mia memoria.”
Anche Oscar Romero nonostante ultimamente la panchina partecipa alla festa del gruppo: “Chiunque non parta da titolare ed entra in campo cerca di dare tutto per questa maglia. Siamo contenti per la vittoria, ma anche perché giochiamo meglio”. E infine anche lui, l’allenatore. Anche Diego è contento della prestazione ma il suo pensiero forse è già arrivato in Brasile: “Era fondamentale vincere oggi. Adesso siamo nel posto in cui ci era eravamo prefissati dall’inizio. Questa vittoria fa bene alla squadra, con questa energia andremo lì (vs Santos) a dare tutto, come sempre facciamo in tutte le partite, con la possibilità intatta di riuscire nella remuntada.” Exitos SanLonré.
DefensaYJ 2-2 Talleres
Non era facile affrontare la partita come quella contro il Talleres dopo appena tre giorni dalla delusione in Recopa. Era successo che al Tito Tomaghello l’Halcon aveva messo alle corde in più riprese il Palmeiras, club campione dell’ultima edizione Libertadores, meritando quantomeno la vittoria ai punti. Non era arrivata nemmeno quella; l’esperienza e la cinicità brasiliana (1-2) aveva avuto la meglio nei confronti dei padroni di casa, facendo ristagnare un alone di delusione tra Beccacece e giocatori.
Per questo la partita con i cordobesi arrivava nel bel mezzo del più importante doppio impegno continentale. La squadra però resettava rapidamente il proprio ‘disco fisso’ e avviava il file ‘Talleres’ per evitare scoccianti amnesie. L’atteggiamento in campo si dimostrava appropriato dato che l’Halcon andava in gol al 4′ con Merentier. Il Talleres, anch’esso squadra giovane, non rimaneva a guardare e dava vita a una partita spettacolare, grazie anche ai suoi talenti terribile quali Valoyes (1996) e Hincapie (2002), quest’ultimo autentica forza della natura sulla fascia destra. Il 2-2 finale era il punteggio più equo per le due squadre, sempre ‘condannate’ a donare calcio spettacolo. Sbrigata la pratica in patria si potrà unicamente concentrarsi al ritorno di Recopa Sudamericana in Brasile, con la prospettiva ambiziosa di provare a conquistare la seconda stella in due anni. D’altronde, i gol in trasferta non valgono doppio. Insomma, si può fare.
Racing 1-0 Independiente
Dopotutto se i clasicos si chiamano tali ci dev’essere per forza un motivo. Da sempre vietati ai deboli di cuore, il clasico de Avellanada certamente non si è sottratto alla regola, anche se, per novantatre minuti, molto probabilmente più di qualcuno avrà fatto zapping per vedere se c’era di meglio. Tutto però era preparato e custodito per quell’ultimo minuto, quei sessanta secondi che avrebbe scatenato letteralmente l’inferno. Le emozioni di quel 94’ parlano da sole, con l’arbitro Mauro Vigliano assoluto protagonista -ahi lui- quando viene tratto in inganno dalla caduta in area di Maggi -probabilmente freddato da un cecchino posizionato sull’obelisco del Cilindro-. Da lì la partitissima prende inaspettatamente la piega che non ti aspetti, con tutte le emozioni represse fino a prima, scaturite in quegli attimi che passeranno inevitabilmente alla storia.
Vincere un derby all’ultimo secondo del recupero con un rigore probabilmente è il sogno proibito più eccitante per ogni tifoso. Se poi lo stesso penal è frutto di un errore clamoroso dell’arbitro allora si assiste a due diverse interpretazioni da parte del soggetto in questione: c’è chi gode doppio e chi si sente in colpa. A tal proposito, mancano purtroppo evidenti elementi scientifici in letteratura per determinarne una assoluta tendenza. Bisognerebbe senza ombra di dubbio indagare approfonditamente sugli stati d’animo vissuti dai racenguisti, molto più che passionali già di loro. Ma alla fine la morale della storia è sempre la stessa: Que locura el fútbol argentino.
Union 1-0 Boca
Probabilmente c’eravamo illusi o disillusi settimana scorsa, quando il Boca riusciva nell’impresa di rimontare il gol di svantaggio (vs Defensa) vincendo la partita. Pensavamo ad una svolta mentale e del gioco di mister Russo ma non è stato così. Il Boca gioca male e in ogni partita sempre peggio. Siamo arrivati al punto che tifosi rimpiangono il tanto criticato (all’epoca) Lechuga Alfaro. Intendiamoci, la squadra è in piena corsa per la seconda fase e per ora non rischia l’esclusione alla fase successiva, ma la mancanza di una convincente proposta di gioco adeguata oltre che a risultati deludenti fanno gridare all’allarme il tifoso Xeneize, sempre più depresso. A questa squadra manca l’atteggiamento e la garra.
Lasciando per un attimo i processi alle disposizioni tattiche più o meno corrette [si faceva più di qualche affidamento alla legge dell’ex di Soldano, ma nemmeno quella (mai una gioia)], quello che manca è un tecnico che possa dare la scossa, almeno molto più che Russo, ormai quasi rassegnato a recitare sempre le solite tre frasi in conferenza. Per la Copa de la Liga passi pure, non si faranno sconti per prossima Copa Libertadores ormai alle porte. Lì non si scherzerà più, perchè per la Obsesion è sacra. Si potrà venire anche eliminati certo, ma non prima di lottare, lasciando tutto in campo. Dogma divino e imprescindibile del pueblo bostero, infectato d’amore per questa camiseta.
River 3-2 Colon
“Dopo il gol ho festeggiato con i miei compagni di classe, ho stretto forte i denti e uno si è rotto.” Questa la confessione’ di Montiel dopo il rigore decisivo segnato contro Colon. Gonzalo ‘Cachete‘ e Fabricio Angileri, indisponibili nelle settimane scorse, sono gli autori dei gol che danno una dimensione più terrena al River dopo i due 0-0 consecutivi. Sembra meno frenetica la manovra avvolgente River che riesce a verticalizzare come da tanto non faceva la Banda c’è e batte un colpo importante, oltre la vittoria. Sa lottare, soffrire l’avversario (a proposito, in difesa Paulo Diaz ancora insufficiente) ma sa anche colpire al momento giusto, un evidente passo in avanti rispetto alle settimane precedenti e ..ai bus avversari parcheggiati davanti alla porta. L’infermeria del Monumental alla vigilia dava sia buone che cattive notizie. Se recuperavano Rojas, Ponzio e Borré, davano purtroppo forfait Vigo, Mati Suarez, oltre che Pinola. Gallardo decideva così di schierare dall’inizio el pibe Beltrán esterno nei 3 davanti.
La fiducia al classe 2001 veniva ripagata dopo appena 23′ su invito succulento di De La Cruz (è lui ormai il dopo Nacho Fernandez), segnando il suo primo gol in carriera. Montiel e Angileri (commovente la dedica del Turko al padre in Cielo) risolvevano la pratica sabalera, sempre comunque pericolosa e combattiva, anche In mancanza del Pulga Rodriguez. Settimana prossima inizierà la Libertadores, ma con il Millo finalmente consapevole delle proprie virtù.
Lanus 1-3 Newell’s
Arriva la prima vittoria del Mono Burgos in carriera da allenatore, in trasferta e per giunta al Fortaleza contro il Lanús. Prova di forza di un Newells finalmente all’altezza come da tempo non lo vedevamo. Eppure il 41enne Pepe Sand cercava di rovinare i piani segnando il quinto gol in nove partite, festeggiando con la stessa esultanza del prima segnatura in carriera. È questa, quindi, la pecularietà forse più gradita dal Mono della sua squadra, quella di reagire e ‘dar vuelta al partido’ per i tre punti che non arrivavano dal lontano 28 dicembre scorso.
Era grande la prova collettiva per l’1-3 finale che a fine gara Germán si scioglieva davanti ai microfoni: “Abbiamo lavorato duro in questi giorni, ed è incredibile quanto sia meraviglioso l’affetto della gente che ci supporta. Penso che abbia preso la decisione giusta quando ho deciso di tornare al mio Paese. Oggi abbiamo vinto contro un grande avversario, dando una grande gioia si nostri tifosi.” Grande Mono!
Prossimo Turno:
Nel prossimo turno spicca il Clasico de La Plata tra Estudiantes e Gimnasia; il River va in trasferta (insidiosa) a Santiago del Estero. Il ‘mini clasico’ tra Velez–Huracan, Boca–Atletico Tucuman e Independiente–DefensayJusticia sono le altre partite da seguire con attenzione.
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